Le mosse concentriche messe in atto per costruire la nuova strategia del domino, la sola che conoscono e che applicano, stavolta soffre di una mancanza di tempo.
La teoria del domino o del dominio fu una teoria geopolitica statunitense, avanzata sia dai democratici sia dai repubblicani, durante la guerra fredda.
La teoria postulava il pericolo che, nel caso in cui una nazione chiave in una determinata area fosse stata presa da forze politiche comuniste, le nazioni vicine sarebbero cadute anch’esse come pezzi di un domino, entrando nell’orbita di Mosca l’una dopo l’altra. Il riferimento a questa teoria è specificamente legato alla paura quasi ossessiva del comunismo (da cui la dottrina del contenimento) presente nell’amministrazione statunitense ai tempi della guerra del Vietnam, quando Kennedy fu indotto a intervenire in Indocina nell’intenzione di impedire il dilagare del comunismo ai paesi confinanti.
Adesso viene rispolverata con la Cina, qui sotto è esemplificata la nuova versione di tale teoria

Anzi, proprio in riferimento a questo schema, si capisce perchè di questo
La Cina ha criticato gli sforzi della NATO per espandere la sua influenza in Asia

Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, e Park Jin, ministro degli Esteri sudcoreano, si stringono la mano durante il loro incontro al ministero degli Esteri.
Korea del Sud? Uh…mmmh…
Devono farla in due anni e mezzo? Da qui fino a inizio 2025?
Questo è il timing oltre il quale non si può andare. Perchè?
Per la semplice ragione che gli US ritengono dalle loro analisi di intelligence di avere ancora margine di vantaggio in termini di tecnologia militare.
Per cui, adesso o mai più!
Tuttavia potrebbero sbagliarsi?
Visto l’errore dei rapporti sulla Russia potrebbe non essere una novità!
E se si sbagliassero sul vantaggio?
C’è un grosso problema in questo caso!
Quali sono i fattori che mancano in quei rapporti?
L’analisi delle intelligence parte sempre dal conosciuto, come se ci fosse una strada unica del progresso tecnologico, in questa concezione si stabilisce la mappa del vantaggio, se tu se a Firenze e gli altri sono a Bologna, sono in ritardo nel viaggio verso Roma.
La domanda è: la Cina sta andando a Roma?
In tal caso sei in vantaggio, ma che accade se la Cina sta andando a Rimini?
Che è lei in vantaggio!
La teoria del domino è quindi inutile.
Su questo bisognerebbe riflettere, ma non avendo altre strategie, non potendo godere della capacità di infiltrazione per via della somaticità differente, non potendo cioè piazzare un ebreo nei ranghi decisionali cinesi, fanno quel che hanno sempre fatto, per ottenere quel che hanno sempre ottenuto.
Ma è una speranza!
Quanto conoscono gli schemi mentali cinesi?
Ma soprattutto quanto li conoscevano negli anni 80 e 90?
Hanno creduto che i cinesi fossero manipolabili?
E’ evidente che qualcosa deve essere andato storto se adesso li considerano il pericolo più grande!
E se hanno sbagliato su quello, in cos’altro hanno toppato?
Non hanno due anni e mezzo di tempo, questo pare logico…
Anche la Cina ha due anni e mezzo di tempo, questo dovrebbe farli pensare di più e meglio. Se la Cina ha ridotto in pochi anni il gap tecnologico che aveva significa altresi che progredisce più velocemente degli US, se diciamo progredisce il doppio più veloce, allora nel 2025 saranno alla pari.
Se invece sono progrediti di più, allora gli US hanno perso l’attimo…
Ma se hanno pure perso la “nostra” fiducia, niente può salvarli!