La vergogna dell’imbecille

La vergogna è una emozione forte.
Lo sanno bene le religioni. Tutte le religioni fanno leva sulla vergogna!
Il normale “trattamento” a base di vergogna è il cardine su cui poggia la porta del controllo sociale. Il “trattamento” prevede grandi dosi di vergogna e un coadiuvante, la paura.
Tutto avviene all’interno dell’individuo, avviene intimamente, fin dall’infanzia ed è riassumibile nel luogo comune di “venir preso con le mani nel barattolo della marmellata”.
Ma cosa è successo in questi tre anni?
Con il covid è stata usato quel “trattamento” a base di vergogna e di paura, solo che che invece del prete e della religione è cambiato il dispensatore, al posto del genitore, del prete, è comparso il “grande fratello”, composto dallo scienziato e dall’esperto attraverso la televisione.
In pratica bombardando propagandisticamente le persone con
Non c’è altro che il vaccino
Vaccinati per difendere i tuoi cari
Più siamo prima ne usciamo
Gli asintomatici sono pericolosi
Il vaccino è libertà e sicurezza di trovarsi fra persone che non infettano

Hanno fatto si che qualcosa mutasse nell’intimo delle persone, precisamente l’opinione che avevano di loro stesse.
Non potevano decidere per sè stesse, dovevano decidere in rapporto agli altri, a “tutti” gli altri.
Ora, capite bene che questo è un qualcosa di completamente anormale, anche un minorato mentale lo comprende, eppure la cosa è avvenuta, improvvisamente dall’ Io mi salvo, siamo passati al “Noi” ci salviamo.
A livello mentale questa operazione è assimilabile a un culto, è qualcosa di religioso, qualcosa che ammette solo un atto di fede, un atto di culto.
Persone che avevano comunque un Io mentale, improvvisamente parlavano come un “noi”.
Impossibile da reggere, infatti non lo hanno retto e sono diventati stupidi.
Fosse che fosse un atteggiamento fideistico su una opinione, non sarebbe nulla, il punto è che la prova del “noi” consisteva in una violazione cruciale: l’inviolabilità corporea.
Il passaggio al “noi” poteva avvenire non per abiura dell’Io, ma con l’inoculazione di una sostanza.
In pratica uno stupro.
Venivano al “noi”, attraverso uno stupro, si facevano iniettare una sostanza.
Adesso quello stupro viola la promessa della difesa del “noi” che era alla base della conversione al nuovo culto.
E’ un processo incredibile perchè di fatto suscita ancora più vergogna.
Cosi si capisce che non possono più fare conto nè sul “io” nè sul “noi”.
Non possono tornare all’Io e non possono stare nel “noi”, visto che tutte le premesse dichiarate a cui avevano aderito si dimostrano false, ma non solo false, molti muoiono!
Le scelte fatte producono l’inverso di quel che veniva dichiarato cioè, non proteggono il “noi”, bensi lo danneggiano.
Hanno sostenuto una sorta di apartheid sociale verso quelli che non aderivano al “noi” come culto, in modo feroce, sproporzionato e adesso i fatti dicono che sono stati ingannati, inculati, di fatto si sono mostrati peggiori di quel che pensavano di essere.
Si sono dimostrati imbecilli e quando è chiaro anche intimamente a te stesso che sei imbecille, allora provi vergogna!
Mi sembra che Oscar Wilde lo avesse detto chiaro: a volte è meglio fare la figura dell’imbecille piuttosto che vaccinarti e togliere ogni dubbio!

Di Franco Remondina

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