L’ISTAT comunica ciò che non si può dire!
C’è e c’è stato nell’ultimo quindicennio il QE lavorativo! Come quello della BCE favorisce solo “alcuni”, nel caso della BCE le banche, mentre per i QE lavorativo, gli immigrati. Questo è il dato:
Riguardo al mercato del lavoro nel quarto trimestre 2014,…il numero degli occupati risulta cresciuto di 156.000 unità. Qui ci sono due puntualizzazioni da fare, per gli amanti della statistica. Una è più frivola, l’altra più pesante e negativa. La prima:
C’è bisogno di commentare?
Il tutto, grazie alla panzana sinistroide e anti italiana che: “vengono a fare lavori che gli italiani non vogliono più fare”. Minchia Johnny… ma posso andare a raccogliere pomodori per 30 euro e undici ore di lavoro?
Dopo la manifestazione di Roma del “Renzi a casa”, c’è stata la risposta mediatica! Tutti a dare il via alle strategie diffamatorie. Tosi in primis!
È venuto il momento di chiarire una cosa: amministrare bene, non è di per sé un merito, dovrebbe essere un “atto dovuto”. Se in Italia è diventato un “merito”, è solo per imbarbarimento sociale.
Detto questo, Tosi può far valere un “merito” amministrativo come contraltare della cecità di visione, ma se non hai chiaro “l’oggi”, nessuna visione del “domani” è possibile.
Un capo deve obbligatoriamente pensare “quello che la maggioranza non pensa“.
Il futuro!!!
Il QE lavorativo è il problema europeo, non solo italiano. Sfortunatamente il QE lavorativo, ha intossicato in primis la politica, con le conseguenze che vediamo.
L’incapacità acclarata a risolvere i problemi della società, da parte della politica è frutto di quell’alleggerimento legale della responsabilità che i politici rivendicano come “diritto” ma che è un mix di incapacità e mancanza di visione riguardo alla nazione.
Si sono dati regole di alleggerimento quantitativo morale che devono essere dichiarate illegali.
La prima regola deve e sottolineo DEVE, essere questa: Stato Patrimoniale!
Ogni persona che corre per qualsiasi incarico pubblico deve fornire il suo “stato patrimoniale”.
Ogni persona che viene eletta sulla base di un programma, se non lo condivide più, si dimette e torna a casa.
Qualora ci fossero flagranza di corruzione o interesse personale in atti pubblici, lo stato dovrebbe confiscare tutti gli averi della famiglia del politico, soldi case e quant’altro. Se hai sputato addosso alla società che liberamente avevi dichiarato di voler migliorare con la tua discesa in politica, è giusto che la società sputi addosso a te. Reciprocità!
Così, per quelli che dichiarano cose e poi fanno altre cose.
Abbiamo una “anti-italianità” diffusa in politica, sembra sempre che dopo che gli hai dato il voto, ti rinfaccino di essere un coglione perché li hai votati.
Guardate il dato ISTAT, non capite? Ci fanno concorrenza gli immigrati!!
Possibile che non vediate l’abominio discriminatorio in atto? Vale per tutti gli italiani: siamo discriminati!
I politici senza visione ma con lo stipendio garantito da ogni legge dello Stato, lo stipendio legale a prova di QE lavorativo, sono all’opera contro di noi! Vogliono e hanno sempre voluto solo i soldi. Per questo tradiscono, eccepiscono, dichiarano e fanno tutto, per i soldi!
Togliamoglieli!
Lo stipendio di un parlamentare deve essere al massimo il triplo di un lavoratore medio.
Altro che ISTAT e tassi di inflazione programmata, si deve fare un decreto legge per agganciare le retribuzioni pubbliche e private alla busta paga dei politici. Saranno loro, loro malgrado a difenderci… per legge!
C’è e c’è stato nell’ultimo quindicennio il QE lavorativo! Come quello della BCE favorisce solo “alcuni”, nel caso della BCE le banche, mentre per i QE lavorativo, gli immigrati. Questo è il dato:
Riguardo al mercato del lavoro nel quarto trimestre 2014,…il numero degli occupati risulta cresciuto di 156.000 unità. Qui ci sono due puntualizzazioni da fare, per gli amanti della statistica. Una è più frivola, l’altra più pesante e negativa. La prima:
C’è bisogno di commentare?
Il tutto, grazie alla panzana sinistroide e anti italiana che: “vengono a fare lavori che gli italiani non vogliono più fare”. Minchia Johnny… ma posso andare a raccogliere pomodori per 30 euro e undici ore di lavoro?
Dopo la manifestazione di Roma del “Renzi a casa”, c’è stata la risposta mediatica! Tutti a dare il via alle strategie diffamatorie. Tosi in primis!
È venuto il momento di chiarire una cosa: amministrare bene, non è di per sé un merito, dovrebbe essere un “atto dovuto”. Se in Italia è diventato un “merito”, è solo per imbarbarimento sociale.
Detto questo, Tosi può far valere un “merito” amministrativo come contraltare della cecità di visione, ma se non hai chiaro “l’oggi”, nessuna visione del “domani” è possibile.
Un capo deve obbligatoriamente pensare “quello che la maggioranza non pensa“.
Il futuro!!!
Il QE lavorativo è il problema europeo, non solo italiano. Sfortunatamente il QE lavorativo, ha intossicato in primis la politica, con le conseguenze che vediamo.
L’incapacità acclarata a risolvere i problemi della società, da parte della politica è frutto di quell’alleggerimento legale della responsabilità che i politici rivendicano come “diritto” ma che è un mix di incapacità e mancanza di visione riguardo alla nazione.
Si sono dati regole di alleggerimento quantitativo morale che devono essere dichiarate illegali.
La prima regola deve e sottolineo DEVE, essere questa: Stato Patrimoniale!
Ogni persona che corre per qualsiasi incarico pubblico deve fornire il suo “stato patrimoniale”.
Ogni persona che viene eletta sulla base di un programma, se non lo condivide più, si dimette e torna a casa.
Qualora ci fossero flagranza di corruzione o interesse personale in atti pubblici, lo stato dovrebbe confiscare tutti gli averi della famiglia del politico, soldi case e quant’altro. Se hai sputato addosso alla società che liberamente avevi dichiarato di voler migliorare con la tua discesa in politica, è giusto che la società sputi addosso a te. Reciprocità!
Così, per quelli che dichiarano cose e poi fanno altre cose.
Abbiamo una “anti-italianità” diffusa in politica, sembra sempre che dopo che gli hai dato il voto, ti rinfaccino di essere un coglione perché li hai votati.
Guardate il dato ISTAT, non capite? Ci fanno concorrenza gli immigrati!!
Possibile che non vediate l’abominio discriminatorio in atto? Vale per tutti gli italiani: siamo discriminati!
I politici senza visione ma con lo stipendio garantito da ogni legge dello Stato, lo stipendio legale a prova di QE lavorativo, sono all’opera contro di noi! Vogliono e hanno sempre voluto solo i soldi. Per questo tradiscono, eccepiscono, dichiarano e fanno tutto, per i soldi!
Togliamoglieli!
Lo stipendio di un parlamentare deve essere al massimo il triplo di un lavoratore medio.
Altro che ISTAT e tassi di inflazione programmata, si deve fare un decreto legge per agganciare le retribuzioni pubbliche e private alla busta paga dei politici. Saranno loro, loro malgrado a difenderci… per legge!
Di Franco Remondina