E’ un momento topico, siamo vicini al collasso dell’ euro?
Forse si!

Il problemone è venuto dalle dichiarazioni di Cristine Lagarde sulla decisione di alzare i tassi per combattere l’inflazione.

Ma per fare che?
Il nulla, digitalizzazione e green…
Cioè, non so se mi spiego, nulla di consistente, di aiuto pratico.
E’ un debito che permetterà solo di chiudere il paese.
Una rendita per gli investitori esteri.
Ma come vedete questo non avviene!
È chiaro che le cose stanno diventando serie quando è l’ ora della riunione di emergenza della Banca centrale europea. Se ritiene che la frammentazione sia andata abbastanza lontano, allora dovremmo far annunciare oggi alcune misure concrete. Già salgono l’euro e le obbligazioni periferiche.
La tempistica dell’incontro, ore prima della decisione della Federal Reserve, significa che ci sono ovviamente timori nel consiglio direttivo che un FOMC aggressivo possa spingere gli asset rischiosi in una spirale discendente. La BCE deve predisporre la sua rete di sicurezza in anticipo.
Parlando martedì, Isabel Schnabel ha fornito alcuni suggerimenti su come potrebbe essere, oltre a dire che la banca può adattarsi “in modo flessibile e rapido” alle circostanze.
Sebbene i dettagli sulla riunione ad hoc della BCE di oggi siano imprecisi , è probabile che sveleranno un backstop per i rendimenti obbligazionari periferici che sono aumentati negli ultimi giorni.
Mentre l’impennata dei rendimenti periferici è stata più o meno in linea con i movimenti delle obbligazioni tedesche, il fatto che il rendimento italiano a 10 anni abbia raggiunto il 4% questa settimana non è perso per la BCE e la banca centrale preferirebbe agire prima che dopo .
Il modo in cui i futures obbligazionari italiani sono saliti al rialzo nelle prime contrattazioni suggerisce che si aspettano qualcosa di concreto su come affrontare la frammentazione nell’universo obbligazionario della BCE.
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Se non li uccidiamo noi, saremo noi a morire!
Di Franco Remondina
