All’italiano non far sapere che glielo stai mettendo nel sedere!

La situazione è drammatica, dopo aver inculato gli italiani col “vaccino non vaccino”, adesso c’è un ulteriore fase di revisionismo storico.
E’ Motorola a raccontare un cumulo di falsità cosi grande che ci si domanda: ma davvero abbiamo dei traditori della patria nelle istituzioni?
Le recenti “esternazioni” di Motorola danno la risposta: SI.
Abbiamo un Motorola Biologo, un Motorola Economista, un Motorola scienziato, un Motorola sociologo, un Motorola storico, insomma un Motorola tuttologo…
Ma che tipo di competenze ha?
Non ha alcun tipo di competenza, sono i fatti, la storia, la sua storia a dirlo.
Avere un Presidente tuttologo è qualcosa che stride, specie se la fisiognomica dice il contrario.
Ha uno sguardo poco intelligente Motorola e non è una opinione, è qualcosa che trasuda dai pori, sono le parole che usa, le dichiarazioni assolutamente deliranti…

L’ultima sua uscita è emblematica

Solo un “tuttologo” come Motorola può inventarsi una roba cosi.
Ha letteralmente mentito!
Ma se ha mentito sulla storia, ha mentito sulla Costituzione, dove risulta peraltro anche uno spergiuro, ha mentito sui vaccini, ha mentito sulla corruzione, sulla magistratura, cercato di vendere l’Italia alla Francia, com’è possibile che i giornali non facciano alcuna critica al tuttologo de noantri?
E’ ovvio, è un sistema marcio.
Privo di credibilità.
Racconta una “storia” che in realtà è una “storiella”, cioe’ una barzelletta.
E’ chiaro che l’8 settembre del 1943 non sia quel che dice Motorola…

“L’8 settembre 1943 fu, però, l’ora del riscatto. Dei militari italiani che si batterono, a Porta San Paolo, a Roma, così come nelle isole del Mediterraneo, nei Balcani, pagando a caro prezzo la loro fedeltà alla Patria. Dei cittadini che avevano da tempo abbandonato ogni fiducia nei confronti degli stentorei e vacui proclami della dittatura di Mussolini. Si fece strada, nel Paese, la coscienza di un nuovo inizio”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando a Torre Pellice (ANSA).

Veramente?
Io la sapevo e l’ho letta sui libri in maniera diversa, cioè che l’8 settembre, la resa fu la sola cosa possibile da fare.

Altro che riscatto: avevamo perso!

https://it.wikipedia.org/wiki/Campagna_di_Tunisia

La campagna di Tunisia si combatté, durante la seconda guerra mondiale, tra le forze alleate anglo-americane e quelle italo-tedesche e segnò la fase finale delle lunga campagna del Nordafrica, iniziata nell’estate 1940 e proseguita con alterne vicende fino al 13 maggio 1943. In quella data le forze alleate, ormai nettamente superiori numericamente e materialmente, sconfissero definitivamente le residue forze dell’Asse, entrarono a Tunisi e Biserta e costrinsero alla resa le ingenti truppe nemiche rimaste tagliate fuori nell’ultimo ridotto tunisino.

Fu questa sconfitta a determinare la fine del fascismo.
La ragione era chiara ed evidente, con le nuove basi aeree in Nord Africa, Usa e GB potevano bombardare tutta l’Italia.
Ovvio che con i bombardieri in Tunisia, il gioco era facile, non dovevano più partire dall’Inghilterra e sorvolare la Germania dove avrebbero potuto venire abbattuti.
La nuova dislocazione strategica dei bombardieri decretava la fine della guerra per l’esercito italiano.
Mussolini se ne rese conto al primo bombardamento di Roma il 19 luglio 1943.

https://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_di_Roma

L’attacco, sferrato la mattina da quasi trecento bombardieri pesanti quadrimotori Boeing B-17 Flying Fortress e Consolidated B-24 Liberator e nel pomeriggio da altri duecento bombardieri medi, incontrò solo una debole resistenza; la città di Roma subì pesanti danni materiali e le perdite umane furono numerose. Il bombardamento di Roma fece grande scalpore ed ebbe importanti conseguenze militari e soprattutto politiche, favorendo l’ulteriore indebolimento del regime fascista e accelerando verosimilmente la caduta di Benito Mussolini che aveva appreso dell’attacco mentre si trovava a Feltre per l’incontro con Adolf Hitler.

Altro che riscatto…
Questa è la storia, la resa di Mussolini fu la scelta migliore, altrimenti, senza aviazione chissà quali danni avremmo avuto.
Il riscatto non c’è mai stato, lo si vede anche adesso con istituzioni desiderose di vendere a qualunque prezzo il culo degli italiani.
Ecco, ci sono una sessantina di “famiglie” che raccontano storielle, barzellette…
E 60 milioni di italiani che … ridono…
Ma cosa ci sia da ridere, non lo capisco!

Di Franco Remondina

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