Ecco la newsletter di oggi. Iniziamo!
Sono tornato alle Bahamas il 30 novembre. Le Bahamas sono il paese di mia moglie e ci vengo dal 1995. Adesso sono anche il Console Onorario e mi occupo, tra l’altro, di sviluppare relazioni commerciali e di investimento tra le nostre bellissime nazioni.
I settori principali sono l’immobiliare, il turismo, il commercio e la cultura.
Oggi, per introdurre questa newsletter, vi voglio raccontare una storia delle Bahamas. Si tratta della storia di Sir Harry Oakes e della sua morte misteriosa. Un crimine che non è mai stato risolto e che è ancora rilevante e vedremo perché.
Per approfondire l’argomento, ho voluto leggere il libro KING’S X, scritto dall’agente FBI e CIA Marshall Houts, esperto di indagini e di procedure forensi, che ho comprato da un antiquario di Nassau a 180$, (ma si trovano comunque ottimi documentari anche online)

La storia di Harry Oakes parla di un uomo molto determinato nel seguire il suo sogno, ovvero, quello di trovare una miniera d’oro. Era talmente convinto che ci sarebbe riuscito che ha abbandonato gli studi in medicina per andare a cercare l’oro tra Canada e Alaska nel Klondike. Per 15 anni ha cercato l’oro in giro per il mondo, mantenuto dalla sorella che credeva in lui. Poi finalmente l’ha trovato in Canada ed è diventato ricchissimo. Il Canada però lo tassava all’85% e allora si è trasferito alle Bahamas, tutt’ora un paradiso fiscale, dove si è dedicato alla filantropia e al fare del bene a questa terra e al suo popolo che all’epoca era ancora una colonia inglese. Nel 1939 venne nominato baronetto da Re George VI, per la sua attività filantropica alle Bahamas.
La storia di Sir Harry Oakes alle Bahamas è la una storia affascinante di un uomo molto ricco e molto generoso. Una persona per bene, con il sincero desiderio di utilizzare la sua fortuna, cercata e poi trovata dopo 15 anni di ricerca e sofferenza, per far stare meglio anche gli altri. Siamo a Nassau, alle Bahamas, nel 1943, mentre è in pieno svolgimento la Seconda Guerra Mondiale. Alle Bahamas non c’è la guerra. Si gioca a golf, si organizzaano eventi modani, e l’alta società delle Bahamas, si intrattiene con party, musica e giochi. Il Governatore delle Bahamas è l’ex Re Edoardo VIII, quello che abdicò per poter sposare l’americana Wallis Simpson. Edoardo VIII è molto amico di Harry Oakes e le loro storie si intrecciano molto fino al tragico evento dell’omicidio.
Come vedremo nello svolgimento di questa newsletter, i legami tra Inghilterra e Bahamas, continuano anche nella storia recente, con una certa somiglianza per via di circostanze che riguardano quantità enormi di soldi e morti inspiegabili.
Secondo la ricostruzione fatta dal detective Marshall Houts nel libro sopra menzionato, l’uccisione di Sir Harry Oakes potrebbe essere collegata a Meyer Lansky, vediamo come.
Innanzitutto, chi era Meyer Lansky? Meyer Lansky è stato un famoso gangster, affiliato alla mafia ebraica e a quella siciliana di Lucky Luciano con il racket dei Casinò e del gioco d’azzardo.

Si trovano in rete dei bei documentari sull’argomento, con una vita incredibilmente piena di fatti malavitosi rocamboleschi, che ha ispirato anche molti film, tra cui il capolavoro “Casino” di Martin Scorsese con il personaggio Sam Rothstein, ispirato a Lansky e magistralmente interpretato da Robert De Niro

In breve, Meyer Lansky aveva iniziato a desiderare di trasferire i suoi loschi affari malavitosi alle Bahamas tramite l’apertura dei Casinò, ma per poterlo fare occorreva l’autorizzazione del Governatore, Edoardo VIII e del maggior proprietario di terra alle Bahamas, Sir Harry Oakes, che, come abbiamo visto prima, era molto amico dell’ex Re d’Inghilterra.
Sir Harry Oakes, che era al corrente dell’attività criminale di Meyer Lansky e dei suoi legami con la mafia, negò categoricamente la possibilità di accesso alle Bahamas a delinquenti di quella specie.
Quindi, finché Harry Oakes era vivo, il cartello criminale internazionale mafioso del gioco d’azzardo, non poteva sbarcare alle Bahamas.
Sir Harry Oakes venne trovato morto ammazzato, il giorno dell’8 luglio del 1943.
Le indagini vennero affidate a dei ridicoli investigatori americani che incolparono sommariamente Alfred De Marigny, il marito della figlia, poi scagionato.
Dopo la morte di Sir Harry Oakes il gioco d’azzardo e i personaggi ad esso collegati, sono approdati massicciamente alle Bahamas.
Arriviamo adesso a tempi più recenti. Ai giorni d’oggi dove l’intera economia mondiale si è trasformata in un Casinò globale basato sul gioco d’azzardo dell’iper finanziarizzazione tecnologica. Un gioco d’azzardo che vede protagonisti:
- le banche centrali, ovvero il cartello internazionale del monopolio di creazione di denaro a debito;
- le banche commerciali, responsabili dell’espansione della massa monetaria tramite il moltiplicatore della riserva frazionaria; detentrici della totalità dei risparmi delle persone che utilizzano sistematicamente per scommettere nel sistema bancario ombra della finanza tossica e dei derivati OTC;
- la politica, selezionata dai banchieri e dal loro entourage, per ratificare il substrato legale favorevole alla continua espansione del gioco d’azzardo a debito perpetuo ed irredimibile;
- i media che plasmano la mente del pubblico indicando le mosse, come un croupier corrotto, che dice su cosa puntare affinché sia il banco, anzi, la banca a vincere sempre.
Il 15 settembre del 2008, è falita Lehman Brothers, ma in realtà SONO FALLITE TUTTE LE BANCHE DEL MONDO. Inizia allora il processo di creazione illimitata di denaro dal niente denominato Q.E. Denaro creato dal niente, dove vengono indebitati gli Stati, per salvare la banche fallite. Contestualmente, il 31 ottobre 2008, viene rilasciato il White Paper di Bitcoin.
Sono collegate queste due cose? E soprattutto, cosa ha in comune la nascita di Bitcoin e il mondo crypto con le Bahamas e il gioco d’azzardo globale?
A questo proposito, per cercare di ricostruire meglio dei possibili collegamenti, ci viene in aiuto John McAfee con questo video
https://www.youtube-nocookie.com/embed/BoxDiCGjFA8?rel=0&autoplay=0&showinfo=0&enablejsapi=0
dove dice che:
nel white paper di Bitcoin, ogni parola che può essere scritta con una doppia ortografia, per americano e inglese britannico, viene utilizzata quella britannica.
Quindi, secondo John McAfee, il white paper di Bitcoin nasce in Inghilterra.
John McAfee verrà trovato morto suicida il 23 giugno 2021.
Nel thread di questo Tweet si trova anche lo screenshot che condivido https://x.com/officialmcafee/status/1139267213700079622

Circa 2 anni prima di morire, John McAfee parla di 31+Terrabytes di dati incriminanti per i governi corrotti e di due funzionari delle Bahamas.
In quei giorni, due funzionari Bahamiani vengono trovati morti annegati nel Po a Torino, una morte misteriosa:
Il 10 agosto 2019 morirà anche Jeffrey Epstein, finanziere collegato a certe pratiche orribili del mondo delle cosiddette élite, la cui moglie è la cittadina britannica, Ghislaine Maxwell su cui Wikipedia ci fa sapere delle sue prominenti amicizie:

Crimini sessuali che portano poco dopo anche all’arresto a Nassau del mogul della moda Peter Nygard.
Casinó, Bahamas, politica, illustri personaggi inglesi, traffici sessuali con minori, morti strane e Criptovalute ed eccoci nuovamente a Nassau, a novembre del 2022 con il crollo di FTX e una buca stimata di almeno 32 miliardi di dollari.
Conservo ancora il giornale locale dell’epoca, da cui ho fotografato le seguenti immagini, dove il magnate Crypto Sam Bankman-Fried è raffigurato insieme all’ex Presidente USA, amico di Epstein e Maxwell, Bill Clinton (vedi sopra) e l’ex Primo Ministro del Regno Unito Tony Blair, in una convention che conferma e sancisce definitivamente il simposio tra politica e mondo Crypto.

Interessante anche il legame tra FTX e Skybridge in uno schema che prevedeva di fare un sacco di grana pompando il valore delle criptovalute che, come vedremo, verrà adottato nuovamente con simili caratteristiche: https://en.wikipedia.org/wiki/SkyBridge_Capital
Nel settembre 2022, il ramo venture capital di FTX ha acquistato una partecipazione del 30% in SkyBridge per 45 milioni di dollari, valutando SkyBridge a circa 150 milioni di dollari. SkyBridge utilizzerà 40 milioni di dollari dai proventi per acquistare criptovalute per rafforzare il proprio bilancio a lungo termine. L’accordo ha inoltre fornito a FTX un’opzione di tre anni per acquisire l’85% del gruppo.

Interessante notare come fosse stato deciso che le Bahamas sarebbero diventate la Capitale Mondiale delle Crypto valute, con tanto di foto di rito che riprende le autorità delle Bahamas insieme a Sam Bankman-Fried, nel gesto simbolico di scavare le fondamenta per l’edificio che sarebbe divdentato la sede Crypto del mondo. Proprio le Bahamas che, nel 2019, anno della morte di Epstein e dei due diplomatici Bahamiani a Torino, avevano già lanciato la prima CBDC al mondo, il SAND DOLLAR, ovvero il primo progetto di valuta digitale emessa direttamente dalla Banca Centrale delle Bahamas.
Il 2019 è anche l’anno in cui, a settembre, la Banca Regolamenti Internazionali (la banca centrale più potente al mondo) lancia l’allarme sulla crisi del mercato interbancario dei REPO, con il mondo intero che viene istantaneamente catapultato nella più atroce dittatura globale mai vista, attraverso la micidiale/finta emergenza sanitaria pianificata al John Hopkins Center, come approfondito dalla mia newsletter e dal libro Operazione Corona di cui sono co-autore

IL VIRUS GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO
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12 maggio 2020
A questo punto, ci sarebbe già abbastanza materiale da digerire, ma la storia continua, e si fa sempre più orribile.
Il lancio dell’Operazione Corona, della scam-demia, con l’obbligo di iniezioni poi rivelatasi letali per tantissime vittime, ci porta alla cifra stimata di 23mila miliardi di dollari di debito aggiuntivo, gettati sulle banche per fornire gettoni/fiches sufficienti al CASINÒ finanziario globale basato su debiti perpetui esponenziali. Debiti che dal 2008 aumentano verticalmente. Titoli di Stato, a garanzia statale, che servono come base a garanzia di strati e strati di rischio controparte attraverso il meccanismo dell’effetto leva re-ipotecata.
Un problema economico che non si può risolvere e sul quale è incernierata in modo indissolubile la sopravvivenza di miliardi di esseri umani; se crolla il sistema, finisce la vita umana!
Un problema di tipo economico, dove in ogni istante è necessario creare immense quantità di debito aggiuntivo altrimenti tutto collassa in un attimo. Questo sistema si basa sulla crescita esponenziale che è impossibile e quindi sono necessarie emergenze sempre più grandi per giustificare somme di debito aggiuntivo sempre più grandi. Finte pandemie e guerre sono ottime soluzioni per giustificare debiti immensi.
La conseguenza di questa creazione gigantesca di debito, amplificato esponenzialmente dalla finanza tossica, porta alla distruzione del ceto medio; ad un futuro in cui esisteranno solo le oligarchie collettiviste dominanti, ed una massa omogenea di sudditi ai quali è stato già stato promesso, anzi giurato che « NON AVRETE PIÙ NULLA E SARETE FELICI».
Il meccanismo dell’espansione del debito inizia con l’emissione di Titoli di Stato. Il dollaro USA è la valuta dominante, e la più rilevante in quanto è la valuta che denomina l’intero mondo finanziarizzato e la galassia di milioni di miliardi di contratti derivati costruita come una piramide stratificata di rischio controparte.
Abbiamo quindi gli USA che emettono Titoli di Stato chiamati Treasury che sono comprati all’asta dalle banche primarie con soldi creati dal nulla dalla Banca Centrale Federal Reserve. Il debito si accumula e matura interessi passivi che si sommano a tutte le spese governative, ormai cronicamente finanziate a deficit.
Il gioco truccato viene spiegato benissimo in questo video che riassumo:
https://www.youtube-nocookie.com/embed/ruk5IJFzdCw?rel=0&autoplay=0&showinfo=0&enablejsapi=0

Abbiamo un deficit dichiarato di 1,83 trilioni. In questo caso, possiamo vedere che le cose stanno andando proprio in questo modo e avremo deficit permanenti di 2mila miliardi di dollari per un periodo molto lungo. Ma il deficit dichiarato di 1.83mila miliardi è una finzione perché si può facilmente calcolare andando in una parte diversa del sito web del Tesoro dove vediamo che tra l’anno solare 2023 e il 2024, il debito pubblico totale in essere è aumentato di 2,3 trilioni mentre hanno segnalato un deficit ufficiale solo di 1,83 trilioni di dollari. Mancano all’appello circa 470 miliardi di dollari.

Chi ha il potere di modificare i conti? Il memorandum risale al presidente di Bush nel 2006 con il quale il potere in questo campo viene assegnato al direttore della National Intelligence.

Quindi, il direttore della National Intelligence ha l’autorità di falsare i dati di bilancio. Andiamo adesso a scoprire chi era il direttore della National Intelligence durante la Scam-Demia Covid-19: Avril Danica Haines, che prese parte all’Evento 201 con cui fu lanciata l’Operazione Corona. Eccola mentre pianifica con il direttore della sanità cinese Gao, soprattutto sul piano delle “iniezioni letali” e sul controllo propagandistico per farle accettare dalla popolazione mondiale. Tutto questo quando ancora nessuno sapeva della pandemia.

Ecco dove sono finiti i trilioni di dollari degli ultimi tre anni, ovvero dall’inizio dell’aumento massiccio di debito giustificato dall’emergenza sanitaria fasulla gestita dalla direttrice della National Intelligence, ovvero colei che legalmente può manipolare i conti pubblici se si tratta di emergenza e di “interesse nazionale”!

Ecco dove sono finiti i trilioni pubblici mancanti: sono stati utilizzati per pompare i 7 maggiori titoli della borsa azionaria USA (Amazon Netflix Google Apple Nvidia Tesla Facebook) contribuendo a dare la percezione di un mondo economico in crescita, con lo scopo di tranquillizzare le masse e di tenerle ben rinchiuse nella prigione finanziaria sistemica. Una percezione artificiale, perché sono gli unici titoli ad aver avuto un trend positivo mentre gli altri titoli invece no.
Siamo in una situazione di Casinò truccato in cui il banco passa le fiches ai propri amici, per tenere i polli seduti al tavolo e continuare a spennarli.
Con l’elezione di Trump, torna nuovamente alla ribalta il progetto di creazione di una CAPITALE MONDIALE CRYPTO, stavolta non più alle Bahamas, ma negli USA, con l’annuncio della creazione di una RISERVA STRATEGICA FEDERALE di Bitcoin.

Dopo questo annuncio, l’euforia ha preso il volo e il prezzo di Bitcoin ha sfondato abbondantemente la barriera dei 100mila dollari.
Andiamo adesso a conoscere uno dei massimi proponenti di Bitcoin. Michael Saylor. In realtà, i miei lettori già conoscono Michael Saylor, tramite la mia newsletter Bitcoin Vs Gold.
Michael Saylor è il titolare dell’azienda Microstrategy che è passata da essere uno sviluppatore di software ad uno strumento di investimento proxy in Bitcoin. Lo schema di funzionamento si basa sull’emissione di debito finalizzata all’acquisto di Bitcoin, dove la garanzia viene offerta dai Bitcoin stessi, messi a sottostante.
MicroStrategy prende in prestito “denaro gratis”?
Una delle affermazioni più provocatorie su MicroStrategy è che prende in prestito “denaro gratuito” per acquistare Bitcoin. Anche se questa affermazione ha qualche fondamento, è una semplificazione eccessiva. Ecco perché:
Debito a basso costo:
MicroStrategy ha raccolto miliardi attraverso titoli convertibili con tassi di interesse fino allo 0%, che a determinate condizioni vengono convertiti in azioni MSTR. Questi tassi sono molto al di sotto della media di mercato, rendendo il costo del prestito trascurabile. Gli investitori accettano questi termini perché le obbligazioni offrono un potenziale di rialzo attraverso la conversione azionaria.
Emissione di azioni:
MicroStrategy emette anche azioni, in particolare durante i periodi di forte performance azionaria. Sebbene questo capitale sia effettivamente “gratuito” in termini di costi diretti, diluisce gli azionisti esistenti, trasferendo valore a nuovi investitori.
Apprezzamento del Bitcoin:
Se Bitcoin si apprezza più velocemente del costo degli interessi del debito, i rendimenti di Bitcoin possono superare i costi di finanziamento, facendo apparire il prestito “gratuito”.
Utilizzando il debito, MicroStrategy è in grado di preservare il flusso di cassa operativo per gestire l’azienda e continuare a investire nei suoi servizi principali, come analisi aziendali e soluzioni software. Se dovesse utilizzare le sue riserve di liquidità per finanziare gli acquisti di BTC, potrebbe mettere a dura prova la sua liquidità, lasciandola meno flessibile per le future esigenze aziendali.
Sebbene questi meccanismi forniscano finanziamenti a basso costo, rendono la società estremamente vulnerabile alle flessioni dei prezzi del Bitcoin e del prezzo delle sue stesse azioni. Come fa MicroStrategy ad acquistare i suoi Bitcoin?
Una volta che MicroStrategy ha raccolto fondi attraverso strumenti di debito utilizza trading desk over-the-counter (OTC) per eseguire grandi acquisti di BTC. L’aggressiva strategia Bitcoin di MicroStrategy ha prodotto rendimenti straordinari durante i periodi rialzisti, ma lascia la società fortemente esposta a gravi correzioni. Un calo del 50% del Bitcoin eroderebbe miliardi di valore, innescherebbe svalutazione ed esporrebbe la fragilità del suo ciclo di feedback a leva.
Anche FTX, alle Bahamas, usava un modello simile ad esempio, abbiamo visto, tramite la triangolazione con l’hedge fund Skybridge e Alameda Research. Anche FTX usava i soldi degli altri puntando sul prezzo sempre crescente delle crypto. Uno schema è collassato quando hanno smesso di entrare nuovi investitori e sono iniziate le liquidazioni a effetto domino.
Nessuno si immaginava che FTX sarebbe fallita. Se il giorno prima del disastro qualcuno avesse detto: “occhio a FTX!” la risposta sarebbe stata analoga alla stessa di qualcuno che adesso si prova a dire “occhio a MicroStrategy!”…..Nel mio caso sarebbe qualcosa tipo: Cecchi, non hai capito niente, Bitcoin è il futuro. Stai solo rosicando perché hai preso l’oro invece di Bitcoin e hai sbagliato strategia, guarda noi come siamo furbi e come siamo ricchi!
Incredibile quanto rapidamente la gente si dimentica, in soli due anni.
Adesso che vedo nuovamente che la politica viene associata al mondo Crypto, adesso che sento nuovamente parlare della creazione di una capitale mondiale Crypto, adesso che tutte le criptovalute, trainate da Bitcoin, stanno macinando nuovi massimi, non posso non ricordarmi di quello che è già successo alle Bahamas, quando politica e gioco d’azzardo si mettono insieme.
Quando il valore di un asset è spinto da un debito esso può sostenersi solo se il debito aumenta e se nuovi partecipanti entrano nello schema. Questo vale per tutti gli asset basati su questo funzionamento, dagli immobili sostenuti dai mutui ipotecari, all’acquisto di Bitcoin da parte di MicroStrategy e agli indici di borsa dove alcuni titoli selezionati vengono pompati da trasferimento di debito pubblico per «causa di forza maggiore nazionale, sotto la supervisione della National Intelligence».
E così, su questi presupposti, ci avviamo al 2025.
E chi meglio di Donald Trump può gestire la bisca clandestina del Casinò finanziario globale? Trump che ha fatto la sua fortuna trasformando il debito in un impero di favolose case da gioco, poi fallite, liquidate e demolite con gli esplosivi, per poi iniziare da capo:

Luci, glamour, divertimento sfrenato, e spensieratezza attraggono in modo irresistibile. La promessa è quella di fare un sacco di grana. Basta solo sedersi al tavolo e continuare a giocare.
Questa è gente abituata al gioco d’azzardo, con una propensione al rischio che non ha limiti, ma che ha soprattutto aggiustato il gioco per vincere sempre. Sedersi al tavolo, con i propri soldi, con questa gente vuol dire rischiare molto. Bisogna essere molto bravi e molto coraggiosi, perché il bluff si basa sulla possibilità di rilancio infinito da parte del banco, mentre noi possiamo disporre di fiches soltanto prendendole in prestito offrendo una garanzia reale tangibile e sequestrabile.
A questo punto, bisogna chiedere a noi stessi che cosa desideriamo?
ESPRIMI UN DESIDERIO!
Questa è la domanda fondamentale, perché è da lì che prende forma il nostro futuro. Tutto parte dal nostro cuore. Attenzione a ciò che desideriamo, perché potrebbe avverarsi!
Desideriamo veramente un’economia basata sul continuo aumento di asset gonfiati dal debito? Ricordiamo che il debito ha sempre bisogno di una garanzia sottostante; è questo che vogliamo? Sedersi ad un tavolo gestito da gangster pronti a tutto, dove ci giochiamo la proverbiale libbra di carne, del Mercante di Venezia messa a garanzia?
La nostra vita è la posta in gioco.
Qui inizia probabilmente la più importante battaglia del futuro. La maggior parte della gente seguirà la luce ipnotica delle macchinette I.A. del gioco d’azzardo finanziario globale, semplicemente perché gli viene detto di farlo. Così come stava rinchiusa in casa e firmava il consenso informato. È troppo più sexy credere a chi ti dice che diventerai multi milionario invece di dare retta a chi ti dice che almeno non diventerai povero. È troppo più figo il Paese dei Balocchi di Lucignolo che la disciplina e il rigore richiesti dal Grillo Parlante.
IO NON MI FIDO!
Ci hanno detto che faranno IL GRANDE RESET. Ci hanno detto che non avremo più niente e saremo felici, hanno palesemente esposto il loro piano di dominio basato sullo schema piramidale economico tramite la rappresentazione di esso sulla banconota da un dollaro, dove nel NOVUS ORDO SECLORUM, l’elite illuminata si stacca dalla basa dei servi dopo che gli hanno succhiato via tutta la carica di energia e luce vitale. Una base di umani/schiavi che diventa inutile e che infine si spegne, morendo.

Questo è il piano finale di chi mi dice di fidarmi. Di continuare a giocare al loro tavolo da gioco truccato.
Ebbene, io non mi fido. Se mi dicono di vendere il mio oro, me lo terrò più stretto che mai.
Ci potranno volere altri 15 anni ma, come Sir Harry Oakes, userò il mio oro per aiutare gli altri. Preferisco stare con Sir Harry Oakes che con quelli come Meyer Lansky.
Un po’ lo stiamo già facendo. Questa newsletter, con il contributo bellissimo di chi ha voluto abbonarsi, ha già permesso di fare tanta beneficenza qui alle Bahamas e insieme a me, siamo diventati un po’ tutti come Sir Harry Oakes.
Di Franco Remondina
