ATTACCO ALLO STATO?

In Italia tutti si riempiono la bocca di parole che sono solo parole.

Diamone qualche esempio? Democrazia e fascismo.

Ma c’è un principio che, oggi più che mai, appare inverosimile: l’indipendenza della Magistratura.

Esso è ancora un “principio democratico”?

La risposta è sicuramente NO!

Questo principio va sicuramente rivisto, alla luce del comportamento dei magistrati. Innanzitutto vale le pena di fare riferimento all’articolo 1 della Costituzione: Art. 1.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Perchè va ricordato? Perchè da li bisogna partire, sempre! E’ il popolo, inteso come comunità che ha votato quella Costituzione e ne stabilisce quindi il valore giuridico per  sè stesso.

E’ il popolo a accettare quei valori giuridici, che poi vengono fatti rispettare attraverso la Magistratura.

E’ vero che il Titolo IV della Costituzione  ha un incipit in linea con l’Articolo 1?

Si, il Titolo IV della Costituzione inizia rammentandolo:

Art. 101.
La giustizia è amministrata in nome del popolo.
I giudici sono soggetti soltanto alla legge.

Spieghiamolo? Certo, perchè altrimenti poi non capite e specie i magistrati, non capiscono o fanno finta di non capire…

La successione implicata ne l’Art 101 è questa LA GIUSTIZIA E’ AMMINISTRATA… quindi  non  deve essere USATA, essa non è un BENE di CASTA, sono pure loro dei notai.

I giudici sono soggetti a quale Legge? Ovviamente a quella Legge che deve essere “amministrata” in nome del popolo.

Art. 102.
La funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario.
Non possono essere istituiti giudici straordinari o giudici speciali. Possono soltanto istituirsi presso gli organi giudiziari ordinari sezioni specializzate per determinate materie, anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura.
La legge regola i casi e le forme della partecipazione diretta del popolo all’amministrazione della giustizia.

Ora, nel caso della Nave Diciotti, perchè il Pm Patronaggio ha incriminato un Ministro dell’Interno per aver compiuto il suo dovere istituzionale seguendo la procedura e aver ritenuto di dover trattenere 170 persone di nazionalità straniera a bordo di una nave militare della Repubblica, in quanto prive di ogni forma di documento che ne comprovasse la nazionalità?

Pare chiaro esercizio delle funzioni del ministero dell’Interno, allora perchè?

Per questa interpretazione assurda che la Magistratura ha dato di questo articolo:

Art. 107.
I magistrati sono inamovibili.
Non possono essere dispensati o sospesi dal servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione del Consiglio superiore della magistratura, adottata o per i motivi e con le garanzie di difesa stabilite dall’ordinamento giudiziario o con il loro consenso.
Il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere l’azione disciplinare.
I magistrati si distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni.
Il pubblico ministero gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull’ordinamento giudiziario.

Ritengono di essere una casta!

Come tale si comportano e infatti, negli anni sono diventati intoccabili.

Domanda: PUO’ ESISTERE UNA FIGURA  COME L’ATTUALE MAGISTRATO?

No, perchè essa VIOLA LA COSTITUZIONE!

I contrappesi previsti non sono sufficienti, che succede infatti se il Consiglio superiore della Magistratura è chiamato a decidere sull’operato di un collega?

Che accade?

Se il Presidente della Repubblica, di tutti gli italiani, non dei mercati, degli italiani, considera un “oppositore” scomodo qualcuno incriminato?

Quello che sta accadendo oggi…

Rimane immobile.

Ora, l’Italia ha bisogno di riconsiderare la questione del Titolo IV, e i contrappesi giuridici necessari per evitare il colpo di stato fascista messo in atto dal 92 ad oggi.

Non esiste una simile infamia giuridica, nonchè un attentato della Magistratura contro il Ministero dell’Interno., la Magistratura è tenuta AD AMMINISTRARE la giustizia, non ad impossessarsene agendo  Contro l’operato di un Ministero come quello dell’Interno, che ha l’obbligo Costituzionale della Difesa dell’Ordine pubblico e dei Confini.

Questo scardina lo stato di diritto, che la Magistratura per prima non “AMMINISTRA”, ma USA a seconda dei casi.

Violando l’Art 1 e l’Art 101  della Costituzione.

Chi dice il contrario, allora è Contro la Costituzione.

Di Franco Remondina

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