Prima erano liberi, adesso?
Adesso credono di essere liberi, hanno guadagnato una funzione, quella che li uccide.
L’incredibile emersione della stupidità generalizzata latente.
Ripeto, pensavamo che l’avvento dell’informatica fosse per aumentare la comodità, invece era solo per imporre una tirannia.
Negli ultimi dieci anni la dimensione del fenomeno “rottura delle relazioni umane” è esplosa ed è diventata fuori controllo.
Le persone hanno scarsità di rapporti umani e una illimitata capacità di rapporti virtuali.
Stando cosi le cose, è risultato facile ingannare tutti sfruttando questa capacità. Le persone hanno costruito e hanno acquisito l’abitudine verso le relazioni virtuali, per questo trovano “umano” ciò che è virtuale e trovano virtuale ciò che è umano.
La foga del progressismo tecnologico ha accentuato, velocizzato, evidenziato che in questa inversione ci sia stato un guadagno di funzione solo apparente, nella realtà dei fatti si è scoperto che possedere un Pc o un Ipad-Iphone, non significa affatto che sei più intelligente, anzi, la perdita della “esperienza materiale”, la perdita dell’esperienza nei rapporti umani, con tutta la pletora di sfumature emotive e sensoriali associate, è risultata cosi grave da compromettere l’intera funzione intellettiva.
Tradotto nel linguaggio volgare significa: rincoglionimento.
Del resto nel rapporto virtuale si usano solo due sensi su cinque, risultano assenti il gusto, il tatto e l’olfatto.
Quindi, vedete che la mole di “assenza percettiva” è cosi grande da deprimere davvero l’intelletto dell’individuo.
In sostanza all’intelligenza viene messo, come ai cavalli, un paraocchi.
Ma non solo, la parte di intelligenza che prima registrava odori-sapori-percezioni cinestetiche ovvero profondità, volume, forza del vento, temperatura etc etc.. viene “obbligata” a concentrarsi su vista e udito.
Risultato?
Lo vedete da soli il risultato: siamo tecnologicamente al top, ma regrediti intellettivamente di tanto, troppo…
Da umani a subumani.
Forse bestie, anzi sicuramente bestie, da soma e ormai anche da macello!
Economia politica attualità di franco remondina