Ce la fa? No, nun ce la fa!

Senza che i media dicano cosa davvero sta avvenendo, neppure gli “alternativi”, non c’è capacità di analisi complessiva, quel che riesce bene è l’ analisi compartimentata.
La situazione sta davvero diventando cinetica, accelera costantemente.
Una notizia che non risalta sui media è quella del Giappone.

Putin ha firmato un decreto che trasferisce la proprietà del gigantesco progetto di petrolio e gas naturale liquefatto Sakhalin-2 a una nuova società russa.
La Sakhalin Energy Investment Company ha supervisionato la gestione e il funzionamento di Sakhalin-2. Il colosso energetico Gazprom, con sede a San Pietroburgo, possiede una quota del 50% più un’azione. I tre principali azionisti del progetto sono Mitsui (12,5%), Shell (27,5%) e Mitsubishi (10%). Shell è il più grande commerciante di GNL al mondo.
L’ordine presidenziale costituisce una nuova società russa per assumere tutti i diritti e gli obblighi di Sakhalin Energy Investment. Mentre gli altri partner hanno un mese per decidere se vogliono una partecipazione nella nuova società, Gazprom manterrà la sua partecipazione attuale.

In pratica sta cacciando via i parassiti come la Shell!
E’ in atto una operazione planetaria dove i mafiosi che si sono riuniti nel G7, come ho raccontato la scorsa settimana, vengono tagliati fuori.
Una serie di nazioni sta decidendo di cambiare “polo di interesse”.
Non solo per via del petrolio, c’è un altro aspetto, quello del cambiamento sociale, con la questione LGBT.
Il mondo arabo in special modo, ha rotto gli indugi: il Libano ha vietato qualsisi prodotto commerciale che contenesse l’Arcobaleno!

All’inizio di giugno, i funzionari dell’Arabia Saudita hanno iniziato una campagna molto identica.

Giocattoli, borse e accessori nei colori dell’arcobaleno sono stati sequestrati dalle autorità, secondo un video caricato sui social media dal Ministero del Commercio, perché avevano “simboli e connotazioni che incoraggiano l’omosessualità e contraddicono la natura”.

فرقنا الرقابية تنفذ جولات على منافذ البيع وتضبط وتصادر منتجات تتضمن رموز ودلالات تدعو للشذوذ وتنافي الفطرة السّوية، وتوقع الجزاءات النظامية على المنشآت المخالفة.

Originally tweeted by وزارة التجارة (@MCgovSA) on 14 June 2022.

All’inizio di giugno, il ministero degli Esteri del Kuwait ha convocato l’incaricato d’affari ad interim dell’ambasciata americana per un tweet inviato dall’ambasciata in onore del mese dell’orgoglio. Il messaggio conteneva una citazione del presidente Joe Biden e una bandiera arcobaleno.

In una dichiarazione, il ministero degli Esteri del Kuwait ha affermato che il diplomatico americano era stato incaricato di “non pubblicare tali tweet” dall’ambasciata.

Insomma, dopo i cinesi, anche il mondo arabo si è rotto le palle…
E’ il collasso della disfunzionalità, il resto del mondo non vuole venir rimbecillito da un simile approccio.
Le tendenze di genere non appaiono prioritarie a 3/4 del mondo, anzi, ai 4/5…
C’è di più, la fase di confinamento includerà ogni merce.
Il che significa tagliare fuori gli Usa, togliergli la ciccia che questa nazione parassita voleva spolpare.
Avviene per tutte le merci, dal petrolio al Litio, ai semiconduttori, al grano, ai telefonini…
E’ un rifiuto totale del “potere dell’Occidente”!
Viene ristabilita la supremazia delle merci, rispetto alla supremazia dei colossi informatici.
Google, Twitter, il web… non producono altro che fuffa…
Non sono vera ricchezza.
Il PIL Usa è dovuto al 75% a una “non ricchezza”!
Per questo gli Usa non possono fare nulla…

Non hanno più la possibilità di fare altro che le minacce…
Sul Web…

Di Franco Remondina

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