Cervelli?

E’ uno studio paritario (sic) postumo, naturalmente fa di tutto, ma proprio di tutto per dire che “non è successo niente”.
Uno studio paritario (sic) allo zero intellettivo di chi la redatto.
Peggio, uno studio volto a minimizzare, uno studio vaselina, per cosi dire, ovvio che sia così.
Ovvio nel senso che sono tutti al soldo delle aziende del farmaco.
Tuttavia quel che è innegabile è che nessuna critica viene rivolta a quel che ancora è definito vaccino pur non essendolo.
Nonostante i fatti, a distanza di tre anni la % di morti in eccesso è ormai visibile a tutti.
Non occorre uno studio paritario per notare come ci siano molti più morti ovunque.
Il mio fruttivendolo direbbe ” Dite quello che volete, ma io, tutti questi morti che vedo oggi, non li ho mai visti, non ho mai visto cosi tanti morti”.
E’ il mio fruttivendolo, senza studi paritari, invece che le chiacchiere, i fatti.
Lo studio paritario dei pagati dalle aziende del farmaco, dice però una cosa, nelle conclusioni finali : abbiamo riscontrato anche una lieve ma statisticamente significativa perdita di aspettativa di vita per i vaccinati con 2 o 3/4 dosi.
Quanto lieve?
Il 37% di perdita di aspettativa di vita!

Per i vaccinati con due dosi, la perdita di aspettativa di vita (RMTL) in 739 giorni è 1,37 (CI 95 = 1,27-1,48; Ciò significa che il I soggetti vaccinati con due dosi hanno perso il 37% dell’aspettativa di vita rispetto alla popolazione non vaccinata durante il follow-up considerato.

E notate che dicono: durante il follow-up considerato.
Prolungando il periodo?
Chi lo sa…
Non male per i “cervelli” che stavano con la scienza…
Cervelloni, che già sapete con cosa fa rima…
La provincia in esame è Pescara!

https://www.mdpi.com/journal/microorganisms/special_issues/RW1WGOTL9L

Un’analisi critica dei decessi per tutte le cause durante la vaccinazione COVID-19 in una provincia italiana

1Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università di Torino, Torino 10123, Italia

2Comitato Scientifico della Fondazione “Allineare Sanità e Salute”, Pistoia, Italia

3Dipartimento di Medicina Predittiva e Preventiva, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano 20133, Italia

4Commissione medico-scientifica indipendente, Fondazione “Allineare Sanità e Salute”, Milano 20131, Italia

*Autore al quale deve essere indirizzata la corrispondenza.

Questi autori hanno contribuito ugualmente a questo lavoro.

Microrganismi 2024 , 

12 (7), 1343; 

https://doi.org/10.3390/microorganisms12071343

Presentazione ricevuta: 30 maggio 2024 / 

Revisionato: 25 giugno 2024 / 

Accettato: 27 giugno 2024 / 

Pubblicato: 30 giugno 2024(Questo articolo fa parte del numero speciale 

SARS-CoV-2/COVID-19: modelli di infezione, terapie e vaccini, seconda edizione )

Conclusioni

La correzione dell’ITB ci ha permesso di eliminare notevoli distorsioni dovute a questo pregiudizi derivanti dallo studio originale sull’efficacia dei vaccini contro la COVID-19, provincia di Pescara, Italia. Inoltre, lo studio originale ha dimostrato che il gruppo che ha ricevuto almeno una dose di richiamo avevano un rischio significativamente inferiore di tutte le cause rispetto ai non vaccinati, a differenza di quelli vaccinati con una o due dosi che avevano rischi significativamente più elevati rispetto ai non vaccinati. Abbiamo riscontrato che i rischi di morte per tutte le cause sono ancora più elevati per coloro che sono stati vaccinati con uno e due dosi rispetto ai non vaccinati e che le dosi di richiamo erano inefficaci. Noi abbiamo riscontrato anche una lieve ma statisticamente significativa perdita di aspettativa di vita per i vaccinati con 2 o 3/4 dosi.

Di Franco Remondina

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