Claustrofobia?

Il Sapiens, l’umana specie è stata sprecata?
Si, è stata manipolata da millenni, indottrinata e indirizzata su un binario morto.
Sono state le dimensioni, cioè eravamo la specie più piccola.
Che significa? Esattamente quel che ho scritto, non siamo la sola specie presente sul pianeta, anzi, abbiamo convissuto con altre specie per periodi storici prolungati.
Come posso dimostrarlo?
Semplice, bastano le migliaia di rappresentazioni egizie…

Ma questo è un disegno, non prova nulla!
Può darsi, ma che ne dite di questo?

E di questo?

A che scopo fare dei bassorilievi falsi?
Devo quindi prendere atto che non c’era uno scopo plausibile nel raccontare una bugia, infatti queste rappresentazioni non sono altro che la cronaca di quel che c’era.
Tutte le costruzioni erano costruite su una scala di grandezza irrealizzabile per il sapiens.
Non avevano senso per il sapiens.
La Piramide di Cheope, non è di Cheope, cosi come tutti i templi e le cattedrali che conosciamo, tranne un paio.
La scala è basata su criteri d’altezza “non umani”.

Questa foto è dell’apertura del museo egizio Gran Egyptian.

Pare una statua a “grandezza naturale”, se diamo conto dei geroglifici.

Cosi dobbiamo anche farci delle domande:
Dove sono finiti i giganti?
Cosa è successo davvero non possiamo saperlo, tuttavia abbiamo dei documenti che in qualche modo raccontano di un evento “planetario” avvenuto all’incirca 12000 anni fa.
Lo racconta Platone nel Timeo…
La scomparsa di un continente, Atlantide!
Ecco la pianta di Atlantide, cosi come viene descritta nel Timeo

Platone era greco, ma non un greco come lo intendiamo oggi, era un gigante pure lui, non di quelli alti 18 metri, presumibilmente era alto solo da 4,5 a 6 metri.
Capisco che sia una cosa da non credere, ma che mi frega.
Torniamo quindi alla domanda: dove sono andati i giganti?
Per capirlo dobbiamo fare una sorta di analisi degli indizi a disposizione, cosa abbiamo che possa indirizzarci verso un quadro plausibile?
La descrizione che Platone fa di Atlantide è “non coerente”, cioè geograficamente impossibile, il che non significa che Atlantide non sia esistita, anzi, al contrario, significa che quella rappresentazione sia quella del pianeta che esisteva prima della catastrofe descritta nel Timeo.
Era il mondo dei giganti.
Curiosamente tale mondo è tuttora deducibile, cioè è ancora cosi, basta leggere i diari di James Cook che percorse oltre 66 000 miglia marine per cercare il continente Antartica


Cosa cercava davvero James Cook?
La descrizione di Platone suggeriva che ci fossero 4 passaggi, ecco, Cook cercava uno di quei passaggi.
Perchè aveva capito, o comunque la Corona Inglese aveva capito che quella di Platone era la descrizione della Terra, non della Terra che conosciamo, ma la descrizione di come è davvero la Terra.
La Terra che conosciamo è solo lo sgabuzzino di quel che davvero c’è, ci sono altre terre al di là del cerchio di ghiaccio dell’ Antartide.
Tutti i grandi navigatori che ci insegnano a scuola, da Cook a Magellano e tutti gli altri erano finanziati dai regnanti di quel tempo, sapevano che c’erano altre terre o forse volevano ritornare a vivere coi giganti, chi lo sa…
C’è anche la questione della Luna…
Ah si, la Luna è una bolla di plasma che riflette come un grande specchio tutto quel che c’è “sotto”.
Ecco una fotografia della Luna, presa da Terra

Le macchie scure della Luna sono le terre sottostanti.
La parte colorata è la terra come ci viene raccontata dal sistema, una piccola parte di quel che c’è.

Cosi, cominciamo a soffrire un pò di claustrofobia…
E c’è dell’altro, resta da capire cosa ha spinto i giganti ad andarsene, cosa è davvero successo e cosa hanno cercato di fare, una cosa è certa, sono ancora vivi, di là dei ghiacci e noi ne sentiamo la mancanza.
Il problema è che siamo un problema per loro.
Il Sapiens è dotato di un microprocessore capace di velocità inconcepibili per i giganti?


Di Franco Remondina

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