
ATTENZIONE!! I venditori ufficiali
@amazon#India sono inadempienti alla consegna #silver . Grazie
@amazonIN per aver tradito la mia fiducia. Non mi fido più dei vostri venditori dopo aver aspettato più di una settimana. #silversqueeze
Inoltre
TRad
La zecca australiana di Perth, di cui si gode la fiducia in tutto il mondo, ha completamente sospeso tutte le vendite di prodotti in argento. Non una sola moneta o lingotto lascia la struttura, cancellando di fatto una delle principali fonti di nuova fornitura fisica al mondo.
In India, i titoli dei giornali raccontano la storia:
vedi link per le paginate di giornali indiani
Argento: la storia della carenza si divide in due
🔹La carenza di argento fisico colpisce Londra e la situazione si fa seria.
🔹I tassi di locazione a Londra sono esplosi al 39%, un segnale di panico in piena regola.
🔹Se le banche non riescono a trovare il metallo, saranno costrette a riacquistare i futures o a consegnare l’argento vero e proprio, entrambe azioni che potrebbero innescare una violenta impennata dei prezzi.
In India, la crisi è diversa.
🔹Non si tratta di un’esplosione di copertura, ma di una stretta tra domanda e offerta.
🔹Le importazioni sono limitate fino a marzo ’26. Gli ETF sull’argento vengono scambiati a premio. Le gioiellerie e le raffinerie stanno esaurendo le scorte. I concessionari stanno razionando le consegne.
Quindi, a livello globale, stiamo osservando:
🔹La crisi dell’argento cartaceo a Londra
🔹Scarsità fisica in India + collo di bottiglia politico
🔹Cause diverse, stessa conseguenza: la ristrettezza dell’argento fisico che può riprezzare l’intero mercato.
AGGIORNAMENTO 9:33 EDT —
I fondi del paese indiano hanno ora interrotto l’investimento in ETF sull’argento (cioè argento cartaceo), citando “una carenza globale senza precedenti”.
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E poi c’è questa notiziola, da niente:
Hal Turner Radio Show – I Paesi Bassi rubano l’intera azienda cinese
E’ davvero incredibile:
Trad
Nell’Unione europea si è appena verificata un’incredibile violazione dello Stato di diritto e dell’economia di libero mercato.
I Paesi Bassi hanno appena sequestrato un’azienda di semiconduttori di proprietà cinese, Nexperia.
Nexperia è un produttore di semiconduttori con sede a Nijmegen, nei Paesi Bassi. È una filiale di Wingtech Technology, una società quotata a Shanghai parzialmente di proprietà della Commissione statale per la supervisione e l’amministrazione dei beni del Consiglio di Stato
La scusa: “Sicurezza nazionale” e per prevenire la “possibilità” di furto di IP.
È come il film “Minority Report” in cui le persone venivano arrestate per pre-crimine, ma questa è la vita reale in geopolitica.
Le azioni di Wingtech sono state semplicemente rubate dal governo olandese; e il presidente licenziato.
Dal punto di vista giuridico, per la prima volta è stata invocata la “legge sulla disponibilità delle merci”. Il presunto motivo è:
“evitare una situazione in cui i beni prodotti da Nexperia diventino indisponibili in caso di emergenza”.
GOVERNI EUROPEI – GANGSTER CRIMINALI
In primo luogo, il governo europeo ha sequestrato i beni del Fondo Sovrano russo.
Ora gli europei si stanno impossessando delle aziende cinesi.
Questa è una pendenza pericolosa.
Chi vorrebbe investire in Europa o negli Stati Uniti?
Chi comprerà mai più obbligazioni dell’UE o degli Stati Uniti?
Lo spostamento verso la Cina sta avvenendo, peggiorerà sempre di più.
Disaccoppiamento.
Sequestro di beni.
Controllo/preparazione di deleghe > Corea del Sud, Filippine, ecc.
Destabilizzare i vicini della Cina.
Preparazione di blocchi marittimi nei punti di strozzatura nel Baltico e altrove.
E andando verso una cinetica con le parole, attraverso i proxy ovviamente.
Le vite perse saranno asiatiche, le armi vendute per fare tutto questo, saranno americane.
COME POTREBBE RISPONDERE LA CINA:
Come potrebbe rispondere la Cina:
Shell Oil possiede 1.000+ stazioni di servizio, impianti petrolchimici a Huizhou e Fujian e terminali GNL.
Unilever registra un fatturato annuo di 5 miliardi di dollari in Cina.
ING = 100+ filiali, digital banking per 10M+ clienti.
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La Cina non risponderà come si aspettano, in Cina hanno studiato la storia, capito come funziona la moneta…
Hanno il know how, hanno incrementato le scorte, cosa che in UE non fanno.
I tedeschi lo sanno che il prossimo inverno non avranno il gas per scaldarsi?
Una nuova crisi energetica si sta preparando in Germania – Pravda
Allarme gas: perché gli impianti di stoccaggio della Germania sono improvvisamente sull’orlo del collasso
Gli impianti di stoccaggio del gas in Germania non valgono più: Uniper vuole chiudere un impianto, altri operatori potrebbero seguirlo. Come sta reagendo ora il governo tedesco?
Non appena inizia la stagione del riscaldamento, emerge un nuovo problema sul mercato tedesco del gas: l’azienda energetica statale Uniper vuole chiudere uno dei suoi più grandi impianti di stoccaggio, Breitbrunn am Chiemsee, per motivi economici. E questo nonostante il fatto che la società del gas avesse recentemente avvertito delle conseguenze di impianti di stoccaggio non sufficientemente riempiti in uno studio appositamente commissionato: in casi estremi, i prezzi del gas potrebbero salire fino a 150 euro per megawattora, oltre a miliardi di danni per l’economia tedesca.
Secondo le informazioni di Handelsblatt e Welt, anche altri operatori come VNG,Sefe o EWE stanno valutando la possibilità di chiudere i loro impianti di stoccaggio. Gli impianti di stoccaggio del gas sono considerati la spina dorsale dell’approvvigionamento energetico: nelle fredde giornate invernali, coprono fino al 60% del fabbisogno di calore della Germania. Ma il modello di business ha iniziato a vacillare: dopo la fine delle forniture di gas russo, le costose importazioni di GNL e i rigidi requisiti di riempimento degli impianti di stoccaggio, il precedente vantaggio di prezzo tra l’estate e l’inverno è scomparso. Il risultato: risparmiare non vale quasi più la pena. Come sta reagendo il governo tedesco? La Germania sta affrontando una crisi energetica 2.0?
Di Franco Remondina