Questa che viene impropriamente chiamata Corte, in realtà è un cortile?
Sono in cortile?
Non c’è altro commento da fare, devono essere il cortile costituzionale, la gabbia dove razzolano le galline…
Credo che si possa dirlo in una normale presa d’atto della assurdità della sentenza, o meglio, la sentenza c’era già stata, è l’impalcatura a pollaio che ne risulta, la cosa stridente.
Hanno fatto una operazione inversa, hanno giudicato il fatto singolo trascurando la fattispecie…

Naturalmente la deriva gallinacea del cortile costituzionale non è Corte Costituzionale.
Se fosse stata Corte, avrebbe preso la chiave dell’articolo 32, ovvero quella riga finale, dove i costituenti avevano messo il catenaccio a qualsivoglia decisione politica.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Il catenaccio contro ogni cortile costituzionale: La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Nessun caso!
Quindi vediamo, se dice in nessun caso, significa esattamente quel che c’è scritto: Nessuno, neanche un solo caso!
Non c’ è un solo caso, non esiste eccezione che possa violare quel “nessuno, neppure uno, cioè, nulla può legalmente venire preso a motivo”.
Il Parlamento ha votato un provvedimento che viola la Costituzione.
Semplice, evidente, lessicalmente comprensibile.
La sentenza quindi è assolutamente da cortile costituzionale, cioè basata su un analfabetismo giuridico, aspetto tragico, oppure peggio, frutto di pressioni politiche, ma in tal caso la tanto sbandierata Indipendenza della Magistratura dalla politica verrebbe meno, perchè porterebbe dritto alla corruzione!
Un Palamara all’ennesima potenza.
Entriamo quindi nel dettaglio, la vaccinazione inerente l’obbligo era quella contro il Sars-Cov-2…
Questo studio pubblicato il 25 gennaio del 2020 dice che “NON E’ STATO ISOLATO ALCUN VIRUS!
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31992387/
E’ il Ministero della Sanità US a pubblicarlo!
Dice nelle prime righe questo
Contesto: l’epidemia in corso del nuovo coronavirus (2019-nCoV) recentemente emerso rappresenta una sfida per i laboratori di sanità pubblica poiché gli isolati del virus non sono disponibili
Poi approntano anche il test per rilevare il virus che non hanno isolato…
“Abbiamo mirato a sviluppare e implementare una solida metodologia diagnostica da utilizzare in contesti di laboratorio di salute pubblica senza disporre di materiale antivirus.”
“Qui presentiamo un flusso di lavoro diagnostico convalidato per il 2019-nCoV [SARS-CoV-2] il suo progetto è basato su una stretta correlazione genetica del 2019-nCoV col vecchio coronavirus SARS, facendo uso della tecnologia dell’acido nucleico sintetico.”
Per farla semplice dicono: Abbiamo sviluppato un test diagnostico per rilevare il nuovo virus COVID. Non abbiamo il virus ma assumiamo che questo nuovo virus sia strettamente correlato a un coronavirus più vecchio. Supponiamo di sapere come è correlato. Assumiamo, perché non abbiamo il nuovo virus COVID. Pertanto, tutte le nostre ipotesi sono basate sul nulla. In realtà, non abbiamo prove che ci sia un nuovo coronavirus.
Il neretto è la scienza!
Detto questo, il vaccino reso obbligatorio era un non vaccino, quindi era un siero sperimentale!
Visto che una del cortile costituzionale ha detto che hanno seguito la scienza, il documento del Ministero dalla Sanità US , smentisce!
Ma c’è la questione della fattispecie, oltre a quella dell’accesso ai documenti che il cortile costituzionale ha o dice di aver visionato…
E’ chiaro che non ha visionato un cazzo, per dirla brutalmente, ma poi ha anche di fatto aperto la questione della fattispecie…

A me pare quindi che tale sentenza assuma un certo tipo di fattispecie, questo: Rende legale il consenso obbligato!
Cosa implica questo?
Tu mi obblighi ma io ti devo dare il consenso per far rimanere integra la mia (non) scelta.
Traduciamolo in una situazione spicciola:
se minaccio una donna con un coltello intimandogli di fare sesso con me, il consenso, pur a fronte della minaccia di morte, è rivolto, proprio nel rispetto dell’intangibilità della persona, ad autorizzare la penetrazione del pene?
E nel caso, se decidessi di rapinare qualcuno puntandogli una pistola alla tempia, il consenso, pur a fronte di una minaccia di morte, proprio nel rispetto della intagibilità del corpo, mi autorizza a sparargli?
Capite che la fattispecie è clamorosa, cosi come il grottesco di questa sentenza.
Andrebbero impiccati, naturalmente previo consenso informato…