Cos’altro rimane da fare?

Ieri Gazprom ha iniziato a produrre gas naturale liquefatto (GNL) nell’impianto di Portovaya di nuova costruzione all’origine del gasdotto Nord Stream a Vyborg, in Russia. Perché questo è significativo?

Se permettete rispondo…
E’ chiaro che con questa mossa, ci sia di mezzo anche una questione gigantesca: LA BORSA DEL GAS!
Come sapete adesso i futures sul gas, TTF, sono prezzati in Olanda, ma con l’avvento del gas liquefatto russo, le cose cambiano.
Ovvero dal produttore al consumatore. L’Olanda non è produttore , ma non solo, la Russia può far viaggiare il gas liquefatto via terra!
Secondo me è una mossa che agli “Orange”, la casa reale olandese, quelli con il colore arancio, non la prenderà bene…
Anzi, la prenderà malissimo…
All’inizio di questo mese, Gazprom ha annunciato la chiusura a tempo indeterminato del gasdotto Nord Stream 1. Con Nord Stream 2 bloccato anche quest’anno dai regolatori tedeschi per volere degli Stati Uniti, l’Europa dovrà ora compensare questa carenza di energia in un altro modo.

Il modo più diretto è questo: LNG

Il LNG è lo stesso combustibile che viaggia attraverso il gasdotto, ma raffreddato in forma liquida per essere trasportato in modo più efficiente da camion o navi. Sia il processo di raffreddamento del gas che l’infrastruttura di trasporto / ricezione rendono il GNL significativamente più costoso di quello convogliato.
Ma anche se questo costo più elevato, oltre un quarto del GNL che l’Europa ora consuma proviene dagli Stati Uniti. I clienti più ampi in Europa occidentale sono Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e Francia.

Cosi, perchè la Russia produce ora LNG?
Semplice, costerà clamorosamente meno!
Insomma gli US che cercavano di avere una posizione dominante , adesso dovranno abbassare i prezzi.
Una volta finita con l’Ukraina, la logistica via terra permetterà una efficienza maggiore di quella via navi gassificatrici.

E la UE?
L’inverno, anzi, il generale inverno, arriva anche quest’anno!

Di Franco Remondina

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