Quella corrente “Pocosofica”, per non dire “Controsofica”, che vuole imporre sè stessa come “progresso”, cioè gli omosessuali, è metaforicamente col “culo per terra”.
La cosiddetta “Natura” gli è contro!
Poveracci… sono capitati nel mondo “sbagliato”. Il guaio è che nel mondo “naturale”, loro “non hanno futuro”.
L’omosessualità è sempre “senza futuro”!
https://www.laverita.info/i-dem-stracciano-i-manifesti-pro-vita-2612854952.html
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_16/manifesto-pro-vita-raggi-avvia-rimozione-offende-tutti-cittadini-724647ae-d163-11e8-81a5-27b20bf95b8c.shtml
Ovviamente, nella frase del sindaco Raggi, c’è una Verità evidente: Offende l’intelligenza di tutti i cittadini. La Raggi che a memoria ricordo essere stata al centro dell’attenzione per quel titolo di Feltri “Patata Bollente”, più che per l’assoluta incapacità di risolvere il benchè minimo problema della città di Roma, ha omesso il complemento oggetto, nella grammatica della dichiarazione.
Il manifesto offende TUTTI i cittadini, ne offende l’intelligenza!
Ma oltre a questo, offende anche la diversificazione della sensibilità personale.
La divisione della società in due tipi di “sensibilità” sociale, prevede che a sentirsi offesi siano quelli che sul piano intellettivo, non vogliono rassegnarsi alle regole naturali: DUE PERSONE DELLO STESSO SESSO, NON POSSONO AVERE FIGLI!
C’è poco da offendersi, o sei capace di rimanere incinta/o, oppure non sei capace, punto!
Il manifesto rende evidente questo, il codice a barre stampigliato sul petto del bimbo, offende le persone per “l’arroganza del torto”.
Se non puoi avere figli, non hai “diritto di comprarli”, nemmeno se viene approvata una legge.
Non hai il diritto morale!
Inutile parlare d’altro.
Diverso sarebbe se gli omosessuali, giungessero a rompere la norma naturale, se potessero crackare il sensore d’impossibilità che hanno ereditato dalla loro linea di sangue. Il fatto specifico è però questo: la loro coscienza è poveramente involuta in senso materiale.
La densità del pensiero omosessuale è implosiva, la coscienza subisce la centripeticità.
Ma che cosa glielo dico a fa?
Parlano di amore… sic transit gloria mundi… di vero amore…
A me pare che nulla nella loro coscienza abbia quel “ritmo” che loro definiscono amore, solo un ululato, un latrato, un eco… di rabbia e autoaffermazione!
Invece dell’amore, l’odio…
Invece della gioia, la tristezza…
Invece della “possibilità”, l’impossibile…
Invece del Tutto, il nulla…
E una coppia formata a specchio di questa emotività, sarebbero il futuro?
Naaaah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Di Franco Remondina