DISSONANZE CONTINENTALI

Franco Remondina (Dodicesima.com)

Un paese di allocchi, una nazione di mezzeseghe! Se siete puritani, vi dico solo questo, non mi leggete.
Il linguaggio è quello adeguato, descrive esattamente lo stato dell’arte, quello della propaganda pro Euro e pro europa. In Francia, come detto sul post riguardante la exit strategy dalla politica della LePen, perchè, mi rifiuto di credere a un errore casuale, dopo che ha dichiarato di ritirarsi dalla politica. Cosi, diviene chiara una cosa: ci vuole ben altro che una che di lavoro fa “la politichessa”, ci vuole il coraggio dell’ideale, non certo il pragmatismo dell’abituale.
Macron, ha vinto perchè la sinistra non ha voluto votare “una fascista”!
Minchia Johnny… 
Se la UE è democratica, allora, ho qualche tara di comprensione. A me sembra che sia più fascista Macron e i poteri che rappresenta, che la Lepen, o la destra francese, non so a voi, ma a me qualcosa non quadra.
Innanzitutto, il manifesto scritto da Marx-Engels: “Uno spettro si aggira per l’ Europa…” https://www.google.it/search?q=manifesto+marx+hegel&ie=utf-8&oe=utf-8&client=firefox-b&gfe_rd=cr&ei=iR8TWeWMOJHCXtrggxg
Marx è quello de “Il Capitale”, tre tomi da oltre 600 pagine ognuno che lessi quando andavo all’Istituto Tecnico, allora era un libro di sinistra, parlava del “plusvalore”… dello sfruttamento, da parte dei capitalisti, della classe operaia.
Anche allora, come oggi, c’era la globalizzazione, solo che era L’Impero britannico a farla.
Le potenze coloniali, attraverso la circolazione delle merci, avevano schiantato i salari, come oggi. Importavano merci dall’asia e tenevano per le palle chiunque dovesse lavorare per vivere.
Furono , ironia della sorte, gli americani nel 1765 a seguito dello Stamp Act a ribellarsi:
Lo Stamp Act è una legge approvata dal parlamento britannico il 22 marzo del 1765 che imponeva alle colonie dell’America Settentrionale di pagare una tassa su ogni foglio stampato, incluse le carte di bordo, i documenti legali, le licenze, i giornali e tutte le altre pubblicazioni. La carta da stampa doveva provenire dall’Inghilterra e portare una marca da bollo in rilievo che testimoniava il pagamento della tassa. I soldi raccolti con la tassazione dello Stamp Act erano destinati a coprire le spese militari sostenute durante la Guerra dei sette anni per difendere la frontiera americana vicino ai monti Appalachi. L’introduzione di questa legge scatenò diverse proteste all’interno delle colonie che sostenevano di essere state tassate senza il loro consenso e senza nessun motivo, infatti dopo proteste e manifestazioni spesso violente, lo Stamp Act fu abrogato il 18 marzo 1766, il parlamento Inglese per rivendicare il suo potere sulle colonie firmò però il Declaratory Act il quale stabiliva l’autorità di emanare leggi di qualsiasi sorta e su qualsiasi questione (“in all cases whatsoever“) per governare le colonie e il popolo Americano. (Wikipedia)
Oggi, invece, i francesi e la stampa europea applaudono e “nominano” patriota, nonchè democratico, nonchè di sinistra uno come Macron.
E’ la “dissonanza cognitiva”!
Dopo dieci anni di crisi, in cui il tessuto sociale si sta disgregando in ogni dove, è la “dissonanza cognitiva” a farla da padrona. La sinistra è colpevole in questo, la sua completa sottomissione lessicale al politicamente corretto, fa si che Macron sia di sinistra, ovvero dalla parte degli operai, fa si che ogni immigrato che arrivi sia considerato una “risorsa”. Dissonanza cognitiva!
Se l’immigrato che arriva, costa circa 13500 euro l’anno per tre/quattro anni, allo stato italiano, ed è una “risorsa”, tu che versi le tasse, che ti tolgono soldi in trattenute sulla busta paga, sei un costo! Ovvio: loro sono “risorse” e tu “un costo”!
Qualcosa non quadra! 
C’è scarsa natalità! Cazzo, dai 13500 per quattro anni alle coppie dei nostri giovani, totale 53500 euro, vedi che i figli li fanno anche loro.
Dissonanza cognitiva?
I sacrifici hanno fatto flop, non è arrivata la ripresa? Ci vogliono ulteriori sacrifici!
Ragazzi, che roba… sta andando tutto a puttane, le fabbriche chiudono, i salari si abbassano, i giovani non hanno speranze per il futuro e che fanno?
Votano per i banchieri. Minchia…

“L’indagine sperimentale della dissonanza cognitiva iniziò con la pubblicazione da parte di Festinger di Venti dollari per una menzogna, uno studio basato sul cosiddetto accordo forzato (forced compliance). Lo studio generò un mare di ricerche successive, tanto da rendere l’argomento uno dei più studiati (se non il più studiato) in psicologia di tutti i tempi.
Lo schema sperimentale era il seguente. A un gruppo di soggetti venivano offerti 20 dollari per dire una piccola bugia, ossia riferire ad altri soggetti ignari che un certo compito che si apprestavano a fare sarebbe stato interessante, quando invece era noiosissimo. A un altro gruppo di soggetti veniva assegnato lo stesso compito menzognero, ma la ricompensa era di un dollaro soltanto. Secondo la teoria comportamentista del rinforzo, all’epoca il paradigma dominante, avrebbe dovuto essere più convincente – e convinto – nel mentire chi riceveva 20 dollari. Invece il risultato fu l’opposto: chi ricevette un solo dollaro non solo risultò più convincente nel mentire, ma anche più convinto nel giustificarsi per aver dovuto dire una menzogna. 
L’interpretazione del fenomeno di Festinger e collaboratori fu che la sgradevole sensazione del sentirsi disonesti, per aver dovuto mentire, poteva essere ridotta meglio da una ricompensa piccola anziché da una grande. Infatti, se la ricompensa era piccola significava tutto sommato che la menzogna non era così grave. Se invece ricevevo ben 20 dollari per mentire, cifra che 50 anni fa era ben più consistente di oggi, voleva dire che “la stavo raccontando grossa”. E alla maggior parte delle persone non piace dare o avere di sé l’immagine del contaballe.” (tratto da https://psicofisico.wordpress.com/2015/09/14/)
CIOE, LA SINISTRA, SI VENDE PER IL FAMOSO “PIATTO DI LENTICCHIE”?
Di Franco Remondina

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