Dunque… eehmm…

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La Corte di Giustizia Internazionale si è riunita all’Aja…

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Per la prima volta da decenni, la Corte Internazionale di Giustizia, completa di DICIASSETTE giudici, è seduta per ascoltare un’accusa di genocidio mossa contro un governo. Israele è stato accusato di genocidio nella Striscia di Gaza e questo tribunale prenderà provvedimenti in merito a tale accusa.

È fondamentale che i lettori comprendano che questa corte è diversa dalla Corte penale internazionale, con la quale molte nazioni nel mondo NON hanno accettato. QUESTA Corte Internazionale di Giustizia trae i suoi poteri dalla Convenzione di Ginevra; firmato da tutti i paesi della terra.

Le quattro Convenzioni di Ginevra, che in realtà consistono in sette trattati, sono state firmate e ratificate da 196 Stati, tra cui tutti i membri delle Nazioni Unite, i due attuali osservatori non membri ( Santa Sede e Palestina) e le Isole Cook.

Pertanto, le azioni di QUESTA corte sono esecutive.

Il tribunale può ordinare la SOSPENSIONE di Israele dalle Nazioni Unite. La Corte può ordinare sanzioni economiche contro Israele. La corte può ordinare la sospensione di ogni commercio con Israele. Il tribunale può ordinare un’azione militare delle Nazioni Unite!

Questa è la situazione più grave che lo “Stato” di Israele abbia mai visto sin dalla sua nascita. Le guerre che Israele ha combattuto non si avvicinano nemmeno al livello di pericolo legale in cui si trova davanti a questa corte.

Di seguito, in un video di diciannove minuti tratto dal procedimento, le accuse contro Israele sono state esposte davanti alla corte, questa mattina, dell’Aia. I fatti oggetto dell’accusa sono  terrificanti:


Ovviamente è una messa in scena…
Partiranno vari ricatti, partiranno minacce, ogni organo istituzionale in occidente è sotto ricatto.
Ogni organizzazione…
Ogni partito politico…
Non c’è altro che marionette in giro…
Ripeto, resta una sola scelta, o noi o loro.
Essendo una questione di vita o di morte, loro hanno deciso: dobbiamo essere noi a morire…
Noi esitiamo… ancora non abbiamo capito…

Di Franco Remondina

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