Ennesima presa pel culo

Qualcosa di estremamente tragico è implicato nella ricerca sul cancro e in generale nella ricerca sulle malattie, l’assunto è sbagliato!
Siamo a questi livelli:

Raddoppia?
Cioè?
Invece di 8 mesi, hai a disposizione una “aspettativa di vita” del doppio:16 mesi.
Siamo a un livello di follia pura, cioè proseguire in una metodologia che ha sempre fallito credendo e facendo credere che tale metodologia sia un trattamento valido.
Non ho usato la parola “cura”, anche tale parola è monopolio delle industrie del farmaco.
Non puoi curare, solo gli autorizzati possono dire che curano.

Il monopolio del verbo curare appartiene a loro.
Eppure, hanno fallito, falliscono e falliranno con le loro cure.
Considerano il cancro una malattia incurabile, loro stessi, infatti il traguardo diventa misurabile sulla “aspettativa di vita”:
C’è da rabbrividire.
Se hai il monopolio del verbo “curare” e non sei in grado di curare, sei inadempiente?
O peggio, sei un millantatore?
O sei una associazione per delinquere?

Se il target è l’aspettativa di vita, allora involontariamente ammetti di non saper curare, ma c’è qualcosa di clamorosamente implicato lì, c’è che dipende dalla persona.

Alla persona basterebbe capire che nel corpo in cui crede di stare, è la persona a muovere tutte le cellule di quel corpo.
Mettiamo che tale persona si chiami Arnoldo…
Una volta che Arnoldo muore, istantaneamente le cellule del cancro si fermano.
Non si muovono più.
Non era Arnoldo a dipendere dal cancro, era piuttosto il cancro a dipendere da Arnoldo.
Ragionamento indiscutibile, comprovato dai fatti, metodologicamente ripetibile e verificabile.
Scientifico.
Fico!

E’ la persona che può ammalarsi e guarire.
E sapete perchè il medico chiama pazienti le persone che si rivolgono a lui?
Perchè lui non è capace di curare, quindi le persone devono essere pazienti, usare tutta la pazienza che hanno.
Dopo un po’ si stufano e dimenticano la malattia…
Guariscono!

Perchè è Arnoldo che muove tutte le cellule del corpo… mica il medico!

Di Franco Remondina

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