Finalmente!

L’attentato US-UK al gasdotto Northstream2 è un autogol planetario!
Ci sono molti aspetti che i media evitano accuratamente, i media occidentali si intende, il primo è che US-UK sono come il Marchese del Grillo-
Lo vede oggi la Germania!
Il messaggio che US-UK hanno inviato a tutto il mondo è questo: voi non siete un cazzo!
La Germania era considerata paese amico?
Apparentemente si, c’era questa linea propagandistica, quella dell’essere “dalla stessa parte”, di avere interessi comuni e altre stronzate similari, tipo i valori dell’Occidente, salviamo il pianeta, la rivoluzione verde, l’accoglienza, insomma la Germania è stata letteralmente inculata!
Noi? C’hanno inculato da sempre!
Il guaio è che la propaganda ad un certo punto si rivela essere una balla!
I tedeschi sono arrivati a scoprirlo oggi.
La cosa deve essere una esplosione atomica per il tedesco.
La prova che sia un risveglio enorme è data dal fatto che nessun comunicato tedesco e nessun comunicato russo sono usciti.
Ma tralasciando la situazione tedesca, è la percezione a livello mondiale che invece va considerata.

Ascoltate l’intero intervento cliccando sul tweet

Gli ukraini non sono eroi, non combattono per la libertà sono schiavi US e muoiono perchè
il padrone ordina di morire.
Questo è il messaggio vero.


Un abitante di qualsivoglia nazione non occidentale, farà due +due e per il principio transitivo dell’uguaglianza arriverà a questa conclusione: Se US-UK hanno trattato cosi un paese amico, noi che siamo “meno che amici, come ci tratteranno?
E gli verranno in mente l ‘IRAQ, l’Afghanistan, , Libia, Siria, Serbia e via via tutti gli altri paesi come il Vietnam, la Korea, Grenada, etc etc

Gli verranno in mente le rivoluzioni colorate, le condizioni e i ricatti e le sanzioni all’Iran e a tutti…
Ho la certezza che sia un autogol epocale.
Ho la certezza che, per quanto facciano, il loro tempo è finito.
Siamo al punto critico per loro.

Il lampo è già arrivato, lo hanno visto…
E dopo il lampo arriva il tuono, Il silenzio tedesco è più rumoroso di un tuono.

Di Franco Remondina

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