Finestra ottica, altro che virus…

Il sistema medico è straordinariamente sostenuto da una piramide di bugie più alta dell’Everest, una propaganda incessante e sostenuta da annunci che non sono mai verificabili.
Nessuno al mondo ha mai visto un virus, come nessuno al mondo ha mai visto un brandello di Dna, così come nessuno ha mai visto un atomo, eppure tutte queste cose vengono date per acquisite, per vere e dimostrate.
Una cosa che consideriamo vera è la cosiddetta “trasmissibilità di una malattia”, ma anche questa è una bugia, il guaio è che è stato dimostrato con esperimenti “scientifici” essere una bugia…

Gli esperimenti di Kaznacheyev (a quanto pare oltre 20.000) condotti nell’Unione Sovietica hanno dimostrato in modo conclusivo che praticamente qualsiasi malattia cellulare o modello di morte può essere trasmesso elettromagneticamente e indotto nelle cellule bersaglio assorbendo le radiazioni.

I segnali di luce ultra-deboli sono possibili candidati per la segnalazione degli astanti. Alexander Gavrilovich Gurwitsch, un famoso embriologo, medico e professore di istologia russo negli anni ’20, scoprì emissioni di fotoni UV ultra-deboli da tessuti viventi ( Beloussov 1997 ). Chiamò queste emissioni di fotoni “raggi mitogenetici” perché stimolavano un aumento della divisione cellulare per le cellule vicine non esposte. Suggerì che i fotoni deboli potrebbero controllare la crescita e la differenziazione cellulare. In un’epoca di biochimica e biologia molecolare, gli studi di Gurwitsch furono ampiamente dimenticati.

Vlail Kaznacheyev è direttore dell’Istituto di medicina clinica e sperimentale di Novosibirsk. Guidato dal lavoro di Gurvitsch, ha condotto migliaia di esperimenti in un periodo di vent’anni nell’Unione Sovietica, pubblicati in un libro nel 1981 ( Kaznacheyev e Mikhailova 1981 ). Gli esperimenti hanno indicato che le informazioni cellulari possono essere trasmesse elettromagneticamente e indotte nelle cellule bersaglio che assorbono radiazioni fotoniche. Nell’esperimento di base, due contenitori di quarzo sigillati contenenti le stesse colture cellulari sono stati separati da una sottile finestra ottica di quarzo. Un campione è stato diviso equamente e posizionato in ciascuna delle due metà dell’apparato con solo una sottile finestra ottica visibile tra di loro. Pertanto, i due contenitori erano completamente schermati dall’ambiente, fatta eccezione per l’accoppiamento ottico. Le cellule in un campione sono state sottoposte a radiazioni ionizzanti. Si ritiene che i fotoni UV delle cellule irradiate assorbiti dalle cellule nella coltura non irradiata ne abbiano causato la morte entro 12 ore.

L’effetto citopatogenico o citopatico, ovvero quello chimico portato avanti dai virologi è una ulteriore bugia.
E’ una finestra ottica!
Del resto, senza il famoso “Sia la luce”, nessuna creazione è possibile…
Il guaio ulteriore è che: NEPPURE LA MATERIA ESISTE!
Esiste il pensiero della materia…

… ma che ve lo dico a fa’…

Di Franco Remondina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *