GENITORE SOCIALE

 

Negli ultimi trent’anni l’uso dei media e dei i programmi ministeriali d’istruzine è stato propedeutico, in occidente, alla decrescita intellettiva.
In pratica, si sono adoperate tecniche di ipnosi sulla popolazione per ottenerne un calo considerevole del Quoziente intellettivo.
Come lo hanno fatto? Usando grossolanamente l’ipnosi da confusione. In cosa consiste innanzitutto l’ipnosi, cosa è veramente l’ipnosi?
E’ una suggestione a immaginarti “non qui e non ora”.
I genitori la praticano sui loro figli piccoli ogni volta che gli raccontano una storia. 
” C’era una volta….” 
E’ una induzione ipnotica, significa: ” non è adesso…”
“in un regno molto lontano”
Altra induzione, significa: “non in questo posto”, non si sa dove sia il “regno molto lontano”, però sai che c’è! Perchè? 
Perchè sono io, la tua mamma/papà a dirtelo, ti fidi di me vero?
Ecco, grosso modo, l’ipnosi è sempre basata sulla dissociazione da sè stessi.
I programmi del ministero dell’istruzione sono stati modellati per questa operazione.  Improvvisamente, materie come la geografia, perdono di significato, si studiano i climi e non il territorio, le cartine geografiche non vengono più fatte studiare, i nomi delle città diventano entità sfuggenti, non importanti, anzi superflui… L’implicitazione è: il mondo intero la tua casa… La GLOBALIZZAZIONE! 
E’ la risposta alla domanda implicita che uno si pone: “ma io, dove stò vivendo?”… Non è rilevante che tu lo sappia ragazzo, tu chiedicelo e NOI te lo diciamo!
Il rapporto di fiducia nell’autorità, viene ottenuto traslando il “ti fidi di me?” che i genitori riescono a instaurare nei figli, è in quel rapporto che avviene la prima cessione di fiducia nei bambini. Il bambino si fida dei genitori perchè essi provvedono a sfamarlo, accudirlo, tranquillizzarlo e accettarlo.
E’ il tipo di accettazione dei genitori che porta alla cessione di fiducia, la struttura emotiva annessa, quella certezza che loro “mi vogliono bene” a far si che accada.  
La struttura educativa è basata su questa premessa, solo cosi il bambino accetta il discorso del “tu non sei ancora capace di farlo e ti serve il mio aiuto”. Questo è il primo caposaldo, poi c’è il secondo, ovvero quello che risponde al quesito implicito, ” ma io, da dove vengo?”
Per questo, i programmi del ministero dell’istruzione hanno caldeggiato l’insegnamento astratto della Storia.
La storia, ovvero il “da dove veniamo”, viene considerata una materia secondaria, insegnata privilegiando il nozionismo mnemonico di nomi e date, viene insegnata nella maniera canonica, ovvero, basandosi sui primi uomini, poi i sumeri, gli egizi, i romani fino a Napoleone e se va bene la prima guerra mondiale.
Non si arriva MAI all’adesso, ai giorni nostri, manca un pezzo, sempre! Sapete perchè? Per impedire il processo di insieme, per impedire il filo logico della risposta: non deve essere certo da dove provieni, deve rimanere una zona nebulosa.
L’ipnosi globalista, nasce cosi!
Prende i due caposaldi della “dissociazione”, induce una cessione di fiducia et voilà, il gioco è fatto, o meglio, il gioco te lo fai tu, da solo…
Dopo i fatti di Manchester, quelli di Londra, quelli di Torino, quelli di Monaco… si vede benissimo l’ipnosi.
I giovani, sono EBETIZZATI.
Questa generazione è la generazione perduta? No, è la generazione ebetica!
Incapaci di ragionare motu proprio, di trarre la relazione causa-effetto, accettano tutto ciò che è pro-sistemico. E’ la cessione di fiducia verso il “genitore sociale” in una simulazione della cessione fiduciaria effettuata a suo tempo con i genitori.
Abbiamo fatto i bravi, adesso aspettiamo il premio. E’ questo quel che stanno aspettando: il premio! Ridicoli.
Nelle città, alle elezioni politiche, votano per il candidato “sistemico”, come a Parigi, come a Londra, come a New York, i giovani sono per il sistema.
Dopo gli attentati in cui alcuni di loro sono morti, la risposta emotiva che danno è totalmente ebetica.
Il sistema gli dice che “non bisogna reagire”, che bisogna proseguire come sempre, perchè è cosi che “si mostra la propria forza”, la forza delle proprie idee… Sembrano le alici attaccate dai tonni…
Lo vedete anche qui: 
 
 In germania, sabato, un concerto viene sospeso dalla polizia per un allarme terrorismo…
La gente esce cantando, cosi:
Chissà, se facciamo i bravi, ci danno il premio, questo pensano. Non consapevolmente certo, anzi, è dubbio che pensino, piuttosto direi che reagiscono agli stimoli induttivi, come i cani di Pavlov, sono giovani e morti!
Si bravo, ma il premio dov’è?
Il genitore sociale non li ama, questo romperà la loro ipnosi, non il terrorismo, non la crisi, l’assenza del premio ecco cosa romperà l’ipnosi di questi imbecilli.  
    
Di Franco Remondina

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