E’ davvero incredibile quanta gente parli senza avere nulla da dire!
Nei social leggo di tutto, tranne che la semplice verità: per rimanere nell’euro, abbiamo rinunciato alla civiltà! Non è una affermazione esagerata, non è una iperbole, è il dato certo, tangibile, verificabile… Basta fare una semplice constatazione, quando avevamo la Lira, se c’era da asfaltare le strade si asfaltavano, se crollava un viadotto lo si ricostruiva, se c’erano terremoti si ricostruiva, ma oltre a questo le pensioni erano migliori, i salari erano dignitosi per la maggior parte delle persone, la povertà non era cosi grande e la disoccupazione cosi endemica.
Cos’altro serve a dimostrare che entrare nella UE è stato e continua ad essere un errore?
Persino nella necessità, come quella causata da questa pandemia, si è vista la differenza tra l’essere uno stato sovrano e essere una colonia, come in realtà l’Italia è diventata, “i padroni a casa nostra, sono gli altri”.
Questa emergenza nazionale suscita ancora di più o dovrebbe suscitare ancor di più, i dubbi sul prosieguo della nostra appartenenza alla UE.
La Spagna, ci ha messo 20 giorni a capire che non valeva la pena di chiudere tutto, infatti domani riapre. Da noi si pensa a riaprire tutto fra quanto?
Tre mesi, sei mesi, un anno?
Nel frattempo è stato firmato da due uomini, senza alcuna ragione un documento che ci impegna socialmente come la Grecia, il MES…
Se si guarda a quel che è successo alla Grecia, si scoprono tante cose…
Per esempio che i salari dopo l’accettazione del MES sono dimezzati, che il numero dei dipendenti pubblici è calato di oltre il 34%…
Che la società è diventata povera e priva di tutto lo “stato sociale” o quasi.
Eppure nel mondo le cose sono evidenti:
Questo significa una sola cosa: la BCE non è una Banca Centrale, ma una “finzione”, oppure peggio, uno specchietto per le allodole che ha preso e prende per il culo gran parte degli europei, di sicuro prende per il culo gli italiani e i greci.
Spiace che le tv siano piene di cialtroni prezzolati che non lo dicono, tutti cialtroni.
Salvini e Meloni?
In questo momento hanno sbagliato tutto e continuano a sbagliare, ma la domanda è: perchè?
Tutti sono terrorizzati.
La UE è comunque finita, ma in Italia, poichè siamo un popolo di imbecilli, la stragrande maggioranza è rimbecillita a un punto tale che non è più capace nè di intendere nè di volere.
Circonvenzione di imbecille, questo purtroppo è lo stato dell’arte.
Non capire che non ne usciremo bene è frutto dell’inadeguatezza del popolo imbecille.
Appendono gli arcobaleni loro, con scritto “andrà tutto bene”, ma è il negare quel che vedono!
La pressione dei “FINTI ESPERTI” in tv è ancora fortissima.
Ma il nocciolo della questione è sempre quello del peccato originale: UN IMBECILLE HA CRITERI DI VALUTAZIONE DA IMBECILLE!
Credono a esperti che hanno sempre sbagliato le loro stesse previsioni.
Cosi in ogni singolo ambito sociale e sociologico, l’aver creduto a “esperti”, prima economici, oggi medici, ha portato e porta solo a danni sempre più grandi.
Cottarelli, Burioni, la Capua, non quella che è diventata Miss Italia, l’altra, la virologa dei miei coglioni, aver creduto a ogni personaggio tv, SENZA DISTINZIONE, non c’è differenza sostanziale tra DEl Debbio, Porro e Mario Giordano e i Formigli, i Floris, o i Fazio o la Berlinguer… Ascoltate bene e osservate bene come interrompono sempre appena viene detto qualcosa di “leggermente differente”…
L’italiano imbecille imperversa…
Eppure le cose sono semplici, è la UE ad avere bisogno dell’Italia non il contrario. Anche qui i dati sono semplici… LA RICETTA CHE CI HANNO PROPINATO NEGLI ULTIMI 39 anni E? SBAGLIATA E FALLIMENTARE.
Vengo al punto:
Non abbiamo bisogno nè della BCE nè del MES.
Possiamo creare denaro dal nulla, come fanno tutte le banche!
E forse è venuto il momento per ritornare a essere davvero italiani in Italia!
Di Franco Remondina
Franco….Probabilmente avevi ragione quando scrivesti in quell’articolo che…”Questa non è la tua battaglia”.Su un campione di…100 persone quanti comprendono ciò che sta accadendo?Bah!
Fanculo al mondo a ‘sto punto…