Dopo 50 anni di moneta fiat, cioè una moneta basata su NIENTE, aver messo in piedi una “teoria della moneta moderna”, basata esclusivamente sulla “partita doppia” inventata da Luca Pacioli, ma modificata nella parte conveniente, cioè considerare i depositi in denaro come “debito”, i economisti (non ho sbagliato sono i economisti ) non riescono ad uscire dal paradigma e neppure a pensare in altri termini che non siano quelli cinquantennali.
Ovviamente se i dazi erano considerati “eresia”, oggi dicono che è eresia, con tanto di scomunica, figuriamoci se si parla di dazi reciproci.
Vanno fuori di testa.

Questo è lo stato dell’arte …
Su cosa si basa tutta l’operazione dazi?
Uno dei principi fondamentali del documento è la deliberata svalutazione del dollaro USA per rendere di nuovo favorevoli le esportazioni statunitensi per rilanciare la produzione americana.
E’ qualcosa che ha a che fare con la “TRASFORMAZIONE” della natura stessa del dollaro.
Oggi, o meglio fino ad oggi, gli US erano soggetti a questo:
Dilemma di Triffin:
Un paese la cui valuta è la valuta di riserva globale, detenuta da altre nazioni come riserve di valuta estera (FX) per supportare il commercio internazionale, deve in qualche modo fornire al mondo la sua valuta per soddisfare la domanda mondiale di queste riserve FX. Questa funzione di offerta è nominalmente realizzata dal commercio internazionale, con il paese che detiene lo status di valuta di riserva che è tenuto a gestire un inevitabile deficit commerciale.
L’errore è stato quello di usare il dollaro? In un certo senso si!
Gli US hanno usato un solo dollaro, cioè quello della FED, non il dollaro d’argento di prima del 1913.
Quando si dice US, si commette un errore, bisognerebbe chiamarli Corporation, allora si che si capirebbe meglio.
Tenete presente che tale Corporation era efficiente fino al 1950 per ragioni evidenti, venivano dall’aver vinto (con la Russia) la seconda guerra mondiale e c’era da ricostruire l’Europa…
Gli US erano la Cina di allora, producevano tutte le merci.
La contabilità era sbilanciata nell’altro senso, cioè i paesi che chiedevano prestiti (tutti) avrebbero dovuto restituire il prestito in dollari, per questo gli US dovettero inondare il mondo di dollari (Piano Marshal et altri)…
Questo ha fatto si che il dollaro diventasse la valuta più usata al mondo. A questo va aggiunto il fatto che il petrolio fosse scambiato esclusivamente contro dollari, anzi, contro Certificati di Titoli di Stato US, capite bene che il mondo DOVEVA essere continuamente inondato di dollari.
Ecco il punto, tutti quei Titoli di Stato US offrivano un rendimento in termini di interesse.
Fino ai primi anni 80 non c’erano problemi.
Poi invece la politica della FED divenne quella dell’avidità, vi ricordate Gordon Gekko?
Ecco, si passò all’avidità come cosa buona…
Ma già allora c’era il problema, quello chiamato “problema dell’offerta”
“La rivoluzione dal lato dell’offerta ha avuto origine dalle intuizioni di politica economica di Robert Mundell e Arthur Laffer. La loro soluzione per la stagnazione economica e il malessere economico degli anni ’70 è stata la duplice prescrizione politica di un ritorno a un dollaro stabile combinato con una riduzione delle aliquote fiscali. Ciò era completamente in contrasto con la teoria keynesiana e monetarista prevalente all’epoca. La teoria dal lato della domanda promuoveva la svalutazione della moneta e l’austerità dell’aumento delle tasse.”
Ci sono analisi come questa:
Si possono fare paragoni tra l’ambiente economico all’insediamento di Reagan e quello odierno con il debito nazionale, gli obblighi di diritto, la solvibilità pensionistica, il debito studentesco, l’allocazione errata del capitale e ogni indicatore economico principale. Una differenza significativa è che i tassi di interesse riflettevano fondamentalmente e onestamente questi problemi negli anni ’70. Oggi, i tassi di interesse manipolati dalle banche centrali hanno mascherato o distorto temporaneamente questi problemi. Le azioni del governo dopo il crollo finanziario del 2008 non hanno risolto nessuno dei nostri problemi sistemici. Fallimento e responsabilità non sono stati considerati un’opzione. La Fed, i regolatori e le agenzie responsabili hanno invece mascherato i peccati finanziari dei più colpevoli con iniezioni di liquidità, modifiche contabili, leggi di favore e un passaggio sulla responsabilità penale. Il sistema finanziario che Trump eredita è molto più fragile di quello ereditato da Reagan. La crescita ininterrotta della liquidità delle banche centrali, i derivati sui tassi di interesse, il contagio TBTF e l’ipoteca sono la rete metallica che tiene insieme il sistema finanziario globale.
Ci sono 2 trilioni di $ di riserve in eccesso come risultato delle iniezioni di liquidità della Fed dal 2008. La Fed non è in grado di normalizzare la politica monetaria con riserve in eccesso in sospeso. Il loro modello lato domanda non ha una soluzione per questo problema. Un ritorno alla moneta stabile basata sull’oro è l’UNICA soluzione. L’unico modo in cui la Fed può riportare il suo bilancio alla normalità senza una corsa al dollaro è se il mercato e il mondo capiscono che il dollaro manterrà il suo valore buono come l’oro, non importa cosa. Le riserve in eccesso con l’attuale politica della Fed sono come un campo minato in cui un passo falso si tradurrà in un’esplosione monetaria. Con enormi riserve in eccesso, qualsiasi cosa riduca la domanda di dollari rispetto all’offerta, in modo tale che gli investitori perdano fiducia nel dollaro, innescherà tremori di mercato. Una moderazione di tipo Greenspan non è più un’opzione nell’ambiente odierno.
I sostenitori della moneta fiat e della manipolazione valutaria liquidano con disprezzo coloro che propugnano un ritorno al gold standard. I sostenitori della moneta stabile dovrebbero portare questo rifiuto come un distintivo d’onore. È una scelta tra il fallimento storico ininterrotto della moneta fiat e 300 anni di crescita di successo negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e nel mondo sotto la stabilità dell’oro.
Il mondo tornerà a un gold standard. Non ha scelta. La vasta classe produttiva pretenderà sempre denaro stabile e onesto rispetto a una moneta fiat controllata dall’élite. Se gli Stati Uniti non torneranno all’oro, lo farà un altro paese o blocco. La durata media di una moneta fiat è di 40 anni. Siamo al punto dei 45 anni. Ora non è il momento di traballare. Un ritorno all’oro renderà davvero l’America di nuovo grande.
Tratto da https://manonthemargin.com/supply-side/
Come molte altre, ma torniamo al punto, se il documento su cui si basa l’amministrazione Trump è quello di Miran, allora viene chiarito che;
“Le tariffe come leva: le tariffe sono uno strumento fondamentale per affrontare gli squilibri commerciali, non solo per aumentare le entrate, ma anche per imporre aggiustamenti valutari e proteggere le industrie nazionali.Le tariffe come leva: le tariffe sono uno strumento fondamentale per affrontare gli squilibri commerciali, non solo per aumentare le entrate, ma anche per imporre aggiustamenti valutari e proteggere le industrie nazionali.“
Nonostante il ruolo del dollaro nel pesare pesantemente sul settore manifatturiero statunitense, il presidente Trump ha sottolineato il valore che attribuisce al suo status di valuta di riserva globale e ha minacciato di punire i paesi che si allontanano dal dollaro. Nonostante il ruolo del dollaro nel pesare pesantemente sul settore manifatturiero statunitense, il presidente Trump ha sottolineato il valore che attribuisce al suo status di valuta di riserva globale e ha minacciato di punire i paesi che si allontanano dal dollaro. Despite the dollar’s role in weighing heavily on the U.S. manufacturing sector, President Trump has emphasized the value he places on its status as the global reserve currency, and threatened to punish countries that move away from the dollar. Mi aspetto che questa tensione venga risolta da politiche che mirano a preservare lo status del dollaro, ma a migliorare la condivisione degli oneri con i nostri partner commerciali.Mi aspetto che questa tensione venga risolta da politiche che mirano a preservare lo status del dollaro, ma a migliorare la condivisione degli oneri con i nostri partner commerciali.
Miran immagina anche i dazi come solo la prima fase di un’operazione più elaborata. I dazi potrebbero essere usati semplicemente come frusta iniziale per portare i paesi alle negoziazioni, in cui Trump passerà poi a un approccio carota-bastone per alleviare o rimuovere i dazi sui paesi che accettano di finanziare “importanti investimenti industriali” nel settore manifatturiero statunitense.
Insomma, si segue un filo logico, poi vedremo cosa succede.
In ogni caso, poiché il presidente Trump ha dimostrato che i dazi sono un mezzo con cui può estrarre con successo leva negoziale (e entrate) dai partner commerciali, è molto probabile che i dazi vengano utilizzati prima di qualsiasi strumento valutario. Poiché i dazi sono positivi per l’USD, sarà importante per gli investitori comprendere la sequenza delle riforme del sistema commerciale internazionale. È probabile che il dollaro si rafforzi prima di invertirsi, se ciò avviene.
In quarto luogo, queste politiche potrebbero potenziare gli sforzi di coloro che cercano di minimizzare l’esposizione agli Stati Uniti. Gli sforzi per trovare alternative al dollaro e agli asset in dollari si intensificheranno. Rimangono sfide strutturali significative con l’internazionalizzazione del renminbi o l’invenzione di qualsiasi tipo di “valuta BRICS”, quindi qualsiasi sforzo del genere probabilmente continuerà a fallire, ma asset di riserva alternativi come l’oro o le criptovalute probabilmente ne trarranno beneficio.In quarto luogo, queste politiche potrebbero potenziare gli sforzi di coloro che cercano di minimizzare l’esposizione agli Stati Uniti. Gli sforzi per trovare alternative al dollaro e agli asset in dollari si intensificheranno. Rimangono sfide strutturali significative con l’internazionalizzazione del renminbi o l’invenzione di qualsiasi tipo di “valuta BRICS”, quindi qualsiasi sforzo del genere probabilmente continuerà a fallire, ma asset di riserva alternativi come l’oro o le criptovalute probabilmente ne trarranno beneficio.
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Questo è il filo conduttore, certo che sembra l’equivalente del pizzo mafioso…
Il risultato è che gli economisti non riescono a rinunciare ai dogmi, loro sono per lasciare tutto com’è.
Ma la vita di una moneta fiat è di circa 50 anni, come si sta vedendo.
(continua)
Di Franco Remondina