I vaccini sono sicuri!

Come puoi dire che non siano sicuri?
C’è una cospirazione inversa, cioè, è il sistema cospira contro di te!
A fronte dell’aumento esponenziale dei dati certificati sull’autismo, nessun segnale da parte del sistema, va tutto bene, andrà tutto bene!
Quando è che ho sentito “andrà tutto bene”?
Ah si, mi ricordo, era col covid, c’era pieno di “andrà tutto bene” anche allora…
E si è visto che è andata così!
Il dato incredibile:

In meno di 20 anni dal 2000 al 2020 si è passati da 6,7 casi di autismo ogni mille vaccinati a 27,6 casi di autismo ogni mille vaccinati!
Praticamente 1 caso di autismo ogni 36 bambini!
1 ogni 36!!!

E’ colpa dell’inquinamento!
E’ il cambiamento climatico!
Le madri sono poco sane…

Eppure i dati dicono altro, prendiamo ad esempio la “malattia della guerra del Golfo”?

La malattia della Guerra del Golfo (GWI) colpisce una percentuale significativa di veterani del conflitto del 1991, ma la sua origine rimane sconosciuta. Ad alcuni casi di GWI sono associati aumenti di incidenza di sclerosi laterale amiotrofica e altri disturbi neurologici. Mentre molti fattori ambientali sono stati collegati alla GWI, il ruolo del vaccino contro l’antrace è stato sottoposto a un esame sempre più approfondito. Tra i componenti potenzialmente tossici del vaccino ci sono gli adiuvanti idrossido di alluminio e squalene. Per esaminare se questi composti potrebbero contribuire ai deficit neuronali associati alla GWI, è stato sviluppato un modello animale per esaminare il potenziale impatto neurologico dell’idrossido di alluminio, dello squalene o dell’idrossido di alluminio combinato con lo squalene. Giovani topi maschi della colonia CD-1 sono stati iniettati con gli adiuvanti a dosi equivalenti a quelle somministrate al personale militare statunitense. Tutti i topi sono stati sottoposti a una serie di test motori e cognitivo-comportamentali per un periodo di 6 mesi dopo le iniezioni. Dopo il sacrificio, i tessuti del sistema nervoso centrale sono stati esaminati utilizzando l’immunoistochimica per prove di infiammazione e morte cellulare. I test comportamentali hanno mostrato deficit motori nel gruppo di trattamento con alluminio che si sono espressi come una diminuzione progressiva della forza misurata dal test di sospensione della rete metallica (deficit finale a 24 settimane; circa il 50%). Sono stati osservati deficit cognitivi significativi nell’apprendimento del labirinto d’acqua nel gruppo combinato di alluminio e squalene (4,3 errori per prova) rispetto ai controlli (0,2 errori per prova) dopo 20 settimane. Sono stati identificati neuroni apoptotici negli animali iniettati con alluminio che hanno mostrato un aumento significativo dell’etichettatura della caspasi-3 attivata nel midollo spinale lombare (255%) e nella corteccia motoria primaria (192%) rispetto ai controlli. I gruppi trattati con alluminio hanno anche mostrato una significativa perdita di motoneuroni (35%) e un aumento del numero di astrociti (350%) nel midollo spinale lombare. I risultati suggeriscono un possibile ruolo dell’adiuvante di alluminio in alcune caratteristiche neurologiche associate alla GWI e forse un ulteriore ruolo per la combinazione di adiuvanti.

L’alluminio, una nota neurotossina , è usato come adiuvante in molti vaccini per stimolare una risposta immunitaria. Tuttavia, studi hanno dimostrato che l’alluminio causa anche infiammazione e può attraversare la barriera ematoencefalica, danneggiando potenzialmente il cervello in via di sviluppo e portando alla sindrome da stanchezza cronica .

Ma ovviamente non è per via degli adjuvanti, ci sono studi che lo negano.
Ormai lo sappiamo per esperienza: i vaccini sono sicuri!
Piuttosto, invece di rompere i coglioni coi vaccini, dovremmo pensare che è colpa del cambiamento climatico.

Le probabilità di essere diagnosticati con queste NDD ( disturbi non-degenerativi) erano significativamente più alte per i bambini vaccinati rispetto ai non vaccinati (Tabella 7). Nel complesso, il 27,8% dei bambini vaccinati rispetto all’11% dei bambini non vaccinati era stato diagnosticato con almeno una NDD (OR 3,12, 95% CI: 2,85, 3,41; p < 0,0001). Gli odds ratio di prevalenza per gli esiti variavano da 2,7 a 6,8, indicando differenze significative nella probabilità di essere diagnosticati con una NDD tra bambini vaccinati e non vaccinati. I punteggi z variavano da 4,4 a 24,7 deviazioni standard dalla media, indicando anche grandi differenze negli esiti per i due gruppi di bambini. La Figura 2 illustra gli odds ratio delle NDD in base allo stato vaccinale nei bambini Medicaid di 9 anni.

La recente piega in US, dove Trump ha ordinato al CDC di verificare se c’è un nesso di causalità tra autismo e vaccini ha scatenato l’indignazione di alcuni esperti sanitari, che temono che questo possa ulteriormente erodere la fiducia del pubblico nei vaccini.

Il dott. Jay Bhattacharya, candidato a guidare i National Institutes of Health, ha riconosciuto che, sebbene non creda che ci sia un collegamento tra vaccini e autismo, il forte aumento dei tassi di autismo rimane inspiegato.
“Abbiamo un forte aumento dei tassi di autismo e non credo che nessuno scienziato ne conosca realmente la causa”, ha detto Bhattacharya. “Sosterrei un ampio programma scientifico basato sui dati per ottenere una risposta a questo”.

E che diamine, lo sanno anche i sassi che è l’inquinamento, che può essere il riscaldamento globale, l’aumento delle eruzioni vulcaniche, oppure i raggi cosmici, lo spostamento dei poli, l’ora legale, l’abbronzatura, l’aria, l’acqua, il caffè…
Scusa ma i bambini non bevono caffè…
Bisogna dare il caffè ai bambini, anzi meglio, un vaccino al caffè..

Questa è scienza, gente…
E come si diceva dopo “andrà tutto bene”, “io stò con la scienza”!

Di Franco Remondina

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