Ci propinano a piene mani questo Yuval Noah Harari, autore dei bestseller Sapiens. Da animali a dei (2014) e Homo deus. Breve storia del futuro (2017), un altro “etrusco” tra i tanti, ma questo, di più…
Ecco alcuni estratti dell’articolo: ”
L’intero corpus delle sue opere muove da una constatazione: l’uomo è l’unico essere vivente in grado di immaginare e ciò ha fatto sì che diventasse ciò che attualmente è. Nel corso della sua millenaria vicenda, l’uomo è passato da una condizione in cui era, oltreché vittima, in competizione con gli altri animali e l’ambiente circostante, a una condizione in cui è lui stesso il dominatore. Vediamo dunque in che senso Harari titola L’animale che diventò un dio la postfazione di Sapiens.
Circa tredici miliardi di anni fa, materia, energia, tempo e spazio scaturirono da quello che è noto come il Big Bang.
Circa trecentomila anni dopo la loro comparsa, materia ed energia cominciarono a fondersi in complesse strutture chiamate atomi, che poi si combinarono a formare le molecole.
Circa tre miliardi e ottocento milioni di anni fa, su un pianeta chiamato Terra, certe molecole si combinarono venendo a formare strutture particolarmente articolate e complesse chiamate organismi.
Circa settantamila anni fa, gli organismi appartenenti alla specie Homo sapiens sono stati protagonisti di quello che nell’antropologia, nell’archeologia e nella sociologia è stato definito il “grande balzo in avanti”: la rivoluzione cognitiva.
Animali molto simili agli umani moderni comparvero per la prima volta intorno a due milioni e mezzo di anni fa e per innumerevoli generazioni non si distinsero dalla miriade di organismi con cui spartivano il loro habitat, ma settantamila anni fa Homo sapiens fu protagonista di un cambiamento che segnerà per sempre la sua specie.
Non si conosce con precisione da che cosa fu determinata la Rivoluzione cognitiva. La teoria più diffusa sostiene che accidentali mutazioni genetiche modificarono le connessioni neuronali del cervello dei Sapiens, consentendogli di pensare in forme prima inesistenti e di comunicare usando nuovi tipi di linguaggio, ma capire le conseguenze di tale mutazione è più importante di ricostruirne le cause.
In quel periodo che va da settantamila ai trentamila anni fa, l’uomo sviluppò la capacità di trasmettere informazioni su cose che non esistono affatto. Leggende, miti, dèi e religioni comparvero per la prima volta con la Rivoluzione cognitiva e diventarono il tratto più esclusivo del linguaggio sapiens.
La finzione non solo diede ai Sapiens la capacità di immaginare, ma di poterlo fare collettivamente. L’uomo diventò capace di intessere miti condivisi come quelli della storia biblica della creazione, quelli sul Tempo del Sogno elaborati dagli aborigeni australiani e quelli nazionalisti degli stati moderni. Questi miti conferirono all’ uomo la capacità senza precedenti di cooperare in maniera flessibile e in comunità formate da moltissimi individui, superando il suo stesso limite precedente di convivenza (150 individui).
Come ha fatto Homo Sapiens ad attraversare questa soglia critica, arrivando a fondare città con decine di migliaia di abitanti e poi imperi che governavano centinaia di milioni di persone? Il segreto sta probabilmente nella finzione. Grandi numeri di estranei riescono a cooperare con successo se credono in miti comuni. Nell’universo non esistono dèi, non esistono nazioni, né denaro né diritti umani né leggi, e non esiste alcuna giustizia che non sia nell’immaginazione comune. Ciò che si fatica a capire è che le stesse istituzioni moderne funzionano sugli stessi presupposti.”
————————————————————————————————————–
Ora, se questo è l’espressione massima che gli etruschi riescono a produrre, c’è da piangere.
Nessuna di quelle cose date per certe, dal Big bang in poi è dimostrabile, per non parlare poi delle date indicate, ma quel che non manca è la solita storia raccontata ormai come una poesia di natale, ogni natale…
Francamente?
Ritengo Harari un millantatore, peraltro nella fascia occupata dai cretini.
Secondo questo signore, della categoria dei cretini, ci sarà una catastrofe planetaria.
Notate bene che tale evento planetario è previsto sulla base di una creazione fisica indimostrata e indimostrabile.
Chi cazzo c’era 13 miliardi di anni fa a vedere il Big bang?
Capisco che l’uomo sia l’unica “forma animata”, non un animale, animale sarà Harari, semmai, l’uomo è l’unica forma animata dotata di immaginazione, ma Harari dimentica di dire che l’uomo è dotato di Intelligenza, concentrarsi sulla immaginazione pare un pochino riduttivo.
Immaginazione significa “l’immagine in azione”, oppure “l’azione delle immagini”, ma Harari sta dimenticando un altra caratteristica dell’uomo, cioè la “somiglianza”.
Il professore ha forse un vuoto di memoria?
Il problema nasce quindi subito, attribuendo all’uomo solo una caratteristica delle due attribuzioni che Dio fece: Gn1;26: 26 E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
L’uomo non è nato dal caso, dal miscuglio di aminoacidi e dal “brodo primordiale”, l’uomo è una operazione intenzionale di Dio, infatti il verbo usato è il verbo “fare”, facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza…
Se il nostro Harari intende raccontarci una ulteriore balla, poteva inventarla meglio.
Beh, lui davvero intende raccontarcela!
Dall’articolo: ” Dall’inizio della Rivoluzione cognitiva Homo sapiens ha dunque vissuto una realtà duale. Da un lato, la realtà oggettiva; dall’altra, la realtà immaginata di dèi, nazioni e società per azioni.
Se volete potete leggere ulteriori stronzate dall’articolo, specie le stronzate climatiche, quelle indimostrate e indimostrabili visto che dopo circa 110 anni di allarmi sull’innalzamento dei mari, i mari sono allo stesso livello di 110 anni fa.
Eppure si millanta di una catastrofe planetaria…
Da dove viene questa ipotesi?
Sempre da un altro professore etrusco…
Da Douglas Vogt, controverso ricercatore e fondatore della diehold foundation
morto alla fine de 2023!
Secondo Vogt, secondo i suoi calcoli ci sarà l’esplosione di una supernova nel 2046…
Inutile dire che questa è roba da etruschi…
L’importante è che tu sappia che loro sanno, e tu invece non sai un cazzo!
Usano l’immaginazione, lo fanno dandoti a intendere che sei solo cellule, aminoacidi…
Immagina… puoi!
Dovresti invece pensare… puoi!
Di Franco Remondina