Il “cambio” d’uso

La natura ha dotato l’uomo di una cosa straordinaria, il “pollice opponibile”.
Ruotando, questo dito permette al Sapiens di avere una presa…
Essendo opposto alle altre dita ci permette di afferrare utensili.
Che ve lo dico a fa?
E’ stato grazie al pollice opponibile che l’uomo ha potuto diventare la specie dominante.

Afferrare con precisione le cose ha sviluppato il cervello dell’uomo.
Oggi quel che aveva elevato l’uomo a specie dominante sulla terra diventa quel che fa regredire l’uomo.
Lo stato dell’arte racconta che l’occidente ha derubricato la funzione del pollice opponibile a una specifica funzione, questa:

Se unisci questo a un secondo fattore chiave, cioè la “restrizione del movimento oculare”, otterrai che la porzione di corteccia cerebrale sollecitata è “minima”.
Pollice sta diventando “pollice”, cioè l’unità di misura.
2,53 cm…
Poi ci si stupisce che le persone appaiono ebetizzate, incapaci di leggere un testo e capirne il contenuto.
I giovani sono i più colpiti, hanno cambiato l’uso.
Quello del pollice.
Sono auto-regressi pensando di evolvere col pro-gresso.
E il guaio è che confinati dal pollice in quel mondo del pollice hanno perso la capacità di attivare parti vitali della corteccia cerebrale.
Hanno un cervello pollice…
Penseranno, ammesso che leggano questo post: “Meno male, che non è il medio”…
Gia!

Di Franco Remondina

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