Dietro questo spauracchio chiamato “sicurezza nazionale” c’è la più grande mistificazione dal tempo delle due rivoluzioni avvenute, quella francese e quella americana.
Tale concetto è correlato al concetto di nazione, anzi di “stato-nazione”.
C’è una ridondante sinonimia tra i termini, spesso c’è intercambiabilità, tale è la percezione delle persone.
Ma dopo la II° guerra mondiale e anche al tempo dell’Impero Britannico, questo concetto della sicurezza è stato il pretesto per ogni tipo di sopruso personale.
Gli US sono stati i primi a renderlo manifesto, seguendo le orme dell’URSS.
In occidente furono gli US a usare un ente federale per controllare i cittadini, pur essendo per dettato costituzionale e per definizione il paese degli uomini liberi.
Il maccartismo fu un atteggiamento politico-amministrativo manifestatosi nella storia degli Stati Uniti d’America nei primi anni cinquanta del XX secolo, caratterizzato da un’esasperata repressione nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti filo comunisti e quindi sovversivi.
Deve il suo nome al senatore Joseph McCarthy (1908-1957), che diresse la principale commissione per la repressione delle attività antiamericane operando attacchi personali, spesso privi di fondamento, nei confronti di funzionari governativi, uomini di spettacolo e di cultura, ecc. da lui considerati comunisti e quindi pericolosi per lo stile di vita della società americana. L’infondatezza delle accuse, spesso arbitrarie, che hanno coinvolto molte personalità di spicco della politica e della cultura degli Stati Uniti, ha fatto sì che il fenomeno fosse chiamato anche caccia alle streghe, per richiamare le evidenti analogie. Il termine è rimasto in uso nella polemica politica soprattutto per indicare un anticomunismo radicale e preconcetto.
Le cose sono via via diventate prassi governative.
La CIA, NSA, FBI et altre agenzie hanno, per via della sicurezza nazionale, calpestato ogni diritto personale, ma non solo, hanno pianificato ogni genere di attentato, ogni guerra coloniale fino ad oggi.
In questa ossessione hanno perso di vista lo stato nazionale.
Non hanno avuto più margine per ascoltare chi avvisava del pericolo insito in questa insensata motivazione.
Anzi, è per “sicurezza nazionale” che si nascondeva l’operato di queste agenzie.
Cosi, denunciare la cospirazione contro lo stato era visto come attentato alla “sicurezza nazionale”.
Fare la guerra al Vietnam e ad altri cinquanta paesi era per la sicurezza nazionale.
Oggi questa cosa è diventata iperbolica, perciò non viene più capita neppure dagli americani.
Il punto è che una occasione c’è stata, il giubileo del 2000…
Quello era il momento giusto per effettuare un vero giubileo, ovvero quello del debito, come risposta abbiamo avuto l’ 11 settembre 2001.
La guerra al terrorismo globale.
Ironia della dichiarazione, l’attacco alle Torri Gemelle è stato fatto da quelle agenzie.
Per sicurezza nazionale!
Certo, non è una ironia, è stato per sicurezza nazionale.
In quale altro modo si poteva innalzare il limite al tetto del debito? O innalzare il budget, il bilancio del Pentagono?
Il punto è che dietro alla sicurezza nazionale non c’è alcuna sicurezza!
Ne personale ne sociale.