Il disco rotto

Nell’agenda propagandistica occidentale, il 2022 è stato l’anno in cui la Russia è sempre al punto di aver finito le munizioni, i missili, ma anche altre cose.
Hanno finito le munizioni!
Ma è stato anche l’anno dove Putin era malato, in fin di vita, dove non c’era più nulla da fare etc etc..
Di Biden non si dice nulla?
No, è la propaganda angloamericana, ovvero ebrea.
Il problema è che adesso ci si trova di fronte ai fatti.
I fatti?

Il ministro degli Esteri Jaishankar in un aspro rimprovero ha sputato completamente la bolla di critica occidentale nei confronti dell’India…

Insomma, fra un attimo anche l’India sarà sul punto di finire le munizioni?
Il continuo atto d’accusa contro la Russia e poi la Cina, poi l’India, poi l’Iran, poi… è controproducente?
Pare di si.
Inoltre, c’è un dato essenziale, più volte sottolineato su far-falla.com, cioè che la Russia non può perdere questa guerra, pena lo smembramento in tanti piccoli staterelli.
Per cui in questa parte finale del 2022 si è arrivati alla questione cruciale: l’uso delle armi atomiche.
Sembrava un tabù militare…
Ma oggi è una questione dibattuta.
Che razza di evoluzione vero?

La raccomandazione che gli ho fatto diverse volte è a questo punto un monito, “occhio… a volte piuttosto che niente e meglio “piuttosto”…
Sembra che la questione stia diventando sempre più chiara in europa, specie in Germania, c’è un tipo di hashtag in tendenza, #MorgenthauPlan…

https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Morgenthau

Il piano proposto prese il nome del suo autore, all’epoca segretario al tesoro degli Stati Uniti. Il 16 settembre 1944 alla Seconda conferenza di Québec, il presidente statunitense Roosevelt e Morgenthau stesso persuasero il primo ministro britannico Winston Churchill, inizialmente molto riluttante, ad acconsentire al programma, probabilmente utilizzando come leva un accordo Lend-Lease da 6 miliardi di dollari.[1] Churchill scelse tuttavia di limitare la portata della proposta Morgenthau, scrivendo una nuova bozza del memorandum che fu poi la versione firmata dai due statisti.[1]

Il senso del memorandum firmato stava in questa frase: «Questo programma per l’eliminazione delle industrie belliche nella Ruhr e nella Saar convertirà la Germania in un paese a vocazione soprattutto agricola e pastorale». Quando le notizie dell’esistenza del programma arrivarono alla stampa[2], la risposta del presidente Roosevelt alle inchieste che seguirono fu di negare la notizia.[3] In Germania, durante la guerra, Goebbels diffuse inquietanti informazioni sul programma per sostenere la resistenza tedesca sul fronte occidentale.[4]

Nella Germania occupata, il Piano Morgenthau si basava sulla direttiva di occupazione degli Stati Uniti d’America (JCS 1067) e sui piani alleati di disarmo industriale, pensati per ridurre la forza economica tedesca e per distruggere la possibilità della Germania di intraprendere la guerra, tramite una completa o parziale de-industrializzazione e l’imposizione di limitazioni sull’utilizzo della rimanente capacità produttiva. Al 1950, dopo il completamento virtuale dei piani di “livellazione industriale”, per allora molto ridimensionati, erano state rimosse le apparecchiature da 706 impianti manifatturieri nell’ovest e la capacità di produzione dell’acciaio era stata ridotta di 6.700.000 tonnellate.[5]

All’inizio del 1946 il presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman cedette alle pressioni del Congresso e della pubblica opinione, permettendo alle organizzazioni umanitarie straniere di entrare in Germania, per valutarne le condizioni alimentari. A metà del 1946 fu infine permesso a organizzazioni umanitarie non tedesche di aiutare i denutriti bambini tedeschi.[6] Il governo degli Stati Uniti abbandonò formalmente il Piano Morgenthau come sostegno alla politica di occupazione nel settembre del 1946, con il discorso del Segretario di Stato James Francis Byrnes dal titolo “Nuova dichiarazione della politica sulla Germania”.[7]

Nel mese di luglio del 1947, con l’avvento della progettazione iniziale del Piano Marshall, pensato per aiutare l’economia europea in crisi a risollevarsi, le limitazioni disposte sulla produzione annuale d’acciaio tedesca furono diminuite. Le quote di produzione d’acciaio consentite furono aumentate dal 25% al 50% della capacità prebellica;[8] inoltre la direttiva JCS 1067, la cui sezione economica aveva proibito “passi verso la riabilitazione economica della Germania [o] destinati a mantenere o rafforzare l’economia tedesca”, fu allora sostituita dalla nuova direttiva JCS 1779 che sottolineava invece che “Un’Europa ordinata e prospera richiede il contributo economico di una Germania stabile e produttiva.”

All’inizio del 1947 quattro milioni di soldati tedeschi erano ancora utilizzati per lavori forzati nel Regno Unito, in Francia e in Unione Sovietica.[9][10] Nel 1951 la Repubblica federale di Germania acconsentì ad associarsi per l’anno successivo alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA). Questo significò che alcune delle limitazioni economiche sulla capacità produttiva e sulla produzione reale, che erano state imposte dall’Autorità Internazionale per la Ruhr, furono abolite e che il relativo ruolo fu rilevato dalla CECA.[11] Nella Germania contemporanea gli ambienti di estrema destra presentano il Piano Morgenthau come un progetto inerente al complotto ebraico per l’asservimento della Germania.

Per cui in Germania c’è una continua discussione sul fatto che i verdi e l’agenda verde faranno morire di fame i tedeschi.
In Francia viene messo alle strette Macron, viene accusato di essere drogato, paranoico, da camicia di forza.
In Inghilterra?
Per ora gli inglesi non si sono ancora resi conto della gravità della propaganda, la Russia combatte questa guerra per la sua stessa sopravvivenza, e se necessario, l’Inghilterra sarà riportata all’età della pietra. In tre minuti.
Poi si vedrà…

Di Franco Remondina

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