Il gioco dell’hot-spot ormai in evidenza.

Che la guerra in Ukraina fosse il pretesto per liquidare gli ukraini, popolazione ritenuta “non gestibile”, così come i “ceceni”, diventa sempre più chiaro alla Polonia.
Instupidita dalle promesse di assurgere a ruolo primario in Europa che gli sono state fatte da Londra, la Polonia ha accolto gli esuli ukraini.
Recenti articoli e dichiarazioni di vari esponenti del governo polacco hanno fatto presente il problema: gli ukraini non vogliono integrarsi!

I polacchi sono favorevoli all’accoglienza dei rifugiati ucraini? Sondaggio | Agenzia di stampa polacca SA

In un sondaggio di settembre, CBOS ha chiesto ai polacchi il loro atteggiamento nei confronti dell’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina e del rimpatrio in patria degli uomini ucraini in età di leva.

“Il 53% dei polacchi sostiene l’accoglienza dei rifugiati ucraini da parte del nostro Paese, il risultato più basso dall’invasione russa del febbraio 2022. Dopo lo scoppio della guerra nel marzo 2022, la percentuale che ha dichiarato tale opinione è stata del 94% ed è rimasta intorno all’80% per il 2023”. – Ha riferito CBOS.

Il sondaggio è del 2024 e mostra che solo il 53% era favorevole, nel 2025 la % di chi sosteneva l’accoglienza è scesa molto al di sotto del 50%, la vicenda è vista dal governo polacco come potenzialmente esplosiva.

Ora osservate:

L’Ucraina occidentale faceva parte della Polonia sud-orientale prima della seconda guerra mondiale.

L’ambasciatore ukraino in Polonia Vasily Bodnar ha inavvertitamente peggiorato le cose in un recente post su Facebook in cui ha confermato che i suoi co-etnici non vogliono assimilarsi. 

Questo ci porta al punto critico:

Come Nawrocki vuole rendere la vita più difficile agli ucraini in Polonia | Pravda europea

La comunità ucraina in Polonia ha avuto appena il tempo di tirare un sospiro di sollievo dopo che il presidente Karol Nawrocki ha firmato una nuova versione della legge “Sull’assistenza ai cittadini dell’Ucraina”, quando il 29 settembre ha presentato al parlamento un progetto di emendamento alla legge sulla cittadinanza.

Gli emendamenti proposti dal presidente riguardano solo un punto della legge, ma sono di enorme importanza per tutti gli stranieri che vedono il loro futuro in Polonia.

Nawrocki suggerisce di concedere il diritto alla cittadinanza non dopo tre anni di residenza con un permesso a lungo termine, ma solo dopo dieci.

E’ ovvio che ci sia un problema grosso in Polonia.

Se si venisse a creare un partito etnico che finisse in parlamento, le rivendicazioni di tipo “banderista” sarebbero un grande guaio.
Le ruggini lucidate dalle promesse di Londra, oggi sono diventate più rugginose.
I rifugiati ukraini non vogliono lavorare, vogliono essere mantenuti dallo stato polacco.
Peraltro, è che questi potrebbero volere indietro il territorio sud orientale che storicamente era ukraino…

Si sono fidati degli inglesi, i polacchi…
Hanno capovolto i fattori e adesso sono davvero nei guai.
Altro che grande ruolo, sono stati di nuovo inculati.

Di Franco Remondina

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