Il piano di ukrainizzare Taiwan

La faccia come il culo!
Gli US, o meglio i sionisti neocon che comandano , stanno facendo di tutto per far scoppiare una guerra nella regione del Pacifico?
Si, cercano disperatamente di provocare la Cina, un po’ come l’Ukraina ha provocato la Russia.
Eppure c’è questo

https://it.wikipedia.org/wiki/Comunicato_di_Shanghai

Nel 1972 gli Stati Uniti per la prima volta riconoscevano l’unità della Cina comunista e di Taiwan, dove si era rifugiato il governo nazionalista, eliminando la frattura politico-diplomatica anche in sede di Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove ancora negli anni settanta sedeva la Cina nazionalista fuggita a Taiwan. In cambio del riconoscimento di questo principio, la Cina concedeva agli Stati Uniti il riconoscimento della loro supremazia nel Pacifico e si impegnava a contrastare l’eventuale tentativo di espansione dell’area di una terza potenza. Inoltre, il comunicato prevedeva la normalizzazione dei rapporti economico-commerciali tra i due Paesi.

Cosi venne abolito anche il Trattato di mutua difesa sino-americana del 1955, che obbligava l’esercito statunitense a difendere Taiwan in caso di invasione della terraferma, che venne ufficialmente terminato nel 1980 in modo che le relazioni diplomatiche tra Washington e la Cina si normalizzassero.
Taiwan non gode dello status di nazione!

https://www.defensenews.com/congress/2023/04/06/pentagon-to-use-new-taiwan-arms-transfer-authority-similar-to-ukraine/

Il Pentagono utilizzerà la nuova autorità per il trasferimento di armi di Taiwan, simile all’Ucraina

Il Congresso ha dato il via libera a 3 miliardi di dollari di aiuti militari annuali a Taiwan come parte del disegno di legge di autorizzazione alla difesa fiscale del 2023 attraverso conti gestiti sia dal Pentagono che dal Dipartimento di Stato. Ma per la maggior parte, il Congresso non ha approvato i finanziamenti per quelle autorità nella sua fattura di spesa FY23. Nelle ultime settimane, alti funzionari del Pentagono hanno iniziato a chiedere agli appropriatori del Congresso di stanziare i fondi di cui hanno bisogno per iniziare a utilizzare le autorità di aiuto militare di Taiwan.

Il 28 marzo il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha dichiarato al Comitato per le forze armate del Senato che il Pentagono intende utilizzare un’autorizzazione da 1 miliardo di dollari per trasferire armi a Taiwan tramite l’autorità presidenziale di prelievo, lo stesso meccanismo utilizzato dall’amministrazione Biden per trasferire attrezzature in Ucraina. Ha osservato che l’amministrazione avrebbe presentato una richiesta di finanziamento per riempire i sistemi d’arma inviati a Taiwan durante il prelievo presidenziale.

“Il mio team sta lavorando diligentemente per assicurarsi di avere le giuste capacità in quel particolare drawdown”, ha detto Austin. “E ovviamente abbiamo quell’autorità. Avremo bisogno anche degli stanziamenti”.

La corsa per portare miliardi di dollari in armi a Taiwan fa parte della spinta degli Stati Uniti per scoraggiare un possibile attacco cinese sull’isola. La Cina considera Taiwan una provincia canaglia e ha promesso di riconquistarla con la forza se necessario.

L’autorità presidenziale di prelievo consentirebbe all’amministrazione Biden di trasferire immediatamente materiale a Taiwan poiché proviene direttamente dalle scorte militari statunitensi esistenti. Ciò potrebbe servire come misura provvisoria per alleviare parzialmente un arretrato di 19 miliardi di dollari nelle vendite di armi per Taiwan , che è in gran parte dovuto agli arretrati di produzione derivanti dai vincoli della base industriale statunitense .

Come per l’Ukraina la politica neocon US prevede che i taiwanesi sia no carne da macello, da sacrificare per la causa neocon, lo dicono apertamente:

https://www.theregister.com/2023/03/14/us_china_tsmc_taiwan/

Trad

Gli Stati Uniti preferirebbero vedere bruciare le fabbriche di TSMC piuttosto che lasciare che la Cina le abbia

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Un’invasione riuscita renderebbe la Cina “l’OPEC dei chip di silicio”

Secondo un ex consigliere per la sicurezza nazionale dell’amministrazione Trump, gli Stati Uniti vedrebbero prima la distruzione delle fabbriche di TSMC piuttosto che cadere nelle mani dei cinesi se Xi Jinping invadesse Taiwan.

“Gli Stati Uniti e i loro alleati non lasceranno mai che quelle fabbriche cadano nelle mani dei cinesi”, ha detto questa settimana Robert O’Brien al Global Security Forum in Qatar.

Nella mente di O’Brien, una riuscita invasione di Taiwan avrebbe riposizionato la Cina come principale potenza manifatturiera di semiconduttori quasi da un giorno all’altro. O come ha detto lui, la Cina sarebbe diventata “la nuova OPEC dei chip di silicio”. O’Brien sostiene che gli Stati Uniti distruggeranno le fabbriche taiwanesi per impedire alla Cina di ottenere il vantaggio tecnologico.

Naturalmente, ciò avrebbe gravi conseguenze per l’economia mondiale. L’anno scorso la National Security Agency degli Stati Uniti ha stimato la perdita di TSMC in oltre $ 1 trilione di dollari.

Ovviamente solo dei venduti potrebbero fare questo ai propri popoli e dopo l’Ukraina, adesso arriva Taiwan.
Siamo di fronte a una modalità precisa: i popoli non contano!
Lo stesso clichè avviene ovunque, i popoli sono sacrificabili.
Gran parte del mondo sembra averlo capito, per questo l’equilibrio si sta rapidamente spostando verso un polo diverso, è il modus operandi degli US a non lasciare altra scelta.

Quindi non si tratta più di contenere la Cina in termini economici, c’è qualcosa di più grande dietro le mosse che vengono fatte, impedire a qualunque nazione di decidere sulla loro economia.

https://www.nbcnews.com/news/world/xi-putin-pledge-new-world-order-chinese-leader-leaves-russia-rcna76048

Tratto dall’articolo: “Commentando l’incontro Xi-Putin, la Casa Bianca ha affermato che la posizione della Cina non è imparziale e ha esortato Pechino a fare pressioni sulla Russia affinché si ritiri dal territorio sovrano dell’Ucraina per porre fine al più grande conflitto europeo dalla seconda guerra mondiale.”

Cioè, comandiamo noi!
Cioè “fai quel che ti ordiniamo”, esortare significa quello!

Come dice una analisi letta in questi giorni: “la NATO, che attualmente si sta espandendo in una “partnership” indo-pacifica con gli stati vassalli liberali Giappone, Corea del Sud e Australia, ha l’unico scopo strategico la fabbricazione di un problema geopolitico per la Cina, in una regione dove altrimenti non esisterebbe. Lo scopo di questo fronte è combinare il potere economico e militare di diverse nazioni per dettare arbitrariamente i termini agli stati-nazione – non solo la Cina, come hanno dimostrato le azioni post-sovietiche della NATO – e sostituirli con un unico ordine mondiale incentrato su far rispettare le definizioni egoistiche degli alleati della seconda guerra mondiale di “diritti umani” e “democrazia”.

Insomma, siamo in un momento cruciale, eehmm, sembra la replica esatta della situazione che portò al Trattato di Westfalia…
Ma con alcune variazioni, invece che la guerra dei trent’anni, abbiamo la ratifica della Rivoluzione permanente come Agenda!

Fonte NATO

22 maggio 2014

Gli Stati Uniti hanno bisogno di una strategia per un mondo “Westphalian-Plus”.

Di Barry Pavel, Notizie sulla difesa

La rivoluzione permanente è la strategia di una classe rivoluzionaria che persegue i propri interessi in modo indipendente e senza compromessi o alleanze con settori opposti della società. Come termine all’interno della teoria marxista , fu coniato per la prima volta da Karl Marx e Friedrich Engels già nel 1850, ma da allora è stato usato per riferirsi a diversi concetti da diversi teorici, in particolare Leon Trotsky .

La rivoluzione permanente di Trotsky è una spiegazione di come le rivoluzioni socialiste potessero verificarsi in società che non avevano raggiunto il capitalismo avanzato .

Barry Pavel, che ha prestato servizio nel Dipartimento della difesa e nel Consiglio di sicurezza nazionale, ha riassunto questa ideologia bolscevica nella pubblicazione del Consiglio Atlantico della NATO nel 2014. Afferma che gli Stati Uniti dovrebbero combattere attivamente il westfalismo utilizzando nuove tecnologie come “3D e 4D stampa, un’esplosione di biotecnologie, robotica, algoritmi, big data e, successivamente, informatica quantistica” per produrre sovversione e istigare guerre civili in tutto il mondo. “È questo nesso di maggiore autonomia individuale e capacità più potenti e personalizzate che definisce la prossima era del potere del popolo”, ha dichiarato Pavel.

Sanno e conoscono la storia, cosa che le persone non studiano.
E’ uno schema che viene ripetuto da secoli, sempre lo stesso.

Di Franco Remondina

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