Il plurale mancante!

Ieri, parlando dello stato dell’arte, ovvero di come funzioni il sistema che chiamiamo realtà, trasportato dal ragionamento, ho fatto notare una anomalia, c’è una sola parola che non ha il plurale, la parola: salute!
Anche provandoci si finisce nell’assurdità!
Abbiamo una e una sola salute, altrimenti avendo più di una sale avremmo tante saluti!
Quel che pare essere una curiosità lessicale, è invece lo specchio clamoroso della relazione tra lessico e immaginazione.
Senza una parola che lo descriva, nessun ragionamento viene formulato.
E’ il potere del nome…
La parola salute non ha plurale!
Ora immaginate che ci sono al momento, almeno 12000, dodicimila malattie, come vedete siamo in una situazione Termopili, dove trecento giovani e forti, sono morti…
12 000 contro 1
Puoi perdere solo la Salute, non puoi perdere la malattia, solo la salute che è una e che “deve” combattere contro 12000 malattie…
E’ la mancanza del plurale di quella parola a aver provocato la valle di lacrime!
Lacrime è il plurale di lacrima, ne consegue che lacrima è il singolare di lacrime. Il singolare di Salute?
Non ci provate, viene fuori “Saluto” o “Saluta”…
Capite la trappola?
Avessimo 12000 saluti?
Avremmo la periartrite scapolo omerale a forza di agitare il braccio, vedete, nell’atto di effettuare le saluti, finiremmo per fraintendere…
E’ il lessico, niente plurale? Niente capacità di immaginare.
O meglio, poichè anche i nostri predecessori non hanno inventato un plurale di Salute, questa è una mancanza storica, atavica…
In tale situazione 12000 contro 1, vedi che sorgono parole inerenti al suo contrario, malattia, in misura iperbolica.
La salute soccombe facilmente, non avendo sinonimi, ma soprattutto non avendo plurale.
Pensa, non puoi definirti sano, dice la medicina di ultima istanza, sei “solo” ASINTOMATICO.
L’assenza del plurale ha prodotto una evidenza empirica, prima o poi la salute, che è una sola deve battersi per sconfiggere la malattia.
E’ il massimo della imbecillità!
La forza della Salute è nella sua unicità.
E’ facile da individuare, solo che quando sei sano, non la degni di attenzione, non la saluti e lei ti saluta!
Ridicolmente vero!
Ma anche clamorosamente falso! Se adori l’unica riconoscibile salute, non cadrai nel plurale della malattia, pensaci…
Che è meglio!

Di Franco Remondina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *