Il problema?

Da qualsiasi punto la si guardi, la situazione in US non è ottimale.
Il problema?
E’ che improvvisamente e inaspettatamente è comparsa una anomalia, quella della sovrapposizione di due agende!
La prima agenda era quella della operazione covid, la seconda agenda era la dissoluzione della Russia.
Agendo come se fossero piani distinti, entrambe le agende proseguono e stanno producendo danni incalcolabili.
Gli US hanno avuto le necessità dell’agenda covid per via della necessità di salvare il sistema dollaro, hanno agito e impegnato tutta la propaganda e i media per svolgere tale agenda.
Il piano pareva riuscito benissimo, solo che c’è stato ritardo nel volerlo abbandonare.
Fiduciosi oltre misura, hanno aperto l’agenda Russia.
E’ stato un colossale errore…
Non l’agenda della dissoluzione della Russia, l’errore è non aver messo fine alla menata del covid!
Sono rimaste accese sul rosso tutte le spie sociali, il dividi et impera sociale è diventato totale. Neri contro bianchi, asiatici contro neri, latinos contro asiatici, insomma un calderone ribollente a livello sociale.
Dal 2019 dopo l’elezione di Biden, con il più grande furto elettorale della storia recente, l’avvento dell’amministrazione Biden ha determinato una caduta inaspettata delle relazioni con la Cina.
Sapendo di aver rubato le elezioni, la nuova amministrazione Dem ha pensato che ciò che sosteneva Trump fosse quello che serviva per far recuperare il gradimento degli elettori, per cui cambiarono atteggiamento.
Diverse figure di spicco dell’amministrazione Trump, in particolare il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton e il segretario di Stato Mike Pompeo, erano certamente ostili nei confronti della Cina, un paese che descrivevano come il principale avversario internazionale, anche gran parte del Partito Repubblicano aveva adottato la stessa retorica, cosi si apri una terza agenda, i Dem volevano rimettere la Cina al suo posto.

L’amministrazione Biden ha deciso di imporre sanzioni economiche senza precedenti all’industria dei microchip cruciale della Cina, ma non solo, i timori su Taiwan hanno fatto si che Democratici e repubblicani iniziassero a competere su quale partito fosse più duro con la Cina. E’ bastato un pallone cinese per esperimenti meteorologici che andava alla deriva, per produrre una sorta di isteria generale.
Ma socialmente è ancora peggio, le divisioni e il risentimento dei cittadini verso le istituzioni è a un livello davvero vicino alla ribellione.
Il continuo afflusso di immigrati irregolari sta esacerbando ogni aspetto della vita sociale, le sparatorie pubbliche, che sono parte della prima agenda, hanno ripercussioni multiple sulle altre due agende.
Il sostegno alla campagna di Russia decresce in modo continuo, il sostegno all’agenda covid è praticamente azzerato, la paura per lo stato dell’economia e il rialzo dei tassi fa si che non si alzi neppure il gradimento verso la terza agenda, quella dello scontro con la Cina.
Troppe agende?
Si, troppe…
La probabilità di una guerra civile americana diventa sempre più grande.
Ma una cosa gli americani dovrebbero fare, rivolgere le loro armi verso le loro stese istituzioni.
Fatto questo, saranno liberi!
Liberi dalle agende!

Di Franco Remondina

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