E’ davvero straordinario il modo con cui hanno fatto instupidire le persone, lo hanno fatto con la pubblicità.
E’ una tesi che apparentemente sembra assurda, ma è apposta così che è stata pensata, la pubblicità è apparentemente innocua, non fa nulla di male…
Davvero?
Prendiamo una pubblicità simbolo, quella del “detersivo che lava più bianco che più bianco non si può”, analizzando la struttura del messaggio, si nota che viene dato per scontato che esista un “bianco oggettivo” , cioè che tutti vedano o abbiano ben chiaro il concetto di “bianco” ma soprattutto che tale concetto sia uguale per tutti.
Questo è indimostrabile, nessuno può mai sapere qual’è il bianco dell’altro, quindi vedete bene che la pubblicità ha bisogno di essere creduta per poter funzionare, ma ancor di più essa è il veicolo di induzione a credere qualcosa che è indimostrato e indimostrabile.
La pubblicità istituisce di fatto un “comunismo intellettivo”, costruisce comunità di credenti dell’indimostrato e indimostrabile.
In altre parole la pubblicità è una pratica colossale di circonvenzione d’incapace.
In una società attenta e premurosa questa circonvenzione avrebbe dovuto venire impedita, ma poichè la società è si attenta e premurosa ma per altri fini, per altri scopi, il primo dei quali è l’inganno e la circonvenzione.
Come posso dimostrare che è così?
E’ facile, direi un gioco da ragazzi…
Svolgimento
Come sapete le religioni attribuiscono ad un frutto, la mela, l’icona del peccato.
Se la donna non avesse mangiato il frutto ( la mela) le cose non sarebbero come sono.
Usiamo quindi la mela per farvi capire, perchè le mele coltivate senza prodotti chimici devono avere un bollino di certificazione biologica e le altre, trattate con pesticidi non sono tenute ad avere il bollino?
Sarebbe più logico il contrario, eppure la normativa penalizza con le certificazioni i prodotti naturali, tali certificati hanno un costo intermini di produzione, ma anche di controlli dagli enti preposti.
Nessun controllo invece per le mele al pesticida.
Non vi pare strano?
No, non pare strano, anzi, pare ai circonvenuti incapaci, che vedono e acquistano quelle certificate…
La pubblicità è lo sdoganamento della menzogna, che il sistema ha imposto come regola di base, essa è la forza di questo sistema, per questo si danno i premi alle pubblicità “più belle”, per questo i media sono sovraccarichi di pubblicità, non è vero che la pubblicità è l’anima del consumismo, è vero che il consumismo è l’anima della pubblicità.
Tempo fa in Italia vennero raccolte le firme per moderare la pubblicità, ci fu un referendum e vinse il si alla pubblicità dentro i films, si interrompevano i film per spot pubblicitari, tale processo andava oltre la necessità di vendere i prodotti sponsorizzati, serviva per disarticolare l’attenzione, per distogliere la concentrazione…
In fin dei conti era un mezzo per rimbambire col “bianco più bianco che più bianco non si può” ogni teleutente.
Il sistema ti sistema e tu non te ne accorgi.
Ma lui ti ha sistemato!