Impossibilità conclamata!

C’è una barriera invalicabile: uno stupido non può generare/produrre altro che la stupideria.
Ecco il punto: i programmatori dell’IA sono geni?
No, non sono geni, sono intelligenti ma non sono Dio.
Il combinato disposto di questa incorreggibile mancanza preclude ogni possibilità di ottenere una Intelligenza Artificiale superiore allo standard umano.
Pare evidente, anzi è di una evidenza certa!

Infatti ecco una sorta di dichiarazione: ” Il recente studio di Wolfram sul QI di 360 professioni ha indicato che il QI medio delle carriere tecnologiche era di circa 110. Non ricordo che nessuno avesse più di 120 e alcuni erano vicini a 100. Quindi, non è il caso che le aziende tecnologiche si stiano dotando di geni letterali. Non ci sono prove per credere che stiano scegliendo esclusivamente i migliori e i più brillanti del mondo, anche per le migliori aziende tecnologiche. Sappiamo che alcuni criteri importanti utilizzati nelle assunzioni non sono una pura selezione delle competenze. Ad esempio, la spinta alla diversità e il desiderio di pagare meno i dipendenti. Ci sono circa mezzo milione di titolari di visto H-1B negli Stati Uniti.
Quello che non mi convince è l’argomentazione dei CEO del settore tecnologico secondo cui sono “essenziali” perché non è stato possibile trovare un solo dipendente paragonabile tra i cittadini statunitensi. Alcune di quelle 500k sono davvero tra le migliori e più brillanti del mondo. Il visto O-1 è stato creato per consentire a persone straordinarie di immigrare negli Stati Uniti. Poche di queste persone soddisferebbero questi criteri. Il visto H-1B è stato progettato per la carenza di manodopera nei settori qualificati. Le posizioni tecnologiche hanno spesso centinaia, persino migliaia, di candidati altamente qualificati in un dato momento. Non c’è carenza di manodopera.”

https://x.com/datepsych/status/1872395667404136768

Il futuro dell’ IA è obtorto collo, meno certo di quanto l’industria tecnologica vuole farci credere.
Progressioni lineari dell’ascensione dell’AI ?
Non ci possono essere progressioni lineari in tal senso, il Quoziente intellettivo di 110 non può produrre un Intelligenza Artificiale di 300…

O devo fare un disegnino?

Così quel che abbiamo oggi sul tavolo è questa lotta all’ultimo bite di memoria e la promessa impossibile che la macchina evolva di sua sponte.

Il problema ulteriore è che tale corsa è vista allo stesso modo di 60 anni fa, una sfida per la supremazia tecnologica, allora era lo sbarco sulla Luna, mai avvenuto, mentre oggi è l’IA intelligente.
Gli US hanno lanciato la sfida come allora.
Ma forse non c’è un Kubrick , e non c’è la possibilità di coinvolgere emotivamente il mondo.

Dietro l’IA girano i miliardi…
Dietro ai miliardi c’è quindi la propaganda.
L’oste che serve il vino agli avventori, il vino più buono del mondo.
E’ straordinario, ma solo per i creduloni, è terribile invece per l’intelligenza umana.
Una trappola mortale!

Tocca al Sapiens risolvere i misteri del mondo, ha tutto quel che serve, ma si perde e si è sempre perso dietro alle fantasie.
Questa dell’IA è una di quelle…

 

Di Franco Remondina

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