Un sacco di piccoli eventi sta accadendo in questo mese di Agosto, come dire, la ruggine non dorme mai…
L’ assoluta volontà degli etruschi di portare avanti un mondo distopico, ha di fatto reso possibile un altro tipo di mondo.
Ormai non si tratta più di “se succede” si tratta solo di “quando”.
Oh si, certo, rimane sempre l’opzione guerra, con le armi a energia diretta, di cui l’ elite etrusca ha mostrato gli effetti a Mahui, isole Hawaii, suolo americano…
Gli etruschi sono una estrema minoranza della popolazione, tuttavia sono presenti nelle cariche di governo in una percentuale bulgara, sono in tutti i governi, in tutte le agenzie e in tutti gli organismi nazionali e internazionali, segno evidente di una sproporzione politica e sistemica.
Il fatto che inceneriscano un isola delle Hawaii, suolo americano, conferma soltanto quanto disprezzino gli Stati Uniti e gli americani.
Ma se pensavano di intimorire il resto del mondo, la cosa no ha funzionato.
La Russia ha annunciato unilateralmente ieri il proprio disimpegno da varie strutture internazionali, come OMS, WTO e altre.
Non solo, visto l’attacco speculativo contro il rublo, la Russia ha di fatto annunciato la creazione di un rublo digitale, questo significa che tale piattaforma digitale servirà per contrattazione tra stati.
Un ulteriore mezzo per evitare le sanzioni.
Ma c’è anche questo
https://www.unz.com/pescobar/from-bukhara-to-brics-searching-for-light-in-the-darkness-of-insanity/
Escobar dice:
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha coniato una definizione concisa che incarna un affascinante mix di confucianesimo e sufismo: “I paesi BRICS sono come cinque dita: corte e lunghe se estese, ma un pugno potente se serrate insieme”.
Come stringere queste dita in un potente pugno è stato il lavoro di parecchi sherpa in preparazione per il vertice. Ma presto questa non sarà una questione relativa a un pugno, ma a pugni, braccia, gambe e, di fatto, a tutto il corpo. È qui che entrano in gioco i BRICS+.
Tra la rete di nuove organizzazioni multilaterali coinvolte nella preparazione e nell’attuazione di un nuovo sistema di relazioni internazionali, i BRICS sono ora visti come la principale piattaforma del Sud del mondo, o Maggioranza globale, o “Globo globale” (copyright Lukashenko).
Siamo ancora lontani dalla transizione verso un nuovo “sistema mondo” – per citare Wallerstein – ma senza i BRICS anche i piccoli passi sarebbero impossibili.
Il Sudafrica segnerà le prime coordinate per l’espansione dei BRICS+, che potrebbe continuare all’infinito. Dopotutto, ampie fasce del “globo globale” hanno già dichiarato, formalmente (23 nazioni) e informalmente (innumerevoli “manifestazioni di interesse”, secondo il ministero degli Esteri sudafricano) di voler entrare.
L’elenco ufficiale – soggetto a modifiche – di quelle nazioni che vogliono far parte dei BRICS+ il prima possibile è un Global South’s who’s who: Algeria , Argentina, Bahrain, Bangladesh, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Egitto , Etiopia , Honduras, Indonesia , Iran, Kazakistan, Kuwait, Marocco , Nigeria , Stato di Palestina, Arabia Saudita, Senegal , Tailandia, Emirati Arabi Uniti, Venezuela e Vietnam.
Poi c’è l’Africa: le “cinque dita”, tramite il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, hanno invitato ben 67 leader dall’Africa e dal Sud del mondo a seguire i BRICS-Africa Outreach ei BRICS+ Dialogues.
Tutto ciò spiega quale sarebbe il rasha chiave dei BRICS, per evocare Naqshbandi: inclusione totale dell’Africa e del Sud del mondo – tutte le nazioni impegnate in conversazioni proficue e ugualmente rispettate nell’affermare la loro sovranità.
I persiani contrattaccano
Si può sostenere che l’Iran sia in una posizione privilegiata per diventare uno dei primi membri BRICS+. Aiuta Teheran a godere già dello status di partenariato strategico sia con la Russia che con la Cina ed è anche un partner chiave dell’India nell’International North South Transportation Corridor (INSTC).

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha già dichiarato, a verbale, che “la partnership tra Iran e BRICS è di fatto già iniziata in alcune aree. Nel campo dei trasporti, il corridoio di trasporto nord-sud che collega l’India alla Russia attraverso l’Iran fa effettivamente parte del progetto di trasporto dei BRICS”.
Parallelamente alle scoperte sui BRICS+, le “cinque dita” saranno relativamente caute sul fronte della de-dollarizzazione. Gli sherpa hanno già confermato, ufficiosamente, che non ci sarà l’annuncio ufficiale di una nuova valuta, ma di scambi più bilaterali e multilaterali utilizzando le valute dei membri: per il momento il famigerato R5 (renminbi, rublo, real, rupia e rand).
Il leader bielorusso Lukashenko, che ha coniato “Global Globe” come motto forte, se non addirittura più seducente del Sud del mondo, è stato il primo a evocare un colpo di stato politico cruciale che potrebbe avvenire più avanti, con i BRICS+ in atto: il fusione dei BRICS e della Shanghai Cooperation Organization (SCO).
Ora a Lukashenko fa eco in pubblico l’ex ambasciatore sudafricano Kingsley Makhubela – così come decine di diplomatici e analisti del “Global Globe” non registrati: “In futuro, i BRICS e la SCO si unirebbero per formare un’unica entità (…) Perché avere i BRICS e la SCO in esecuzione in parallelo con gli stessi membri non avrebbe senso”.
Nessuna domanda al riguardo. I driver chiave dei BRICS sono Russia e Cina, con l’India leggermente meno influente per una serie di ragioni complesse. Sulla SCO siedono allo stesso tavolo Russia, Cina, India, Iran e Pakistan. Il focus Eurasia della SCO può essere facilmente trapiantato nei BRICS+. Entrambe le organizzazioni sono incentrate sul “Global Globe”; guida verso il multipolarismo; e soprattutto, impegnata nella de-dollarizzazione su tutti i fronti.
È infatti possibile avere una lettura sufica di tutte queste placche tettoniche geopolitiche e geoeconomiche in movimento. Per quanto i promotori del divide et impera così come i mastini della guerra assortiti sarebbero all’oscuro visitando il complesso Naqshbandi fuori Bukhara, il “globo globale” potrebbe trovare tutte le risposte che cerca mentre si impegna in un processo di conversazione e rispetto reciproco .
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In tutto questo si inquadra l’incertezza sul “che fare”…
Ovviamente le elezioni tra poco più di un anno in US, hanno comunque grande peso.
Gli etruschi hanno in mano ogni candidato, da Trump, che già ha inculato gli americani con quel 6 gennaio del 2020, a Robert Kennedy Jr, quindi non è altro che una farsa, ma che dà ancora tempo agli etruschi.
Tuttavia, la situazione in US sta continuamente peggiorando in termini di coesione sociale.
La guerra degli etruschi contro la razza bianca sta distruggendo ogni ambito sociale.
Ma sta anche distruggendo l’intero occidente.
La UE sta pagando duramente la scelta di servitù verso gli US.
Sarebbe stato meglio fare il giubileo del debito nel 2000 invece che l’attentato alle Torri del 2001…
Come la vedo?
La linea di tempo dice che da qui ad agosto del 2024 ci saranno molte morti eccellenti.
La probabile nascita dell’Internet 2, quello della Cina, i tumulti in Germania e Francia, pure in Inghilterra.
Vediamo…

