In una vecchia immagine

i corsi e ricorsi storici sono a volte illuminanti.
Anche su temi come “il taglio dei parlamentari”, l’immaginario delle persone è sempre stato questo “taglio”

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Del resto, il vulnus che permette ai deputati e senatori di sottrarsi al vincolo di mandato, ha reso la democrazia una scimmiottatura del comunismo.
La nomenclatura del partito dei soldi, la si vede oggi all’opera.
Emerite nullità assurgono a statisti. Di Maio, Renzi, Zingaretti, Salvini, Meloni…
Sono forse statisti?
No, grazie a quel vulnus, una volta eletti per eseguire un programma, se ne fregano e fanno altro. E non possono venire destituiti.
La Costituzione Italiana è stata redatta e votata da un popolo”diverso” da quello di adesso.
Le tutele inserite erano necessarie per salvaguardare quel popolo che aveva vissuto il fascismo, c’era la necessità di dare una regola di libertà di coscienza a chi fosse stato eletto. Oggi, quel pericolo non c’è più?
Tuttaltro, lo si vede crescere a dismisura.
Ci si aspetterebbe che allora la regola a tutela della “libertà di coscienza” mostrasse allora i suoi frutti, invece no.
Il fatto è che manca la coscienza.
Di fatto i deputati e senatori hanno dato vita e consuetudine ad una associazione sovversiva e a delinquere contro la Costituzione e contro lo Stato.
A questo siamo giunti grazie alla Magistratura fiancheggiatrice di questi ultimi quarant’anni.
Sono tutti coscienziosi nel ripristinare il mondo de “Il Marchese del Grillo”.
E’ il popolo di oggi che lo consente, è la “coscienza di oggi” che lo permette!

Cambiare il parlamento non serve, quel che serve è imporre il “vincolo di mandato”, altrimenti finiremo necessariamente in quel taglio dei parlamentari, quello illustrato da quell’immagine di tanto tempo fa.

Di Franco Remondina

Una risposta a “In una vecchia immagine”

  1. Basterebbe un primo passo. Istituire il vincolo di mandato, per quelli eletti nominati dai cittadini, escludendo quelli eletti nominati dal partito. Franco, immagina quali scenari si aprirebbero……

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