“… io sto con la scienza” , ma in che Via, a che numero civico?

Solo i cretini rispondevano e rispondono così.
Li ho sentiti, li ho visti infastidirsi alle obiezioni e poi cercare di non usare un banale ragionamento.
Ti dicevano: “Sei laureato in virologia?”
La risposta che davo era variabile, dicevo che anche se non ero un meccanico, ero capace di vedere se avevo bucato una gomma, bastava guardare e si vedeva….

Ecco, non c’è l’indirizzo ne il numero civico… dell’abitazione della scienza…


Nel 2016 è accaduto qualcosa di storico quando il virologo tedesco Stefan Lanka ha vinto una causa in tribunale, dopo un ricorso, per mancanza di prove dell’esistenza del virus del morbillo. Lanka aveva offerto una ricompensa di centomila euro a chiunque potesse presentare uno studio che dimostrasse l’esistenza del virus del morbillo. Durante il processo, Lanka si è confrontato con David Bardens, che ha presentato sei studi che, secondo Bardens, avrebbero dimostrato l’esistenza del virus del morbillo. Il tribunale si pronunciò a favore di Lanka per tutti e sei gli studi.

Tra quei sei studi c’era anche quello del 1954 di John Franklin Enders. Questo stesso studio, che ha gettato le basi della virologia moderna…

Nel 1949, un batteriologo di nome John Franklin Enders scoprì accidentalmente che diversi tipi di tessuto iniziavano a rompersi quando un pezzo di cervello di una persona morta di poliomielite veniva posto su questi tessuti. Grazie a questa scoperta, Enders ricevette il Premio Nobel per la Medicina nel dicembre del 1954. Dopo il 1949, Enders accusò l’inventore del vaccino antipolio, Jonas Salk, di aver causato un elevato numero di morti e feriti con il suo vaccino antipolio. Enders sosteneva che fosse contaminato da virus umani sconosciuti a causa dell’utilizzo di tessuto fetale umano da parte di Salk, motivo per cui Enders stesso scelse di lavorare con reni di scimmia e siero fetale di cavalli e vitelli non ancora nati. Il primo giugno 1954, Enders realizzò il suo primo esperimento sul morbillo, prelevando vari campioni da persone affette da morbillo e combinandoli con diversi tipi di materiale genetico, oltre che con diversi tipi di antibiotici, in colture cellulari ricavate da tessuto renale di scimmia.

L’aspetto interessante è che l’esperimento di controllo di Enders dimostrò che l’effetto citopatico, cioè la morte cellulare, non poteva essere distinto con sicurezza dall’esperimento con il virus putativo del morbillo.

Il “metodo Enders” ha gettato le basi della virologia moderna, con cui i virologi lavorano dal 1954. Questo nonostante che lo stesso Enders abbia dimostrato che il suo metodo non poteva essere equiparato ad alcuna prova di un virus.

Quando pochi mesi dopo Enders ricevette il Premio Nobel per il suo lavoro nella vecchia virologia, la sua pura speculazione su un presunto virus divenne anche la base della nuova virologia.

Allora, sto indirizzo, me lo dici dove stai? In che via, a che numero civico, in quale paese, città…?

Di Franco Remondina

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