La mutazione di Overton

Lo “stato psichico” delle comunità è di fatto eterogeneo, ovvero basato su una diversità evidente su base personale.
Ciascuno ha il proprio “stato psichico”.
La società è composta cosi da individui con stati psichici diversi e con comportamenti emotivi diversi essendo questi ultimi, effetto dello “stato psichico”.
La società trova in questa diversità il proprio equilibrio.
Ogni comunità ad eccezione di brevi periodi di tempo, è sempre guidata da
un’aristocrazia, intendendo con tale termine i più forti, i più energici, i più
capaci sia nel positivo sia nel negativo.
La storia presenta sempre una organizzazione delle comunità di tipo piramidale, che regge fino ad un certo punto poi crolla, semplicemente per venire sostituita da altre persone che ripropongono lo stesso schema.
Perchè vi dico questo?
Per spiegarvi quel che sta accadendo, poichè non ve lo racconta nessuno, tocca raccontarvelo.
Il mondo attuale è in una situazione particolare, tale è per effetto dello “stato psichico” implicato.
Domanda: in cosa consiste l’attuale crisi?
Nella comparsa politica di uno “stato psichico” diverso.
Traduzione: i cinesi hanno uno “stato psichico diverso” e quindi hanno una emotività diversa. Hanno credenze diverse e immaginano il mondo in modo diverso.
Diverso da chi?
Dall’elite dominante in occidente, quella sionista.
Ormai è chiaro che non possa comparire un leader che incarni l’icona del positivismo, cioè un leader che imponga di nuovo il “bene” come base morale della comunità/civiltà.
Quindi siamo di nuovo in presenza di un “momento rivoluzionario”, i sionisti, che hanno sovvertito la società/civiltà occidentale hanno cercato di imporre un cambiamento giuridico epocale, volevano passare dal cosiddetto positivismo giuridico chiamato “giuspositivismo”, ovvero ritiene che l’unico possibile diritto sia la legge del sovrano, che determina il giusto e l’ingiusto, ovvero in termini moderni è la codificazione.
Il corpo delle leggi promulgate.

Sono tre le forze che conducono alla nascita dei codici e alla dottrina secondo cui il diritto coincide con la legge:

Un’esigenza di chiarezza che spinge i giuristi del tempo ad avere un corpo di leggi chiare, un’organizzazione delle fonti del diritto che eliminasse quella massa confusa e incerta composta dal diritto romano, impiegato fino al ‘700, diritto canonico, diritto imperiale, statuti delle città, pareri dei giuristi e usi locali.
Un’esigenza politica, manifestata dai sovrani che promulgano i codici, di assicurare il controllo e l’unità politica degli stati con un corpo di leggi che portasse il sigillo dello Stato (dicono che Napoleone, che promulgò il codice civile francese nel 1804, considerasse il codice come una delle sue più grandi opere politiche).
Infine un’esigenza di giustizia sociale che vedeva, nelle parole scritte della legge, l’affermazione dei diritti naturali degli individui, tradotti in diritti positivi garantiti dallo stato.
La codificazione sembrò quindi a molti la chiave per far coincidere chiarezza, razionalità, giustizia ed efficacia.

Dal momento in cui nacquero i primi codici civili (1794 codice prussiano, 1804 codice francese, 1811 codice austriaco) il diritto civile stesso finì per coincidere col codice: il lavoro del giudice era ridotto a una mera applicazione di una norma. Unica interpretazione ammessa era quella letterale che doveva cogliere il significato delle parole della legge, espressione della volontà del legislatore. La concezione che nasce dai codici si chiama anche legalista, perché fa coincidere il diritto con la legge.

Questa era la situazione!
Cosa si voleva imporre? O meglio, cosa si vuole imporre?
Una concezione diversa!
Quel che il sistema vuole imporre è (sic!) la “scienza del diritto”!
Mo’ ve lo spiego, nel “diritto positivo” è l’uomo a determinare le leggi e stabilire aggiornamenti dei codici, mentre per la scienza del diritto, sono parametri stabiliti da macchine.
Capisco che è un qualcosa di enorme, la scienza del diritto, dovrà essere per il giurista, una scienza che si occupa della validità, non della efficacia delle norme; una scienza normativa, ove le disposizioni indicano il modo in cui gli uomini devono comportarsi e le sanzioni che si debbono imputare ad essi nel caso in cui non si comportino nel modo indicato. Per la scienza del diritto, unico diritto è il diritto valido, prodotto secondo i criteri stabiliti dalla Costituzione e quindi da norme fondamentali superiori da cui derivano tutte le altre norme inferiori.

Tale tipo di norme superiori tipo quelle sulla salvezza del pianeta, sui cambiamenti climatici sono però non verificabili, tuttavia possono venire “costruite” attraverso lo schema di coercizione/ manipolazione adottato da ogni istituzione.

I cicli di sostituzione dell’aristocrazia erano storicamente basati su multipli di 72 anni.
Partite dalla rivoluzione francese…
Dopo tre di questi cicli accadeva qualcosa nello “stato psichico” della società che portava sempre al cambio delle aristocrazie.
La soluzione è ovunque, abolire di fatto le Costituzioni.
C’è la Pandemia, c’è da salvare il pianeta, c’è la sovrappopolazione, c’è il carbonio…
La finestra sta mutando in un portone…
E Overton?
Overton è stato risucchiato dallo sciacquone del WC!



Di Franco Remondina

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