Una cosa è certa, quando si mette in campo il “restiamo umani”, significa che chi te lo dice è un qualcosa di meno che umano, un subumano.
E’ una richiesta a te, perchè loro si sentono subumani.
Pare evidente nelle argomentazioni, nel caso dell’immigrazione di questi anni ne hanno inventate di parole d’ordine, tutte sgangherate, che hanno toccato ogni aspetto della società italiana, europea, occidentale… Vengono a pagarci le pensioni… (nuovo schiavismo), vengono a fare i lavori che gli italiani non vogliono fare (nuovo crumirismo), vengono perchè fuggono dalla guerra, vengono perchè fuggono dalla siccità, vengono perchè …
Poi si è passati al “dovere di rispettare le loro usanza”, all’inevitabilità di dover copiare il loro stile di vita (come quella demente della Boldrini avertiva), insomma… la società italiana ha cominciato a dare segnali fortissimi di rigetto.
Ma sopratutto a dare segnali fortissimi di rigetto è il concetto di legalità.
E’ legale oppure no consentire l’arrivo di gente di cui non si conosce l’identità?
Non genera una violazione della legalità il fatto che gli autoctoni siano conosciuti e quelli che arrivano possano surrettiziamente crearsi l’identità che vogliono?
Inoltre c’è quella piccola questione dell’obbligo della difesa dei confini…
Ma è sul concetto di legalità che ci si misura. Una comunità di persone si dota di regole, che sono la tutela legale che lo stato si impegna a far rispettare.
E’ un obbligo per lo stato imporre la legalità, uno dei motivi della sua stessa esistenza, nei territori che gli appartengono. Ora, lo stato ha già abdicato nelle regioni Calabria, Campania, Sicilia, Puglia…
Quante altre enclave illegali verranno poste in essere?
Se vale la legge dello stato, allora nessun immigrato può arrivare!
Pare l’unico concetto da mettere in campo visto che si sta discutendo di cosa sia legale e cosa non lo sia, se invece cominci a parlare del “dovere di salvare vite in mare” perchè “restiamo umani”, allora è un’altro campo.
Non c’è nessun dovere di salvare viete in mare!
Nel concetto di legalità dovrebbe valere il principio di responsabilità, infatti è quello che vale. Se io mi recassi su una barca in alto mare e lanciassi l’S.O.S, la guardia costiera verrebbe a soccorrermi, salvo poi chiedere il rimborso dell’operazione compiuta. Ma mettiamo che non ci sia nessuna richiesta di risarcimento, io allora ripeto la stessa operazione… la guardia costiera che farebbe stavolta?
Denuncia all’autorità giudiziaria per procurato allarme? Richiesta di danni?
Eppure…
“Restiamo umani”, dobbiamo “essere misericordiosi”, c’è” l’obbligo ad accogliere”, la “carità cristiana”… tutte minchiate fuori contesto.
Il contesto è quello della legge.
Le minchiate della religione non sono legge per lo stato.
Perchè è di questo che stiamo parlando, di legge.

Ecco la presa per il culo!

Questo è il percorso della Sea Watch…
Vi sembra che sia cosa? ‘na presa per il culo dell’ Italia?
Risposta esatta!

