Non è uno scazzo personale, è la Cina che li ha chiamati LADRI
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La Cina chiede la fine del furto di risorse siriane da parte degli Stati UnitiL’esercito degli Stati Uniti saccheggia circa 66.000 barili di petrolio ogni singolo giorno, che ammontano a circa l’83% della produzione giornaliera di petrolio della Siria
La Repubblica popolare cinese ha invitato il governo degli Stati Uniti a fermare il saccheggio delle risorse petrolifere siriane, in un comunicato stampa il 22 settembre.
“Chiediamo agli Stati Uniti di rispettare la sovranità e l’integrità territoriale della Siria, revocare unilateralmente le sanzioni e porre fine al furto delle risorse nazionali siriane”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin in una conferenza stampa.
L’appello del colosso asiatico arriva alla luce delle ripetute notizie secondo cui le forze armate statunitensi hanno trasportato petrolio dal governatorato di Hasakah alle basi militari in Iraq.
Il ministero degli Esteri siriano ha rivelato che il settore petrolifero ha subito perdite per almeno 107,1 miliardi di dollari dall’inizio della guerra sponsorizzata dagli Stati Uniti nel 2011.
Nel frattempo, la Siria soffre di una grave crisi energetica con ripetuti blackout in varie parti del Paese.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha affermato che “questa non è la prima volta che le forze armate statunitensi rubano petrolio dalla Siria e sembrano diventare sempre più incontrollabili”.
Wenbin ha anche chiesto al governo degli Stati Uniti di indagare sulle affermazioni avanzate dal ministero degli Esteri siriano e di risarcire il Paese per eventuali danni.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese ha evidenziato che l’esercito americano ha utilizzato almeno 800 petroliere nel solo mese di agosto.
“Entro giugno 2022, l’estrazione, il contrabbando e la transazione illegale di petrolio, gas e risorse minerarie siriane da parte delle forze armate statunitensi hanno portato alla Siria di perdite dirette stimate di 18,2 miliardi di dollari, peggiorando notevolmente il disastro umanitario della Siria”, ha aggiunto nella sua dichiarazione.
Wenbin ha descritto la situazione in Siria ad altri paesi come Libia e Afghanistan, aggiungendo che “i diritti e le vite del popolo siriano vengono portati via, invece di essere protetti”.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), con sede nel Regno Unito, il 3 settembre le forze statunitensi hanno stabilito una terza base militare nel villaggio di Naqara, a soli tre chilometri da Qamishli, nella provincia nord-orientale di Hasakah.
Pensa che roba, abbiamo i ladri in casa e stiamo zitti, da sempre!
Di Franco Remondina