Come sempre è uno stato confusionale, ma confuso non è!
E’ qualcosa che LORO conoscono benissimo, sono le persone a non conoscerlo, per cui forse vale la pena di raccontare i dettagli.
Ricordate il detto: segui il denaro?
Ecco, solo partendo da quel detto, si inizia a poter avere gli strumenti per capire cosa accade.
Partiamo quindi da una cosa che leggete in ogni libro di economia e finanza: i cicli.
Questa dei “cicli economici” è facilmente comprensibile, per effetto del fatto che ci sono grafici e persino equazioni che tendono a far apparire “scientifico” tale movimento, ma che scientifico non è.
La storia e l’economia sono scritti e manovrati da chi ha il potere, quello vero, quello del controllo della emissione di moneta.
Ogni volta che a questo potere serve, il ciclo va su o va giù.
Ormai questo potere ha capito benissimo il gioco e lo esegue in modo superbo.
Per capirlo basta vedere oltre l’apparenza.
Vi faccio una domanda: sapete perchè ci fu il 68? La rivoluzione giovanile e tutto il relativo cambiamento?
Mica è stato il “popolo”, la rivoluzione del 68 è stata ORDINATA DALLE ELITE.
Torniamo agli anni che la precedettero, cioè gli anni 50 e 60 del 900…
Dopo la fine della II° Guerra Mondiale la società era dominata dalla necessità di ricostruire, in generale le persone erano SENZA DEBITI, infatti l’inflazione bellica ha di fatto diminuito il valore nominale dei debiti.
Non c’è grande divario di ricchezza all’interno della società.
Inoltre, i rimedi legali, ovvero le leggi contro la speculazione approvate dopo la Crisi del 29, sono ancora vigenti e i salari sono bassi.
Insomma, non c’è, nei numeri, la classe media, cioè quella parte che viveva di “rendita”
E’ il momento in cui l’industria prevale sulla finanza!
Sono venti anni di grande prosperità per tutti, le monete sono convertibili in oro, il commercio mondiale si riprende grazie ai vari piani Marshall che vengono attivati dagli USA.
I primi problemi cominciano agli inizi degli anni 60 con l’espansione dell’influenza USA e il piano di controllo che si concretizza con spese per basi all’estero e altre cosucce.
Fatto sta che, gli USA capiscono che l’onda della prosperità che si viene generando in molti paesi, Giappone, Italia, Francia, Germania, non può essere sostenuta.
Perchè? Direte voi…
La convertibilità in oro!
Se altri paesi producono merci che hanno un valore, allora va da sè che questo aumento di valore, in presenza di una quotazione fissa dell’oro, indebolisce chi ha oro!
Se per esempio l’oro era taggato, cioè vincolato da una valutazione di 35 dollari l’oncia, questo significava che i prezzi avrebbero dovuto rimanere fermi.
Se ci volevano 100 once di oro fisico per comprare una macchina, allora, ogni macchina importata, significava una perdita di oro, e il dollaro traeva la sua forza da tale convertibilità.
Cosi c’era un grosso problema.
Lo risolse Nixon che ruppe la convertibilità in oro del dollaro.
Il problema era che la bilancia commerciale USA non riusciva più a reggere la guerra e i suoi costi e il confronto con la competitività delle industrie estere.
Ovviamente Nixon, abbandonando il gold Standard, compie una sorta di bancarotta, che però serve a uno scopo preciso, quello di mutare il paradigma!
Quale?
Quello economico!
Come lo cambia?
Semplice, istituisce il sistema del petrodollaro.
In sostanza si tratta di un enorme salasso di ricchezza ai danni di Europa e Giappone. L’inflazione, fenomeno favorevole a chi domanda credito (l’industria) inizia ad essere additata come un male e si adottano politiche favorevoli a chi concede credito: la finanza! E’ l’inizio della crescita dei debiti pubblici!
Cosi capite che le manifestazioni di rivendicazione i grandi partiti di opposizione, sono funzionali, cioè servono sempre le elite.
La stampa li presenta come movimenti populisti.
Adesso però capite quale sia il vero ruolo del populismo, cioè, la funzione dei partiti “populisti” è quella di demolire un sistema internazionale che non fa più gli interessi di chi l’ha costruito.
Dopo il 1991, anno della fine dell’URSS, abbiamo una mutazione delle leggi che punivano o limitavano la speculazione, abolizione del Glass-Steagal Act, il via libera alla finanziarizzazione.
Cicli? Credete ancora ai cicli?
La disuguaglianza della ricchezza all’interno della società diventa iperbolica ed il lavoro perde punti a vantaggio della speculazione.
I partiti populisti si professano difensori dei vecchi valori messi in discussione della nuove dinamiche internazionali (Make America Great Again) che travolgono le vecchie realtà. Il commercio mondiale si fa vorticoso, grazie all’ingresso della Cina nel WTO del 2001, e l’economia mondiale raggiunge un’integrazione che non si vedeva dall’inizio del Novecento. Una serie di eccessi speculativi (bolla dot.com del 2001 e crisi subprime del 2008), aumentano rapidamente i debiti pubblici.
Poi le guerre del golfo, in Siria, Afghanistan, ora l’Ukraina…
Il sistema monetario mondiale, basato su una valuta di riferimento e sulla libertà di movimento dei capitali, inizia a disintegrarsi: gli investimenti americani in Cina subiscono un tracollo, mentre diverse aziende cinesi abbandonano il mercato dei capitali americano. La storia ci insegna che, normalmente, il sistema monetario monetario è affondato definitivamente da chi lo ha creato.
Quindi vedete bene lo schema, non è confuso, è preciso.
Non è detto che vada come pensano, anche se, questo “ciclo” è cominciato con un default fatto in USA e adesso si riparla di default per gli US.
Il guaio è che senza una valuta di riferimento mondiale, adesso si formerebbero “regioni” dedollarizzate, capaci di produrre merci, cioè governi che farebbero credito, cioè favorirebbero l’industria.
E se accade cosi, allora il mondo vivrà altri 50-100 anni di prosperità!