L’occidente non è capace di pensare il futuro.

La verità spicciola è diventata evidente, l’occidente, o meglio, chi comanda in occidente e fino a pochi anni fa comandava il mondo, ha un paradigma da parassita e i parassiti non sanno fare altro che parassitare un corpo, un ambiente fino a renderlo saturo.
Il corpo parassitato muore.
Per qualche ragione il parassitismo delle elite ha stabilito che non c’era futuro!
La produzione di film catastrofici, dell’orrore, apocalittici, condita con film altrettanto invasivi come quelli delle invasioni aliene, è centuplicata via via dagli anni 80 in poi.
L’emergere di questa tendenza ha di fatto condizionato le persone, il fenomeno dei serial killer ha sdoganato una “istigazione a ripetere”, sono cominciate le stragi in US e in ogni parte del mondo.
La fine del mondo è diventata poi la fine del pianeta…
Certo, chi comanda in occidente e che fino a pochi anni fa comandava il mondo, non riesce a vedere un futuro, ma altri invece si.
E’ che Hollywood e Netflix hanno fallito, non sono così “globali” come pensavano di essere.
Ma c’è in questo errore tutto il panico che ne consegue, cioè gli “altri” pensano che un futuro c’è!
Dice Jan Øber, un sociologo danese:
” chi vive in Occidente non ha capito nulla di questo cambiamento, e se l’ha capito, non accetterà di non essere dominante. E questa è, ovviamente, la fine dell’Occidente: ci si può unire al resto del mondo, oppure isolarsi e autodistruggersi. Ed è un grande dolore nel mio cuore dire che l’Occidente oggi è autodistruttivo. Non c’è nessuno che voglia distruggere l’Occidente, occupare gli Stati Uniti, conquistare l’Europa o qualcosa del genere, ma è così che reagiamo a tutto ciò che accade. E ci sentiamo minacciati in Occidente, perché dopo 300 o 400 anni, o giù di lì, si è creata questa situazione in cui l’Occidente non può più dominare, decidere, essere l’unico proprietario che gestisce il resto del mondo. Ricordate la vecchia distinzione tra primo mondo, secondo mondo, terzo mondo e quarto mondo; e il quarto, il terzo e il secondo mondo ora si stanno muovendo verso l’alto, mentre il primo mondo si sta muovendo verso il basso.”

Quindi, è una situazione molto triste per l’Occidente. Il resto del mondo sta andando bene.

Prosegue così:

Øberg: Non credo che conoscano altro che il confronto. Prendiamo il governo danese, che ora è oggetto di attenzione da parte della stampa mondiale, con le sue politiche totalmente emotive, totalmente oltraggiose e lo spreco di denaro: la Danimarca andrà a rotoli molto presto. E questo è un esempio tra tanti. Sono nato in Danimarca, come sapete. Ci si trova in Danimarca. E la Danimarca era una società pacifica. C’era Hans Christian Andersen, c’erano tutti questi tipi di welfare; c’era Kierkegaard, c’erano le scuole popolari, c’era l’uguaglianza delle donne, c’erano minori differenze di reddito, c’era la capacità e la volontà di aiutare il mondo in modi diversi, era forte, come la Svezia, come stati neutrali all’epoca. La Svezia era un paese in cui si poteva contare su una forte adesione al diritto internazionale, alle Nazioni Unite e al mantenimento della pace unito. Tutti questi buoni valori sono spariti! L’unica cosa di cui si sente parlare il Primo Ministro danese [Mette Frederiksen] è la guerra! Ora, lei soffre di una sorta di disturbo irrazionale, direi patologico, ed è una donna molto potente e fa continuamente giochi di potere.

Non c’è alcuna sostanza dietro, e si applica a tutti gli altri paesi europei. La mia domanda è: potrebbe per favore fornirci uno scenario in base al quale la Russia prenderebbe tutta l’Ucraina; poi proseguirebbe verso la Polonia e le repubbliche baltiche, la Finlandia e la Svezia, e sbarcherebbe in Danimarca, o occuperebbe la Torre Eiffel in 48 ore, con i suoi carri armati? Potrebbe per favore fornirmi questo scenario? Per un paese che ha una frazione delle spese militari, degli armamenti e del personale della NATO, e per un paese che per tre anni non è stato in grado di – potreste dirlo volentieri, non sono un esperto militare – ma non è stato in grado di prendere più del 15%, 15-20% circa dell’Ucraina; ora, badate bene, se occupate tutta l’Europa, dovete anche amministrarla, mantenerla, come se anche la Russia non fosse già stata massacrata – voglio dire, queste sono fantasie!

Queste cose sono costruzioni nella mente di persone emotive, irrazionali e dannatamente pericolose! Quindi contribuiscono alla loro convinzione di rendere forte l’Occidente, ma in realtà contribuiscono al declino e all’accelerazione – Mette Frederiksen, il Primo Ministro danese, parla di accelerazione e ha appena investito altri 50 miliardi di corone danesi , dopo diversi aumenti del bilancio militare, ieri, e ha detto che altri due anni e poi continueremo a crescere. Sapete, questo non significa accelerare, significa accelerare due cose – non la pace e la sicurezza – ma la guerra e il declino dell’Occidente. Lei non lo vede.

Parliamo troppo poco del futuro, e dovremmo parlarne molto di più, perché non si può plasmare il futuro vivendo il presente o pensando al passato. È come non si può guidare un’auto verso la propria meta se ci si limita a guardare attraverso lo specchietto retrovisore. È quello che fa tutto il mondo occidentale, con l’eccezione, ancora una volta, della Cina, che guarda al finestrino anteriore per vedere dove andremo nei prossimi 40 anni. Quindi, pensare al futuro è importante.

Vedete?
Chi comanda in occidente e fino a pochi anni fa comandava il mondo, ha decretato estinto il futuro.
L’occidente sta parafrasando Putin che ha più volte ripetuto “Un futuro senza la Russia non mi interessa”, così oggi siamo al “Un futuro dove il mondo non viene parassitato da noi, non ci interessa”, gli stessi parassiti che poi raccontano che vogliono salvare il pianeta, vogliono salvarlo da te, da tutti, perchè piuttosto che farlo vivere a te e a tutti, lo fanno a pezzi!

Di Franco Remondina

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