E’ sempre stato uno slogan di sinistra, oggi invece è l’ingiunzione auspicata dall’america (scritto in piccolo) .
E’ più la Cin-America per come è stata violata burocraticamente la Costituzione.
L’insopportabile fardello burocratico eretto dal progressismo è diventato un fardello dal peso insopportabile.
L’utopia dei diritti è diventata intollerabile ovunque in occidente.
Non è possibile governare una società piena di diritti.
Manca il contrappeso dei “doveri”, il problema è che invece dell’uso sostantivo del verbo dovere, si è venuta a creare una concisione “dove eri?”, già…
L’ordine sociale è stato sovvertito.
La burocrazia ha trasformato “il paese dei liberi” nel “paese dei burocrati”, l’america è diventato questo!
Con l’avvento di Trump la “lotta dura senza paura” è quella dell’apparato e delle leggi burocratiche contro il ripristino dei diritti sanciti costituzionalmente.
Non siamo più l’occidente, siamo diventati comunisti a nostra insaputa?
In US questa cosa viene chiamata “The Swamp”, la palude…
Costruireste la vostra casa in una palude?
Certo che no!
La lotta dura senza paura deve essere fatta contro questa palude burocratica in tutto l’occidente, a fronte della negazione dei diritti ad hoc, cioè, diritti temporanei, eliminabili con dispaccio burocratico, durante la pandemia.
Comunque la situazione è questa:
Non si sa ancora quante siano le cause intentate contro il Presidente Trump riguardo ai licenziamenti di funzionari federali implicati in ogni agenzia federale che derubavano i soldi delle tasse degli americani per destinarli a una “agenda” incostituzionale.
Del resto anche in Italia c’è una sorta di discriminazione sociale tra statali e non statali in termini di diritti sul lavoro.
Troppo tutelati i primi rispetto ai secondi.
Troppe tutele hanno portato a non poter licenziare impiegati che rubavano, che andavano a fare l’aperitivo durante l’orario di lavoro, gente che timbrava i cartellini di altri, svolgeva un secondo lavoro nell’orario del primo lavoro…
Nella decisione di ieri in quello stesso caso di Washington, il giudice Cooper ha emesso un ordine di 16 pagine negando il ricorso dei sindacati, perché non avevano completato il processo di appello amministrativo: impigliati nella loro stessa burocrazia . Anche il giudice Cooper non era contento. Ha fatto le sue acrobazie scrivendo con disprezzo che l'”assalto di azioni esecutive di Trump che hanno causato, alcuni dicono intenzionalmente, sconvolgimenti e persino caos in ampi settori della società americana”.
I sindacati hanno protestato esibendo cartelloni pre-stampati con la scritta “I diritti dei lavoratori sono diritti umani “, dimostrando nei fatti la tesi sopra esposta.
I lavoratori federali non sono lavoratori, godono del “diritto civile” di esserlo, per cui sono arroganti e improduttivi.
Ma i tentativi di bloccare la spinta a bonificare la palude, restano sempre “un passo indietro” agli eventi.
Dopo aver annunciato che farà pulizia nelle Poste US, aspettandosi ulteriori centinaia di cause legali, Trump ha deciso una cosa senza precedenti: AVENDO il giudice Rudolph Contreras (Obama, 2012), ordinato temporaneamente all’amministrazione Trump di reintegrare un membro licenziato del Merit Systems Protection Board in base al quale quei membri del consiglio sono protetti da una legge approvata dal Congresso che limita il Presidente a rimuoverli solo per giusta causa, non a suo piacimento, Trump intende abolire il Merit System Protection Board!
Il Merit Systems Protection Board non è un consiglio qualsiasi. Il Merit Systems Protection Board non è un ufficio qualsiasi: è il centro nevralgico burocratico a cui alludeva il giudice Cooper, l’organismo di controllo in cui i dipendenti sindacalizzati devono prima esprimere le proprie lamentele prima di fare causa. Trump sa esattamente quanto sia critico questo punto critico.

