Lottare contro “la lotta al cambiamento climatico”

E’ incredibile, la lotta contro il cambiamento climatico porta al cambiamento climatico!
E’ questa l’amara constatazione di quel che sta avvenendo. Non c’è alcun cambiamento climatico, ma ci sarà a breve, grazie a quel che si cerca di fare.
Leggendo semplicemente i progetti delle industrie che si occupano della riduzione del Carbonio, si capisce che il pericolo viene da li.
Non ve lo raccontano, ma siamo di fronte a un paradosso: se non si fermano le industrie che lavorano alla riduzione del Carbonio, in capo a pochi anni avremo davvero quei cambiamenti climatici!
…mo ve lo spiego…
Il mercato della rimozione del carbonio è la replica della storia del covid, le aziende tecnologiche stanno investendo denaro in startup di cattura e stoccaggio del carbonio, il punto è proprio quello dello “stoccaggio”.
La tecnica per immagazzinare l’anidride carbonica è nota come rimozione del carbonio. Non è assorbimento delle emissioni delle ciminiere o del carbonio per creare oggetti temporanei come bevande gassate, polimeri o combustibili, è qualcosa di diverso ora.

I metodi tecnici per rimuovere permanentemente il carbonio variano notevolmente, dall’uso di enormi ventole per estrarre CO2 dall’atmosfera e iniettarla nelle rocce, alla modifica del pH dell’oceano per consentirgli di assorbire più carbonio dall’atmosfera.
Un esperto del settore dice: “Per catturare qualcosa come il 30% delle emissioni nel 2050, stai parlando di costruire un’industria tre volte cinque volte più grande dell’industria petrolchimica globale di oggi”.

Ecco come fanno:

a partire dal 2017, Climeworks ha collaborato con Carbfix, un’azienda islandese che utilizza l’acqua per dissolvere il carbonio catturato e iniettarlo nelle formazioni rocciose basaltiche per sequestrare permanentemente la CO2.

“La CO2 viene iniettata in queste rocce e quindi mineralizzata. Ciò significa letteralmente che la CO2, entro due anni dall’iniezione, viene trasformata in pietra. Quindi si è solidificato un chilometro sottoterra e quindi è assolutamente, permanentemente immagazzinato per i prossimi centinaia di milioni di anni”, ha affermato Jan Wurzbacher, co-fondatore e co-CEO di Climework.

Ma è solo uno dei modi, ce ne sono altri…
Quando l’elite comanda una cosa, stai sicuro che ci sono montagne di soldi disponibili…
Ovviamente ci sono dietro i soliti noti

https://stripe.com/it

Per esempio questa ditta Charm industrial…

Raccogliendo i residui delle colture dalle fattorie, come steli, steli e foglie, Charm Industrial pensa di aver scoperto un metodo meno costoso di rimozione del carbonio. Il carbonio dell’atmosfera è già stato catturato da questa biomassa. Charm lo converte in bio-olio, che viene poi tenuto sottoterra.

“Il processo di conversione dalla biomassa al bio-olio è chiamato pirolisi o pirolisi rapida. Ed è qui che maciniamo per la prima volta la biomassa in pezzi davvero minuscoli in modo da poter far passare il calore attraverso di essa molto rapidamente “, ha spiegato Peter Reinhardt, CEO di Charm. “E poi lo riscaldiamo dalla temperatura ambiente a 500 gradi centigradi in meno di pochi secondi. E quella velocità di riscaldamento davvero veloce vaporizza la cellulosa e la biomassa. E poi lo condensiamo di nuovo in un liquido”.

Il bio-olio viene quindi iniettato in profondità, dove si solidifica, come ultimo passaggio.
Il primo cliente di Charm è stato Stripe e ora hanno aderito anche aziende come Microsoft e Shopify.

Una azienda canadese, la CarbonCure, adotta un approccio diverso. A differenza di Climeworks e Charm, CarbonCure utilizza l’anidride carbonica infondendola in miscele di calcestruzzo, immagazzinando permanentemente il gas e rafforzando anche il calcestruzzo.

“La CO2 viene iniettata nel calcestruzzo e sta reagendo con il cemento mentre viene dosato. E si verifica una reazione chimica in cui il calcio reagisce con la CO2 per formare un minerale”, ha spiegato Robert Niven, fondatore e CEO di CarbonCure. “Il motivo per cui quella reazione è importante è che in realtà sta aumentando la forza del cemento.”

Planetary Technologies, con sede in Canada, ha sviluppato la sua tecnica partendo dal presupposto che l’acido dell’oceano è aumentato nel tempo a causa dell’aumento della concentrazione relativa di CO2 nell’atmosfera e nell’oceano, che è sempre in equilibrio. Tuttavia, l’oceano sarebbe in grado di assorbire più CO2 dall’aria se potessimo ridurre l’acidità dell’oceano riducendo il suo livello di CO2. Aggiungendo un antiacido nell’acqua di mare, Planetary mira a raggiungere questo obiettivo.

“Quindi, semplicemente aggiungendo il nostro antiacido nell’acqua di mare, stiamo neutralizzando questa CO2 acida, la stiamo trasformando in bicarbonato o bicarbonato di sodio, e poi rimane nell’acqua di mare per 100.000 anni”, ha affermato Mike Kelland, CEO di Planetary Technologies. “E ciò significa che, poiché la concentrazione nell’oceano di CO2 è più bassa ora, più CO2 invaderà l’atmosfera per bilanciare quella concentrazione”.

Stanno devastando il sottosuolo, il mare, gli oceani, sono loro a causare il cambiamento climatico.
Come con il covid stanno devastando l’equilibrio. Nel caso del covid era il sistema immunitario umano, nel caso del Carbonio, l’intero sistema di cinture gassose che è presente in profondità.
L’equilibrio del pianeta è basato sul carbonio, la vita biologica è basata sul carbonio e questi, per soldi e per un presupposto…
… partendo dal presupposto che l’acido dell’oceano è aumentato nel tempo a causa dell’aumento della concentrazione relativa di CO2 nell’atmosfera e nell’oceano, che è sempre in equilibrio.

E se il presupposto è errato?

A me sembra un modo per distruggere i raccolti e uccidere le persone. La frode sui cambiamenti climatici va a gonfie vele.

Ecco perchè la lotta “alla lotta al cambiamento climatico” è indispensabile!
L’unico carbonio di cui il pianeta non ha bisogno è quello di questa gente!

Di Franco Remondina

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