Ciò che viene spacciato per progresso scientifico è in realtà una resa incondizionata, è una catastrofe intellettiva, la fisica quantistica è nei fatti la Caporetto dell’intelletto umano.
Tradotta in linguaggio accessibile a tutti, la fisica o meccanica quantistica, è riassumibile in una sola frase: “non si sa mai”…
Scusa, ma perchè cammini da solo e tieni la mascherina?
E’ perchè non si sa mai…
Da queste cose capisci che la fisica quantistica è esattamente la fisica dell’uomo comune, è un cumulo di superstizioni che governa l’immaginario collettivo.
Dopo 2500 anni da Aristotele, siamo punto e a capo.
Oggi parlano tutti di fisica quantistica o di meccanica quantistica, si riempiono la bocca di concetti astrusi e più sono astrusi più riescono a fare colpo sulle persone.
E’ il “non si sa mai” di tutti, elevato al rango di scienza.
Beh, la “fisica” del “non si sa mai” è un successo!
Dopo 2500 anni da Aristotele, uno tsunami totale di cazzate sesquipedali, viene chiamato scienza!
Non sò da dove cominciare a fare ordine in questo disordine intellettivo.
Eppure, mai come adesso ce ne sarebbe bisogno…
Possiamo chiamare scienza qualcosa che proclama l’indeterminazione?
No, possiamo solo definirla una stronzata.
Prendiamo quindi un esempio classico, il Principio di Indeterminazione di Heisemberg:
«Nell’ambito della realtà le cui condizioni sono formulate dalla teoria quantistica, le leggi naturali non conducono quindi a una completa determinazione di ciò che accade nello spazio e nel tempo; l’accadere […] è piuttosto rimesso al gioco del caso.»
(Werner Karl Heisenberg)
Quando leggi una cosa simile ti vengono i brividi, almeno a me.
Vi risparmio altre stupidaggini del tipo: l’Osservatore che cambia un fenomeno osservandolo.
E’ davvero una barzelletta, anzi eccola:
E’ mattina in una caserma di Carabinieri, due di loro vanno a lavarsi nell’apposito bagno. Sapete come sono i bagni, c’è il lavabo e lo specchio. Mentre si lavano, uno dei due militari comincia a bofonchiare “Boh…”, poi “…mah”, poi ancora “Boh…”…
Infastidito da questo brontolio, il secondo Carabiniere chiede: “Si può sapere cos’hai?”
“E’ che c’è uno qui davanti me, che mi sembra di conoscere ma non so chi è”
Allora il secondo Carabiniere dice: “Spostati va… fa vedere… Come non lo conosci? Non vedi che sono io?”
Questa barzelletta riassume in sè stessa la fisica quantistica.
Nell’ enunciato di Heisemberg c’è quella roba li, se è il tuo collega che si specchia, allora lo specchio riflette il collega, se sei tu che ti specchi, allora lo specchio riflette te.
Allo specchio, riflettere uno o l’altro non fa differenza alcuna, lo specchio riflette e non si cura di quel che riflette.
Su questa incredibile ovvietà si vuole costruire l’indeterminazione del mondo.
Viene chiamata scienza, ma è una barzelletta.
Se fosse scienza allora sarebbe il prodotto di un ragionamento, invece non c’è altro che il pretesto per non rispondere alle vere questioni: cosa è lo spazio?
Dove sta avvenendo la realtà?
Chi o cosa ha dato origine allo spazio?
Inoltre, perchè l’atomo di Idrogeno è a numero atomico 1?
Una cosa è certa, questo è un mondo “logico”, l’Idrogeno è sempre Idrogeno, se non ci fosse l’Idrogeno non potrebbe esserci l’ Elio (He)…
L’Elio è 2 Idrogeni nello stesso spazio e nello stesso tempo…
Quindi ?
Un ente, l’Intelligenza Infinita che è in azione, non prende in considerazione le barzellette di Heisemberg, una intelligenza non può avere punti vuoti, nel suo fare.
E il suo fare è il “pensiero”.
Vuoi che faccia un pensiero ” non si sa mai”?
Impossibile!
Idioti quantistici!
Di Franco Remondina

