Alexandre Solzhenitsyn ha in qualche modo descritto lo stato di quiete tipico delle società, cioè la cosiddetta maggioranza silenziosa e i pericoli che derivano dal mutamento di essa.
Considerava questo stato di quiete come “la forza più terrificante della morte”.
Ne ha dato una descrizione concisa:
“La forza più terrificante della morte, viene dalle mani di uomini che volevano essere lasciati in pace.
Cercano, con tutte le loro forze, di farsi gli affari propri e di provvedere a se stessi e a coloro che amano.
Resistono a ogni impulso di reagire, conoscendo il cambiamento forzato e permanente della vita che ne deriverà. Sanno che nel momento in cui reagiscono, le loro vite come le hanno vissute, sono finite.
Nel momento in cui gli uomini che volevano essere lasciati soli sono costretti a reagire, è una forma di suicidio. Stanno letteralmente uccidendo chi erano una volta.
Ecco perché, quando sono costretti a ricorrere alla violenza, questi uomini che volevano essere lasciati in pace, combattono con empia vendetta contro coloro che hanno assassinato le loro vite precedenti.
Combattono con l’odio crudo e con una spinta che non può essere compresa da coloro che stanno semplicemente recitando la politica e il terrore.
Il “vero terrore” arriverà alla porta di queste persone, ed esse piangeranno, urleranno e imploreranno pietà… ma cadrà sulle orecchie sorde degli uomini che volevano solo essere lasciati in pace”.
E’ sostanzialmente il momento cruciale di una società.
In occidente quel momento sembra approssimarsi, non è più all’orizzonte, lontano…
C’è un limite alla sopportazione del “preoccupati di questo e di quest’altro e di quest’altro ancora e poi di questo, questo e questo…”
Il meccanismo messo in piedi dai pianificatori ha un vulnus: l’attenzione!
Troppi bersagli da colpire, significa “nessun bersaglio”.
Forzare la mano, come hanno fatto con: Pandemia, cambiamento climatico, debito, decrescita, green, guerra, immigrazione, Ukraina, Gaza, inflazione, precarietà…
ha avvicinato di molto quel potere più terrificante della morte.
Dopo un breve periodo di uno stato mentale tipo, “che palle” , queste induzioni spingono la maggioranza silenziosa ad agire.
Non ci sarà posto per quelli che andavano in tv a dirci che non si tornerà mai più al mondo di prima.