Matematici italiani

Luca Pacioli fu un influente frate e matematico italiano, che inventò i simboli standard per più e meno (+ e -). È stato uno dei primi commercialisti in Europa, dove ha introdotto la contabilità a doppia iscrizione. Pacioli collaborò con Leonardo da Vinci e scrisse anche di aritmetica e geometria.

Gerolamo Cardano (1501-1576) fu uno dei più influenti matematici e scienziati del Rinascimento. Ha studiato gli ipercicloidi, ha pubblicato la soluzione di Tartaglia e Ferrari per le equazioni cubiche e quartiche, è stato il primo europeo a utilizzare sistematicamente numeri negativi e ha persino riconosciuto l’esistenza dei numeri immaginari (basato su Radice quadrata di −1).

Cardano fece anche alcuni primi progressi nella teoria della probabilità e introdusse in Europa i coefficienti binomiali e il teorema binomiale. Inventò molti dispositivi meccanici, tra cui serrature a combinazione, giroscopi con tre gradi di libertà e alberi di trasmissione (o alberi cardanici) che sono ancora oggi utilizzati nei veicoli.

Leonardo Pisano, comunemente noto come Fibonacci (1175 – 1250) era un matematico italiano. È noto per la sequenza numerica che prende il suo nome: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, …

Fibonacci è anche responsabile della divulgazione dei numeri arabi (0, 1, 2, 3, 4, …) in Europa nel XII secolo d.C, quando si utilizzavano ancora numeri romani (I, V, X, D, …). Ha spiegato il sistema decimale in un libro chiamato “Liber Abaci”, un manuale pratico per i commercianti.

Niccolò Fontana Tartaglia (1499-1557) era un matematico, ingegnere e contabile italiano. Ha pubblicato le prime traduzioni italiane di Archimede ed Euclide, ha trovato una formula per risolvere qualsiasi equazione cubica (inclusa la prima vera applicazione di numeri complessi) e ha usato la matematica per studiare il moto di proiettile delle palle di cannone.

Galileo Galilei (1564-1642) era un astronomo, fisico e ingegnere italiano. Ha usato uno dei primi telescopi per fare osservazioni sul cielo notturno, dove ha scoperto le quattro lune più grandi di Giove, le fasi di Venere, le macchie solari e molto altro.

Galileo, a volte chiamato il “padre della scienza moderna”, studiò anche il movimento degli oggetti in caduta libera, la cinematica, la scienza dei materiali e inventò il termoscopio (il primo termometro).

Era un sostenitore vocale dell’eliocentrismo, l’idea che il sole fosse al centro del nostro sistema solare. Questo alla fine lo portò a essere processato dall’Inquisizione cattolica: Galileo fu costretto a ritrattare e trascorse il resto della sua vita agli arresti domiciliari.

Bonaventura Cavalieri (1598-1647) era un matematico e monaco italiano. Ha sviluppato un precursore del calcolo infinitesimale ed è ricordato per il principio di Cavalieri, usato in geometria per trovare il volume dei solidi.

Cavalieri lavorò anche in ottica e meccanica, introdusse i logaritmi in Italia e scambiò molte lettere con Galileo Galilei.

Giovanni Ceva (1647 – 1734) è stato un matematico, fisico e ingegnere idraulico italiano. Uno dei suoi contributi più duraturi alla matematica è il Teorema di Ceva, sulla relazione tra diversi segmenti di linea in un triangolo. Tuttavia, la sua pubblicazione nel De lineis rectis fu accolta con poco clamore, e le sue scoperte non furono pienamente riconosciute fino al 1800.

Maria Gaetana Agnesi (1718 – 1799) è stata una matematica, filosofa, teologa e umanitaria italiana. Agnesi è stata la prima donna occidentale a scrivere un libro di testo di matematica. È stata anche la prima donna ad essere nominata professoressa in un’università. Il suo libro di testo, le Istituzioni analitiche per l’uso della gioventù italiana, combinava il calcolo differenziale e integrale, ed è stato un successo internazionale. Agnesi studiò anche una curva a campana descritta dall’equazione y= Formato A3 x2+a2. Questa funzione è ora chiamata la Strega di Agnesi. Lo strano nome potrebbe derivare da un gioco di parole in lingua italiana, se la parola “versiera” per “strega” suona simile alle corde usate quando si naviga.

Lorenzo Mascheroni (1750 – 1800) è stato un matematico italiano, figlio di un ricco proprietario terriero. Fu ordinato sacerdote all’età di 17 anni e insegnò retorica, fisica e matematica. Dopo aver scritto un libro sull’ingegneria strutturale, fu nominato professore di matematica all’università di Pavia. Mascheroni dimostrò che tutte le costruzioni euclidee che possono essere fatte con il compasso e la riga possono essere fatte anche con un solo compasso: questo è ora noto come teorema di Mohr-Mascheroni. Ancora più famoso, la costante di Eulero-Mascheroni γ = 0,57721…, che appare in analisi e teoria dei numeri, prende il nome da lui. Ne scrisse nel 1790 e calcolò 32 delle sue cifre (anche se con alcuni errori).

Il matematico italiano Giuseppe Peano (1858-1932) pubblicò oltre 200 libri e articoli su logica e matematica. Ha formulato gli assiomi di Peano, che sono diventati la base per una algebra e analisi rigorose, ha sviluppato la notazione per la logica e la teoria degli insiemi, ha costruito curve continue e di riempimento dello spazio (curve di Peano) e ha lavorato sul metodo di prova per induzione.

Peano sviluppò anche una nuova lingua internazionale, Latino sine flexione, che era una versione semplificata del latino.

Senza contare altri italiani che hanno inventato TUTTO!
Gli italiani hanno inventato la civiltà moderna, hanno letteralmente inventato tutto, dalla corrente elettrica, al motore a combustione, alla radio, al telefono, al computer…

cosi per dire…

Di Franco Remondina

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