Resto sconcertato: l’inverso della ragione riesce a pensare le “intenzioni di Dio”?
Naturalmente, il libro non l’ho letto…
Mi basta l’incipit: Il cancro è una comunicazione di Dio.
Ah si? Minchia Johnny…
E’ davvero sconcertante!
Come avrà fatto a saperlo l’autore? Mah…
Però, alcune altre domande si pongono: in che lingua parla Dio?
Nella sua Onniscienza, l’unico modo di comunicare era quello attraverso il cancro? Pare un po’ riduttivo…
Cosi devo arguire che l’autore è un autentico cretino?
Del resto non conoscendo nulla ne di Dio nè del cancro, l’operazione consolatoria è esattamente quella stradiffusa dai “diversamente intelligenti”, cioè gli stupidi, dall’olismo alla medicina scientifica: invece del “castigo” di Dio passiamo al “messaggio” di Dio.
Imbarazzante per la specie! L’equivoco generalizzato è sempre il solito: la sofferenza fa crescere.
Sic transit gloriae mundi…
Ora, si può fare un libro di cui non si conosce nulla?
Ripeto, questo autore è un cretino, come altro lo si può definire?
E, notate la presenza di un avvocato? Casomai il messaggio di Dio violasse qualche norma della privacy?
E i due professori? Che cazzo professano? Messaggiologia divina?
Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah…
Non ci posso credere!
E infatti, non ci credo!
Di Franco Remondina