Mettere fine alle civiltà!

Il progetto alla base del depopolamento, o come dice la propaganda occidentale, il NWO, è il progetto di mettere fine alle civiltà.
Siamo partiti dal 2001 con l’attacco all’Islam, seguito all’attacco alla cristianità, la UE ha omesso le radici cristiane nel suo statuto, per poi passare alla chiesa Ortodossa in Ukraina e portare a dissolvimento l’India e la Cina.
Ben oltre l’apparente motivazione economica, quel che si vede e si percepisce è lo sforzo neocon o sionista di abrogare ogni sorta di civiltà.
Ora, queste civiltà rappresentano quasi il 100% delle persone sul pianeta.
Dello scontro di civiltà si parlava già da anni, c’erano due tesi parzialmente contrapposte, ovvero tra le tesi di Francis Fukuyama (End of the history) che prevedeva il progressivo diffondersi del modello liberaldemocratico al di là dell’Occidente, e quelle opposte di Samuel Huntington, che vedeva profilarsi lo scontro di civiltà. Secondo Huntington l’Occidente deve rendersi conto di essere una fra le civiltà e non la civiltà, e di conseguenza abbandonare il sogno illusorio di una civiltà universale in formazione basata su democrazia e diritti umani, che quindi ha come obiettivo politico principale quello di difendere i propri confini, come condizione “immunitaria” per salvaguardare la propria identità e i propri valori. Che non sono, né prevedibilmente saranno, universalmente condivisi. Una strategia che, nella prospettiva di nuove forme di isolazionismo, non esclude la possibilità del conflitto armato.
Le cose sono precipitate oltre quella questione, non è più questione di civiltà, ma di etnia, di razza?
E’ un quesito da porsi alla luce delle ricerche su bio-armi a ceppo razziale.
Di colpo, non potendo scontrarsi con le civiltà, non potendo rompere con il condizionamento in stile MK-ultra, cioè programmi di condizionamento di massa in lingue che non fossero occidentali, si è deciso per lo scontro razziale.
Pare evidente l’attacco al ceppo bianco-caucasico!
Ma sfortunatamente per tale scontro, sempre più persone sono in grado di riconoscere la struttura del “dividi et impera” messa in atto.
La risposta che sta arrivando è esattamente l’opposta: aggregazione per razza!
Era lo stato del mondo prima delle manipolazioni sioniste.
E’ difficile da eradicare la memoria di razza.
Non ci si avvia a un mondo di tutti contro tutti, ci si avvia verso un mondo dove tutti, secondo il proprio ceppo razziale, trovano tollerabile la diversità.
Fukuyama sosteneva che il neoliberismo occidentale era l’ultimo grande ideale rimasto in piedi dopo la caduta del comunismo. Ha sostenuto che sarebbe stato il modello finale per tutto il mondo: libero mercato, democrazia, stato di diritto, tolleranza, libertà individuale.
Ciò che Fukuyama ha trascurato è stata la totale conquista dell’Occidente da parte del suprematismo ebraico che avrebbe tradito tutti i principi liberali-umanisti-laici a favore del gangsterismo suprematista ebraico. 
Ecco lo stato delle cose.
Ormai si è andati cosi avanti che si tornerà al punto iniziale, l’ Europa agli europei, l’Africa agli africani, la Cina ai cinesi, la Russia ai russi, l’America agli americani e il medioriente ai mediorientali.

Di Franco Remondina

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