Trad
“Mobilitazione silenziosa”
MONDONEWS DESK 15 GENNAIO 2022
Questa mattina è cominciata a trapelare dalla Russia e dalla Bielorussia la voce che quei paesi hanno intrapreso una “mobilitazione silenziosa” dei riservisti.
Ho controllato con i miei ex colleghi dei miei anni con la Joint Terrorism Task Force dell’FBI durante la quale mi occupavo di intelligence sulla sicurezza nazionale, terrorismo e controspionaggio straniero e ora hanno pienamente CONFERMATO queste voci.
Nel tardo mercoledì, la Russia ha iniziato una silenziosa mobilitazione delle sue forze armate di riserva. Molto silenziosamente, i riservisti sono stati contattati e gli è stato detto di iniziare a fare rapporto per il servizio.
Nelle stazioni ferroviarie e nei depositi degli autobus, la gente ha iniziato a notare un gran numero di giovani russi con borsoni diretti su treni e autobus. Notarono anche che alcuni autobus extra erano stati aggiunti senza nomi di città sugli autobus ed erano pieni di questi giovani.
Indagini silenziose da parte di risorse di intelligence segrete hanno confermato che i membri dell’esercito della Riserva venivano chiamati dalla Russia.
Le stime in questo momento indicano che più di duecentomila riservisti sono stati silenziosamente richiamati e si sono diretti, o si stanno attualmente dirigendo verso, varie basi militari russe.
In Bielorussia sono state notate attività silenziose simili. Anche lì, sottili indagini dei genitori alle stazioni ferroviarie hanno verificato che i loro figli erano stati chiamati al servizio militare.
Così, così com’è adesso, la Russia ammette di avere circa 125.000 delle sue truppe di stanza all’interno del suo territorio, ma nella “zona occidentale” del paese, cioè vicino all’Ucraina. Sappiamo già che almeno altri sette treni di truppe, carri armati, artiglieria, missili e altre armature sono stati verificati visivamente mentre si spostavano a ovest dall’estremo oriente e dalla Russia centrale a partire da ieri (venerdì).
Con quei treni, si stima ora che le forze attive dispiegate dalla Russia nel sud-ovest del loro paese raggiungeranno circa 175.000 entro domani (domenica) e con i riservisti ora in servizio, quel numero può crescere rapidamente fino a trecentomila.
Se la Bielorussia sta facendo lo stesso, ciò alla fine potrebbe aggiungere altri duecentomila a qualsiasi combattimento che scoppi. La forza lavoro totale tra i due paesi sarebbe quindi di mezzo milione.
Non ci vuole niente vicino a quel numero per invadere e conquistare l’Ucraina. Ma potrebbe essere necessario quel numero per entrare in altri paesi, allo stesso tempo.
Quello che vediamo svolgersi in questo momento nell’Europa orientale non ha precedenti dalla seconda guerra mondiale.
Mi chiedo se i nostri generali neutrali rispetto al genere, con le casse piene di medaglie dei trofei di partecipazione, abbiano idea di cosa abbiano messo in azione nella persona dell’orso russo, o se le nostre truppe arcobaleno con i loro tacchi rossi o le loro trans -le uniformi di genere sanno in cosa le hanno cacciate i loro capi?
Di Franco Remondina
Quando poche ore fa, Biden ha dichiarato, che in caso d’invasione Russa, appoggerà un’eventuale resistenza Ucraina, significa che si tira fuori dal conflitto. A me sembra più una mossa per creare problemi all’Europa. “dividi e impera”. Russia e Unione Europea amici, sono forse il vero problema.